Se n'è andato il 2013 un anno
difficile, di crisi e mancate risposte com'era nelle previsioni. Chi
conosceva politica ed economia, società e condizioni socio culturali
sapeva bene che non ci potevano essere soluzioni e speranze da una
classe politica e dirigente incapace, inetta, incompetente, complice
degli speculatori, degli affamatori, dei disonesti e dei delinquenti
difesi nonostante l'evidenza. Allo stesso modo sapevamo che non ci
poteva essere una soluzione dalle elezioni regionali e nazionali che,
sorprese positive a parte e novità, hanno confermato il peggio in
termini di uomini, forze politiche e coalizioni che ha ridotto in
piena coscienza l'Italia un colabrodo, un insieme di croci,
devastazioni, lutti, terrore. Però ci sono stati alcuni fatti
positivi: l'arrivo di Bergoglio, finalmente un cristiano, un Papa
come erede di Pietro. Uno che conosce, predica e mette in pratica il
Vangelo, partendo dall'amore e non dalle regole dei farisei ipocriti
che vogliono sottomettere persone in buona fede. Poi ci sono tante
mezze notizie di speranza che speriamo siano confermate.
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