domenica 2 marzo 2014

Green Italia, i Verdi provano a risorgere per le Europee

DIASPORA ECOLOGISTA
di Carlo Di Foggia
Con la vena ambientalista dei partiti agli sgoccioli, e i verdi da
tempo eclissatisi dal panorma politico, gli ecologisti italiani
provano a compattarsi in vista delle elezioni europee di maggio. Il
primo passo in direzione di un movimento federatista dei verdi, è
arrivato ieri a Roma dall’assemblea fondativa di Green Italia, formazione
che racchiude politici, imprenditori ed esponenti ambientalisti,
molti con un passato nel partito del sole che ride e in Legambiente.
Tra i promotori, ex parlamentari democratici come
Francesco Ferrante e Roberto Della Seta o di provenienza opposta
come Fabio Granata, Pdl poi passato in Fli. Quest’ultimo è stato
eletto coordinatore nazionale insieme a Monica Frassoni, copresidente
del Partito Verde Europeo, dai 250 riuniti in al teatro Quirinetta,
a pochi passi da Montecitorio, dove è intervenuto anche il
presidente di Libera Don Luigi Ciotti. Il punto di raccordo con i
verdi italiani, è garantito dai due vertici del partito, Luana Zanella e
Angelo Bonelli. Banco di prova saranno le elezioni di maggio, anche
se Green Italia ha già presentato un suo
candidato sindaco per le prossime elezioni
comunali di Padova. Dal giugno scorso, i
fondatori del movimento hanno girato l'Italia
per promuovere il progetto. Il simbolo
c’è già: sfondo blu e corona di stelle
dell'Unione europea, petali gialli del girasole
che richiamano quelli presenti nel
simbolo del partito verde europeo. Per
bettezzarlo, in occasione della presentazione
a Milano nel dicembre scorso è arrivato
addirittura Daniel Cohn-Bendit,
presidente del gruppo parlamentare europeo
e leader storico della sinistra ambientalista. “Matteo Renzi non
capisce nulla di ecologia - ha spiegato in quell'occasione - l'Italia ha
bisogno di politici che capiscano la connessione tra economia ed
ambientalismo”. L'obiettivo è una federazione delle diverse sigle in
cui è frammentata la galassia ecologista, in primis i verdi, usciti a
pezzi dalla gestione di Pecoraro Scanio, travolto da scandali e inchieste.
Dopo il test europeo, entro fine anno si svolgeranno le primarie


per individuare la leadership e costruire un programma. il fatto quotidiano 2 marzo 2014

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