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venerdì 31 gennaio 2014
Inquinamento delle falde acquifere nei pressi della discarica di Borgo Montello inchiesta della Procura per i dati nascosti dall'Arpa
L’inchiesta della Procura sull’inquinamento a Borgo Montello e i dati «nascosti» dell’A rp a
Una perizia per la discarica
Consegnata la relazione sulle analisi delle falde acquifere nel fiume Astura
NEL DETTAGLIO
DALL’ESITO
DELLA VERIFICA
SUI CAMPIONI
POTRANNO
EMERGERE QUINDI
ULTERIORI RISVOLTI
INVESTIGATIVI
Inquinamento delle falde
acquifere nei pressi della
discarica di Borgo Montello.
Una questione finita in
Procura. E, in questi mesi,
l’attenzione della magistratura,
dopo il caso dei report
ambientali dell’Arpa Lazio
resi noti con inspiegabile ritardo,
si è spostata sul fiume
Astura, tanto da incaricare
degli esperti per l’analisi dei
campioni prelevati nelle falde
acquifere da parte degli
agenti del Corpo forestale.
Ma soprattutto l’esito delle
verifiche di laboratorio, con
il supporto di un chimico,
sarebbero racchiuse in una
relazione consegnata, in questi
giorni, in Procura: una
consulenza che va ancora più
a fondo per stabilire i parametri
di inquinamento sui
prelievi sia a monte che a
valle del fiume Astura, nella
zona di servitù della discarica
di Borgo Montello. Una
perizia che potrebbe utile al
sostituto procuratore, Giuseppe
Miliano, per il confronto
con i dati dell’Arpa
che riportano parametri
preoccupanti e che evidenziano,
soprattutto, un peggioramento
della situazione.
Nel novembre scorso era
emerso, infatti, come il livello
di arsenico, ferro e piombo
sforasse di cento volte il limite
(questo quanto appurato e
soprattutto a conoscenza degli
enti fin dal marzo del
2012). Eppure invece di intraprendere
qualsiasi iniziativa
al fine di salvaguardare la
salute pubblica; Comune,
Provincia e Regione avevano
preferito la via del silenzio.
Lo stesso sostituto procuratore
aveva ascoltato qualche
funzionario dell’Arpa conferendo
poi l’incarico agli
agenti di eseguire dei prelievi
per ulteriori accertamenti
che potrebbero, quindi, portare
a degli sviluppi. A questo
punto, qualora dovessero
venire fuori delle gravi anomalie
in merito all’utilizzo
delle falde acquifere per abitanti
ed agricoltori della zona,
non si esclude la necessità
di provvedimenti per la
tutela della salute pubblica.
Anche i Verdi erano intervenuti
ritenendo «colposo» il
ritardo nella pubblicazione
di quei risultati che provavano
l’inquinamento sempre
più grave nella zona di Borgo
Montello, oltre alle due discariche,
interessando anche
il fiume Astura, le falde e i
terreni circostanti.
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