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giovedì 20 febbraio 2014
Biomasse senza regole, la carica dei Cinque Stelle I progetti per Sabaudia e Pontinia potrebbero essere congelati
DI MARIA SOLE GALEAZZI
Biomasse, le autorizzazioni
in itinere sono da
sospendere. E’ questo
in sostanza il contenuto della
mozione presentata dai consiglieri
regionali del Movimento
Cinque Stelle, un documento
indirizzato al presidente del
consiglio Daniele Leodori per
mettere un freno a tutta una
serie di investimenti sul territorio
che ad oggi, vengono
fatti senza un piano di razionalizzazione.
La mozione, sottoscritta
dai consiglieri Blasi,
Pernarella, Porrello e Denicolò
si colloca all’interno di una
querelle fatta di ricorsi, segnalazioni
e raccolte firme anche
in provincia di Latina. Non si
esclude infatti, anzi è cosa
molto probabile, che all’atten -
zione dei grillini siano finite le
battaglie che ad oggi vengono
portate avanti dal portavoce di
Ecologia e Territorio, Giorgio
Libralato sul progetto di impianto
a biomasse per il Comune
di Pontinia e per quello
approvato di recente dalla Provincia
sul territorio di Sabaudia.
Parliamo di un progetto
che interesserebbe un’ar ea
compresa tra Borgo San Donato
e Colle D’Alba per cui un
gruppo di cittadini ha presentato
una petizione al sindaco,
per saperne di più. Quello che
manca probabilmente è proprio
l’informazione ma anche
una corretta pianificazione del
territorio. Basterebbe in questo
senso rispettare, come citato
dai Cinque Stelle, il decreto
ministeriale «Linee guida per
l’autorizzazione degli impianti
alimentati da fonti rinnovabili
» del 2010. Nel documento
presentato a Leodori, con cui
di fatto «si impegna la giunta a
sospendere tutte le autorizzazioni
in itinere degli impianti
che prevedano l’utilizzo del
Forsu (Frazione Organica Rifiuto
Solido Urbano) - nonchè
a - rendere obbligatoria la Valutazione
Impatto Ambientale
per impianti di potenza complessiva
superiore ai 0.25
MW», si fa inoltre l’esempio
dell’ Emilia Romagna, «che in
base al principio di precauzione,
nelle sue Linee guida per la
localizzazione delle centrali a
biogas ‘esonera’ di fatto le
aree di produzione del Parmigiano
Reggiano». Si attende
ora che la mozione venga discussa.
L’obiettivo dei consiglieri
del Movimento Cinque
Stelle è quello di coinvolgere
la Regione rispetto ad interrogativi
che nascono dal basso,
dalla gente. «La mozione -
fanno sapere infatti in una nota
- nasce dal lungo lavoro portato
avanti da cittadini, comitati
e associazioni e vuole cercare
di porre un freno al dilagare di
impianti a biomasse che danneggiano
l’ambiente e le produzioni
agricole. In assenza di
una programmazione regionale,
basta sulle reali necessità
energetiche bisogna fare il
possibile per salvaguardare il
territorio e la salute dei cittadini
da operazioni come quelle
dei biodigestori anaerobici, a
cui siamo contrari come la
maggior parte della comunità
scientifica». Sull’a rg o me nt o
potrebbero esserci novità importanti
anche a Sabaudia. Un
movimento civico si starebbe
apprestando ad organizzare un
incontro pubblico per informare
i cittadini sul progetto
previsto per la zona di San
Donato che comunque lo ricordiamo
ha ottenuto parere
favorevole dalla Provincia,
mentre il Comune sta ancora
vagliando la documentazione
fornita. Chissà che anche per
questo argomento non spunti
la richiesta di un consiglio comunale
ad hoc.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Latina Editoriale Oggi 20 febbraio 2014
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