giovedì 28 novembre 2013

Una comunità e la sua lotta: l'Ecuador e il caso Chevron, il petrolio contamina l'Amazzonia

http://espresso.repubblica.it/foto/2013/11/21/galleria/una-comunita-e-la-sua-lotta-l-ecuador-e-il-caso-chevron-1.142162#1
In mostra nella sede dell'ambasciata dell'Ecuador a Roma fino a venerdì 29 novembre, una selezione di immagini dell’Amazzonia contaminata dai versamenti di residui di petrolio durante le estrazioni ad opera dell’impresa Texaco (ora Chevron) accanto a quelle dei testimoni dell’inquinamento. Intitolata "De camino hacia la verdad", la mostra (dalle 10 alle 17 in via Bertoloni) è il lancio in Italia della campagna "La mano sporca di Chevron", voluta dal Presidente della Repubblica dell'Ecuador, Rafael Correa. "Dal 1964 al 1992 la società Texaco, assorbita nel 2001 dalla società Chevron - spiegano gli organizzatori - si è resa responsabile dei danni ambientali e alla popolazione, contaminando acqua, terreno e aria. Nel 1993, le popolazioni locali si organizzarono creando un Fronte di Difesa dell’Amazzonia per esigere il risarcimento per il danno subito. Così ha avuto inizio una lunga storia giudiziaria che ancora non si è conclusa con un risarcimento, sebbene nel 2011 una Corte Ecuadoriana abbia emesso una sentenza di condanna contro la società petrolifera. La vicenda prosegue ora davanti alla Corte Permanente di Arbitrato dell’Aia di fronte al quale la società ha portato lo Stato Ecuadoriano - estraneo alla vicenda giudiziaria - ma solo parte di un trattato Bilaterale siglato con gli Stati Uniti nel 1993, un anno dopo la conclusione dell’attività della Chevron-Texaco in Ecuador"
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