Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
sabato 28 dicembre 2013
Latina ennesima emergenza rifiuti: blocco conferimento a Rida e conferimento a Sal Colfelice e discarica Mad Roccasecca
nuova emergenza
DAL 26 dicembre è ripartito
il blocco dei camion ai
cancelli dell’unico impianto
di trattamento meccanico
biologico presente in
provincia di Latina, quello
di Rida Ambiente ad Aprilia,
che per la mancanza di
capienza annuale pari a
1,5% del totale non può
accettare altri rifiuti. In
pratica è stato raggiunto il
tetto massimo autorizzato
in quella struttura dalla
Regione Lazio. Da tre giorni
i Comuni conferiscono
presso la Saf di Colfelice,
come stabilito peraltro anche
a luglio scorso, in seguito
allo sforamento di
Rida del tetto semestrale
autorizzato. La Saf di Colfelice
è gestita da un gruppo
di Comuni, dunque a
totale controllo pubblico
ma secondo il pronunciamento
del Tar del Lazio
non è in grado di accogliere
rifiuti provienenti da
centri doversi da quelli
riuniti in Saf. Il secondo
impianto di trattamento
esistente in provincia di
Latina si trova a Castelforte
ma non può accogliere
tutti i tipi di rifiuti e comunque
non viene utilizzato
neppure dalle città limitrofe
e non se ne conosce
(né comprende) il motivo.
La Rida ha superato il tetto massimo annuo autorizzato, adesso soluzione tampone
La tratta caotica dei rifiuti
Fino a martedì ottocento tonnellate spedite ogni giorno in Ciociaria
DI PIERFEDERICO PERNARELLA
Circa ottocento tonnellate
al giorno. È il «regalo»
che l’emergenza rifiuti
della provincia di Latina consegna
alla Ciociaria. Stante infatti
l’impossibilità dell’i m pi a nt o
«Rida» di Aprilia di ricevere i
rifiuti, avendo esaurito la capacità
di trattamento autorizzata su
base annua, la Regione Lazio, a
partire dal giorno di Santo Stefano
e fino al 31 dicembre, ha
disposto il trasferimento dell’im -
mondizia pontina nell’impianto
di trattamento meccanico biologico
della «Saf spa» di Colfelice,
in provincia di Frosinone.
L’emergenza si è venuta a determinare
perché la «Rida» ha sforato
di circa il 2 per cento rispetto
alla capacità annua autorizzata
che è pari a poco meno di 200mila
tonnellate. La soluzione tampone
è stata adottata nel giro di
poche ore per evitare che la provincia
di Latina venga sommersa
dai rifiuti. Peccato però che il
provvedimento, contrariamente
da vicende analoghe avvenute
nei mesi scorsi, questa volta sia
sotto silenzio. Strano, molto. Eppure
da un paio di giorni è un
continuo via vai di camion diretti
all’impianto della «Saf» di Colfelice,
quindi alla discarica di
bacino che si trova a Roccasecca,
gestita dalla società «Mad». Tanti
camion, forse troppi. La disposizione
della Regione Lazio riguarda
tutti e trentratré i Comuni
pontini, isole di Ponza e Ventotene
comprese, ma anche i Comuni
di Anzio e Nettuno che fanno
parte dello stesso Ato. Per un
totale che si aggira intorno alle
800 tonnellate al giorno. Cifra
tutt’altro trascurabile che pone
più di qualche dubbio sulla decisione
della Regione. Decisione
ancora più assurda se si conside ra un altro importante dettaglio.
Nella provincia di Latina, oltre
all’impianto «Rida» di Aprilia, è
attivo anche quello della «Csa» a
Castelforte, vicino Formia, nel
sud pontino. Impianto che può
lavorare soltanto la frazione secca,
non quella umida, e quindi
pronto a ricevere i rifiuti dei Comuni
che fanno la raccolta differenziata.
Cosa che non avviene se
è vero che la struttura di Formia
lavora soltanto 3 giorni a settimana
e a tutt’oggi potrebbe ancora
lavorare 15mila tonnellate rispetto
alle 60mila autorizzate. Perché
anche in questo caso l’impianto
di Castelforte è stato ignorato?
Perché si spediscono i rifiuti, anche
dei Comuni che si trovano a
due passi dall’impianto di Castelforte,
a Colfelice, dove peraltro
la «Saf» applica una tariffa
più alta? Si tratta di un’emergen -
za annunciata. Da mesi la «Rida»
di Aprilia lamenta il ritardo della
Regione nel rilascio delle autorizzazioni
per l’aumento della
capacità di trattamento dei rifiuti.
Trattamento per il quale la «Rida
» nei giorni scorsi ha già inaugurato,
polemicamente, i nuovi
impianti. Strutture che hanno già
ottenuto una valutazione d’im -
patto ambientale positiva ma non
possono entrare in funzione fino
a quando la Regione non completerà
l’iter autorizzativo. Nel frattempo
i rifiuti pontini vengono
spediti in Ciociaria, dove nessuno
a quanto pare sembra essersi
accorto del «regalo». Un bel
«pacco», tanto per restare in tema
con le festività natalizie, peccato
che la notizia sia passata sotto
silenzio. Eppure il Comune di
Colfelice e gli altri centri circostanti
sono molto sensibili all’ar -
gomento. Quando l’ex ministro
all’Ambiente del Governo Monti,
Corrado Clini, dispose il trasferimento
in Ciociaria dei rifiuti
romani, si alzarono le barricate e
il Comune di Colfelice vide riconosciute
le proprie ragioni dal
Tar. Il peggio in quel caso venne
sventato. Ma oggi si è ripresentato
anche se nessuno batte ciglio.
Ma a Natale, si sa, sono tutti più
buoni. Per portare i rifiuti a Colfelice
in questi cinque giorni che
ci separano dal 2014 verranno
spesi circa 300mila euro in più
per il trasporto. Latina Editoriale Ogi 28 dicembre 2013
Nessun commento:
Posta un commento