Qualche buontempone nella fine del 2003
e poi nel 2004 indicava tra le cause della perdita di competitività
del territorio e dell'economia pontini “l'isolamento” dalla
Capitale (meno di 40 minuti all'epoca Latina - raccordo) o
dall'autostrada (meno di 1 ora Latina – casello di Frosinone
all'epoca). Nel 2001 il Cipe deliberava 1.111 milioni di € per
adeguare la Pontina SR 148 e la SS n. 7 Appia. Ancora non veniva
aperta la Frosinone – Mare (iniziata 30 anni prima) e la nuova SR
156 era ferma nei cantieri. Già finanziati invece il raddoppio della
Bassianese e della SR 156 tra la Bassianese e il Piccarello. Il
comune di Latina annunciava un impegno di circa 100 mila € per lo
studio del traffico cittadino che avrebbe snellito le arterie.
L'intero centro sinistra (compresi la margherita con Moscardelli
segretario provinciale e DS Enrico Forte segretario provinciale oggi
PD) giudicava inutile e devastante il corridoio tirrenico meridionale
autostrada Roma – Latina – Formia. Anche le forze di destra
(Finestra e Mussolini), sindacati, associazioni si univano nella
richiesta di abbandono dello spreco del suolo, della devastazione
delle aziende per avere un trasporto pubblico decente, soprattutto su
rotaia. A distanza di 10 anni la SR 148 è massacrata con buche e
cedimenti impressionanti e la SS 7 Appia continua ad essere teatro di
ingorghi e di incidenti mortali a causa dell'inadeguatezza al
traffico. Il comune di Latina ha abbandonato il piano del traffico ha
fatto ritirare il finanziamento del raddoppio della SR 156, della
Bassianese, non ha deliberato sul percorso della nuova SR 156 ferma
nelle campagne di Sezze Scalo. Il trasporto pubblico è una delle
note dolenti a livello nazionale, il trasporto su rotaia è indegno.
E il pd pontino percorso da amnesie è a favore dell'autostrada
devastante e inutile Roma – Latina. Il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti il
10 marzo scorso ha inviato a tutte le Regioni una nota relativa
all’Anagrafe delle opere incompiute relativamente al Decreto n. 42
del 15 marzo 2013.
Il
censimento nazionale ancorché a carattere sperimentale, considerato
la norma in fase di prima applicazione, ha permesso la pubblicazione
complessivamente di 593 opere pubbliche incompiute, di cui 316
rilevate con SIMOI e 277 rilevate dai sistemi regionali (rif.
Tabella). Regione Lazio Importo totale intervento ultimo quadro
economico 186.742.412,63 Importo oneri per ultimazione dei
lavori 62.123.635,63 Numero opere incompiute pubblicate
54. (vedere
http://www.lavoripubblici.it/news/2014/03/lavori-pubblici/Opere-incompiute-L-elenco-2013-regione-per-regione-_13078.html
e anche
http://studiogiorgiolibralato.blogspot.it/2014/03/54-le-opere-incompiute-nel-lazio.html)
Numeri e dati, come la memoria, per chi ce l'ha, sono impietosi come
la realtà delle strutture pontine che si scopre per caso che frana
la strada più importante. Qualsiasi strada urbana o rurale,
comunale, provinciale, regionale, nazionale sono in pessime
condizioni con voragini aperte dal maltempo previsto e prevedibile
nella nostra provincia. Le stazioni ferroviarie sono sfornite di
bagni decenti, di informazioni luminose sugli orari e sui ritardi,
stazioni e tratti chiusi da tempo, treni perennemente in ritardo. Se
la nostra provincia non è in grado di gestire l'ordinario, di
attuare un banale piano del traffico cittadino, utilizzare
finanziamenti già erogati per l'incapacità di decidere a causa dei
veti incrociati che senso ha il corridoio tirrenico autostrada Roma –
Latina se poi non si riuscirà a gestirlo? E che senso ha aggiungere
un'altra opera che resterà incompiuta per le stesse motivazioni per
chissà quanti decenni? Se già mancano oltre 62 milioni di € per
completare le opere iniziate con un quadro economico di oltre 182
milioni di € siamo proprio sicuri che saranno disponibili quelli
necessari per l'autostrada Roma Latina? Il tutto mentre è evidente
che all'utilità pubblica del TAV Torino Lione non ci crede nessuno e
a proposito di grandi opere inutili e devastanti:
Variante
di valico, amianto negli scavi. “Quando piove, schiuma blu vola
nell’aria” Appennino
devastato e ora inquinato dalla grande opera, a pochi decine di metri
dai fiumi Setta e Sambro, nell'area in cui sorgerà un parco. Lo
ammette anche la Regione. I 5 Stelle presentano un esposto in
Procura. Un testimone che vive vicino: "L'ho scoperto vedendo
gli operai con tuta e mascherine"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/09/amianto-negli-scavi-della-variante-di-valico-quando-piove-schiuma-blu-che-vola-nellaria/589271/
VARIANTE
LE GALLERIE FRANANO OPERA A RISCHIO. CALTAGIRONE E TOTO CHIEDONO
MEZZO MILIARDO IN PIÙ. AUTOSTRADE: “È TUTTO A POSTO”
http://studiogiorgiolibralato.blogspot.it/2014/03/variante-le-gallerie-franano-opera.html
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