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Alla luce dell’inchiesta romana sul ciclo dei rifiuti e di fronte all’arresto di personaggi che operano da anni nel settore della gestione dei rifiuti, alcuni anche nel capoluogo pontino, diventa necessario e improcrastinabile un confronto sul tema in consiglio comunale. Le inchieste in corso, pur non riguardando direttamente il comune capoluogo, impongono una riflessione all’assise visto il coinvolgimento di personaggi di primo piano della Latina Ambiente, soggetto gestore del comune di Latina. Subito dopo l’inchiesta romana avevamo preso atto della volontà del sindaco Di Giorgi di avviare un confronto con la Regione e di relazionare poi in consiglio sulla base delle decisioni scaturite. Oggi, davanti all’accelerazione imposta dalle inchieste giudiziarie, riteniamo che il dibattito consiliare non sia più rinviabile, ma è un atto dovuto alla cittadinanza che da anni paga una delle tariffe rifiuti più alte d’Italia.
Il dibattito sulla Latina Ambiente ha occupato negli ultimi anni gran parte del tempo dell’assise comunale. In diverse occasioni e con documenti e mozioni consiliari abbiamo sostenuto la necessità di una risoluzione contrattuale trovandoci di fronte ad una maggioranza che ha fatto muro e che ha sempre difeso la società partecipata del Comune. Oggi riteniamo indispensabile riprendere il dibattito e confrontarci per verificare la reale situazione in cui versa la società, le possibili ricadute negative dell’inchiesta in corso sulla gestione del servizio e infine il percorso che ci separa dallo scioglimento della Latina Ambiente che dovrebbe avvenire il prossimo anno, un’analisi utile anche per valutare eventuali possibilità di risoluzione anticipata del contratto.
Per questo è stata richiesta una riunione dei capigruppo per la convocazione del consiglio comunale e sabato mattina il gruppo del Pd presenterà formale richiesta di convocazione dell’assise.
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