Ad Albano laziale il sistema anti-inquinamento che monitora la discarica di Roncigliano è inadeguato. Lo scandalo rifiuti si arricchisce di un altro colpo di scena. A mettere nero su bianco è l’Agenz...
Ad Albano laziale il sistema anti-inquinamento che monitora la discarica di Roncigliano è inadeguato. Lo scandalo rifiuti si arricchisce di un altro colpo di scena. A mettere nero su bianco è l’Agenzia regionale per l’ambiente nella relazione sui campionamenti delle acque del settembre 2013. Guarda caso è il settore dell’Arpa del quale è dirigente l’ingegnere Fabio Ermolli, indagato nella maxi-inchiesta dei carabinieri del Noe. E guarda caso la lettera è stata inviata a Provincia di Roma, Asl RmH e Comuni di Albano laziale a Ardea il 10 gennaio scorso, il giorno dopo l’ordinanza dei magistrati che inseriscono Ermolli nella lista dei sospetti e sono stati arrestati sette personaggi ritenuti della cricca dei rifiuti capeggiata dal "supremo" Manlio Cerroni: patron dell’invaso di Malagrotta, monopolista del sistema di smaltimento dell’immondizia in tutto il Lazio e per giunta ex datore di lavoro dell’ingegnere Arpa quando lui era alla Systema Ambiente di Brescia e il potente avvocato di Pisoniano era il legale rappresentante della srl.
«La rete piezometrica (di controllo, ndr ) a servizio della discarica - scrive Ermolli - è costituita da una serie di piezometri che si attestano nella falda principale... In primo luogo - osserva il dirigente - all’interno dei piezometri sono installate delle pompe che non consentono di applicare le condizioni ideali di un campionamento ambientale. La contaminazione da composti inorganici riscontrata la suddetta campagna di prevenzione - denuncia ora il solerte ingegnere – risulta essere caratterizzata dalla presenza costante di arsenico. Si rilevano inoltre due superamenti di fluoruri e due di alluminio» precisando che «quest’ultimo elemento si trova solo nel campione tal quale e non nella fase disciolta. La presenza di composti organici - spiega la relazione - si rileva attraverso 1,2 di cloropropano in concentrazione eccedente i limiti di legge rilevato nel piezometro FB1 all’interno del sito e a valle idrogeologica, com già riscontrato da Pontina Ambiente sullo stesso piezometro e sul piezometro B».
Nessun commento:
Posta un commento