E' stato approvato in via definitiva, il 15 marzo 2013, il regolamento che disciplina l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), dando così compiuta attuazione all'articolo 23 del decreto legge "
Semplifica Italia".
Di cosa si tratta
Situazione oggi.
Oggi le norme ambientali costringono le imprese a rivolgersi ad amministrazioni diverse (Regioni, Province, Comuni, ARPA, Autorità di bacino ecc.) per ottenere le autorizzazioni ambientali necessarie all'attività produttiva; il quadro è ulteriormente complicato dal fatto che queste autorizzazioni hanno periodi di validità differenti.
La nuova Autorizzazione Unica Ambientale sostituisce fino a sette procedure diverse (ad esempio: l'autorizzazione allo scarico di acque reflue, l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, la documentazione previsionale di impatto acustico etc.).
Basterà un'unica domanda da presentare per via telematica allo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP) per richiedere l'unica autorizzazione necessaria. Le Regioni potranno estendere ulteriormente il numero di atti compresi nell'AUA.
La certezza dei tempi è garantita; in caso di mancato rispetto dei termini è previsto il ricorso ai poteri sostitutivi: l'impresa potrà rivolgersi al dirigente appositamente nominato, che dovrà chiudere il procedimento nella metà del tempo originariamente previsto.
- Nessun problema per la tutela dell'ambiente, e risparmi per le imprese
Restano inalterati i necessari livelli di tutela ambientale, ma si riducono i costi: con l'AUA le piccole e medie imprese risparmieranno perché presenteranno una sola domanda e otterranno un'autorizzazione con un'unica scadenza, con un risparmio stimato di 160 milioni di euro all'anno. Saranno, inoltre, rese effettive le disposizioni, già esistenti, in materia di presentazione on-line delle domande e della documentazione con un risparmio stimato in circa 540 milioni di euro all'anno.
La piena applicazione dell'autorizzazione unica ambientale comporterà, quindi, un risparmio stimato a regime in circa 700 milioni di euro all'anno per le PMI.
- A quali imprese si applica
A tutte le imprese non soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e a valutazione d'impatto ambientale (VIA) che abbiano necessità di ottenere almeno uno dei seguenti titoli:
a) autorizzazione agli scarichi di acque reflue;
b) comunicazione preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;c) autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
d) autorizzazione di carattere generale alle emissioni in atmosfera;
e) documentazione previsionale di impatto acustico;
f) autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura;
g) comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152.
Sarà comunque possibile scegliere di non ricorrere all'AUA quando si tratti di attività soggette a mera comunicazione oppure ad autorizzazione di carattere generale.
Per saperne di più
- Il regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale - D.P.R. 13/03/2013 n. 59 ( sul sito della Gazzetta Ufficiale) www.funzionepubblica.gov.it/la-struttura/funzione-pubblica/attivita/politiche-di-semplificazione/semplificazione-per-le-pmi/lautorizzazione-unica-ambientale.aspx
Per leggere in difesa del popolo inquinato, del territorio devastato: 1 l'informazione e l'approccio contro impianti incompatibili, inquinanti, devastanti: centrali a biomasse, biogas, turbogas, a carbone, inceneritori, discariche, compostaggio, strade e opere d'arte inutili http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/12/in-difesa-del-popolo-inquinato-del.html
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