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mercoledì 29 gennaio 2014
Appalto frazionato, si va subito al Tar ACQUALATINA: UNA DELLE DITTE ESCLUSE CONTESTA LA GARA
DETTAGLI
LA TERRAMARE SRL
CHIEDE
L’ANNULLAMENTO
DELL’AGGIUDICAZIONE
IN FAVORE
DELLA OR.FA.RO.
«PUNTEGGI FALSATI»
E’ già partito il primo ricorso
al Tar per chiedere l’annulla -
mento del provvedimento
con cui Acqualatina spa ha
disposto in favore della
Or.Fa.Ro. srl l’aggiudicazio -
ne definitiva dell’appalto per
la manutenzione ordinaria
delle reti idriche, fognarie e
dei depuratori nell’area centro-
nord dell’Ato 4.
A proporre l’istanza è stata
la ditta terramare srl, risulta
seconda nella graduatoria per
l’aggiudicazione del servizio,
un lavoro da 950 mila
euro a base d’asta.
Il criterio di aggiudicazione
dell’appalto è stato quello
dell’offerta economicamente
più vantaggiosa, ma secondo
la ricorrente la stazione appaltante
non ha tenuto nel
debito conto le caratteristiche
dell’offerta tecnica, omettendo
così di procedere alla cosiddetta
riparametrazione del
punteggio complessivo da attribuire
ai concorrenti.
La ditta Terramare sostiene
nel proprio ricorso che se la
Commissione giudicatrice
avesse operato correttamente,
l’esito della gara le sarebbe
stato favorevole, con un
punteggio superiore a quello
ottenuto dalla Or.Fa.Ro. che
si è invece aggiudicata l’ap -
palto.
Oltre che l’a nnullam ento
del provvedimento di aggiudicazione
in favore della ditta
Or. Fa.Ro., la società Terramare
chiede ai giudici del Tar
in via subordinata, ove dovesse
risultare definitivamente
compromessa la possibilità
di ottenere l’aggiudi -
cazione del contratto di
appalto, la condanna di Acqualatina
a risarcire per equivalente
monetario il danno
provocato alla ricorrente,
nella misura da quantificarsi
in separata causa.
Il ricorso al Tar è il primo
effetto indesiderato dello
spacchettamento del maxi
appalto per la manutenzione
ordinaria e straordinaria di
tutte le reti idriche e fognarie
del bacino territoriale
dell’Ato 4: anziché bandire
una gara unica, Aqualatina ha
preferito suddividere i lavori
in otto lotti a affidarli ad otto
imprese diverse.
Latina Editoriale Oggi 29 gennaio 2014
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