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giovedì 27 febbraio 2014
centrali elettriche e inquinamento rinviato a giudizio l'amministratore della Sep sversamento petrolio
Rinviato a giudizio
l’amministratore della Sep
L’inchiesta sullo sversamento di gasolio del 2007
IL PUNTO
LA MANCATA
MANUTENZIONE
DELL’IMPIANTO
DELLA SEP AVREBBE
PRODOTTO
UN GRAVE
INQUINAMENTO
DI ELISA FIORE
Udienza preliminare e rinvio
a giudizio per Silverio
Vitiello, 78 anni di Ponza.
Amministratore delle Società
Elettrica Ponzese spa che ieri mattina
avrebbe dovuto comparire davanti
al giudice per le udienze
preliminari Mara Mattioli per rispondere
di una serie di accuse in
ordine alla contestazione di condotte
omissive derivate dall’ac -
certamento di una serie di reati di
carattere ambientale.
Il rinvio a giudizio arriva dopo
una lunga fase di accertamento
investigativo da parte della Procura
della Repubblica di Latina
e del suo consulente tecnico. Le
conclusioni cui il sostituto procuratore
Marco Giancristofaro è
giunto a seguito delle denuncia
di parte presentata dall’ammini -
stratore della Nautica Enros,
Enzo Mazzella, confinante della
Sep spa, operativa su un lembo
di spiaggia dell’isola di Ponza, a
Giancos, e delle verifiche effettuate
delle forze dell’Ordine.
I fatti risalgono al dicembre del
2007 ma il Gup ha contestato la
permanenza del reato, dal momento
che sussiste la sua continuità,
perchè la bonifica intimata
con successive raccomandazioni,
non sarebbe stata di fatto
eseguita. Mentre dall’altra parte
l’imprenditore ponzese avrebbe
manifestato la propria negligenza
in ordine alla mancata manutenzione
del sito industriale.
Ta n t ’è che in questo procedimento,
che vede come parte offesa
un privato cittadino, l’im -
prenditore Enzo Mazzella assistito
dagli avvocati Luca
Giudetti e Stefania Petrenga, il
pubblico ministero Giancristofaro
individua, come persone
offese, anche il Ministero per
l’Ambiente, la Regione Lazio
ed il Comune di Ponza. Secondo
gli atti d’indagine, derivati dal
sopralluogo dei carabinieri di
Ponza e della Polizia Locale
dell’isola, nel dicembre del
2007 il piano terra di un edificio
di proprietà di Mazzella venne
invaso da un enorme quantitativo
di gasolio, presumibilmente
proveniente dal deposito della
centrale elettrica di Ponza. La
spiaggia di Giancos deturpata
dai liquami oleosi. L’inchiesta
chiusa nel 2011, ha permesso di
appurare che l’ingente perdita
era derivata dalla rottura di un
tubatura interrata che collegava
il sistema di stoccaggio del gasolio
con il gruppo elettrogeno
della centrale elettrica, parzialmente
interrata e non ispezionabile.
Una fuoriuscita di idrocarburi
che la Procura della Repubblica
di Latina ha ricondotto alla
rottura della tubatura di collegamento.
Causa e origine dello
sversamento delle notevoli
quantità di gasolio defluite anche
nella proprietà di Mazzella,
così come, direttamente in mare.
Vitiello non avrebbe dato
tempestive comunicazioni nè
chiesto aiuto alle autorità preposte
e questo comportamento
omissivo avrebbe di fatto prodotto
un grave danno ambientale.
Sia in ordine all’inquinamen -
to del suolo che del sottosuolo;
delle acque di superfice come di
quelle sotterranee, danneggiando
e contaminando in modo grave,
esteso e pericoloso, per la
pubblica incolumità il sottosuolo,
l’arenile e il mare, assieme
all’immobile della Nautica Eneros.
Vitiello dovrà quindi rispondere
di una serie di reati
ambientali che riguardano anche
l’art. 734, perchè nella qualità
responsabile della Sep ha
alterato le bellezze naturali dei
luoghi sottoposti a tutela ambientale.
Mentre in una fase successiva
senza alcuna autorizzazione
avrebbe abbandonato rifiuti
pericolosi in modo
incontrollato lungo la via Panoramica. Latina Editoriale Oggi 26 febbraio 2014
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