"Le condanne per la centrale di Porto Tolle dimostrano con ogni evidenza che le vittime dell'inquinamento possono contare sulla magistratura e non sulla politica che per anni si è colpevolmente disinteressata dei drammi ambientali e sanitari che hanno rovinato la vita a chi abita nei territori devastati dai veleni. E' urgente oltre che opportuno che chi è stato condannato per questa vicenda e ricopre ruoli in aziende partecipate, a cominciare dall'ad di Eni Scaroni, si dimettesse immediatamente. Ormai i processi, quelli che portano avanti i magistrati di Taranto, Brindisi, Priolo, Gela, Trieste e di tutte le altre bombe ecologiche italiane, sono l'unica difesa per le vittime dell'inquinamento: sono proprio i processi l'unica speranza per ottenere giustizia e per chiudere una volta per tutte i rubinetti dei veleni.
E' sempre più evidente che in Italia è urgente una 'Norimberga' dei crimini ambientali e un'immediata commissione d'inchiesta a cui deve essere attribuito il potere di fare le indagini epidemiologiche nei territori devastati dall'inquinamento, perché sono più di 6 milioni i cittadini che vivono in aree fortemente inquinate e che non sanno cosa c'è nell'aria che respirano, nell'acqua che bevono e nel cibo che mangiano. Angelo Bonelli https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=644135625634947&id=141260049255843
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