Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
venerdì 22 novembre 2013
GREENPEACE D’Alessandro libero: “Rifarei il blitz”
Il fatto quotidiano 22 novembre 2013
Indice e medio alzati a formare una
V, il segno della vittoria. È stato
questo il primo gesto fuori dal carcere
di Cristian D’Alessandro, l’attivista
italiano di Greenpeace arrestato il 18
settembre durante un’azione dimostrativa
contro le trivellazioni di Gazprom
nell’Artico. Erano le 3 e 5 minuti
ora italiana quando il 30enne napoletano
ha potuto “riassaporare la libertà”.
Ha detto proprio così al padre durante
la prima telefonata, breve perché
“era impaziente di godersi le prime ore
fuori dal carcere”. Ai cronisti che gli
chiedevano se rifarebbe il blitz, ha risposto
“non ho mai avuto dubbi”, per
poi salire nella macchina che l’ha portato
nell’hotel dove si trovano gli altri
nove attivisti scarcerati su cauzione.
Tra oggi e lunedì si saprà se potranno
rientrare nei loro Paesi
di origine in attesa del
processo o se dovranno
restare in Russia.
Nell’ordinanza che
verrà depositata si capirà
inoltre se finalmente è stata ritirata
l’accusa più grave, quella di pirateria.
“Siamo felici, è il primo passo per dimostrare
che Cristian non ha commesso
reati”, ha detto Raffaella, madre
dell’attivista, che ha aggiunto: “Mi ha
chiamato la sera. Era felice di avere una
stanza tutta sua, vicina ai suoi compagni”.
Nel pomeriggio anche il presidente
russo Vladimir Putin è intervenuto
sulla vicenda: “Greenpeace ha
scopi nobili ma metodi sbagliati”. Una
dichiarazione conciliante, cui però è
seguita una bordata:
“Mentre alcuni scalavano
la piattaforma
Gazprom, gli altri
hanno attaccato
la nostra guardia costiera
assaltandola con le loro navi”,
versione smentita dai video. La Farnesina
ha accolto con soddisfazione la liberazione:
“La pressione diplomatica
ha funzionato, a volte bisogna esser
cocciuti”, ha detto il ministro degli
Esteri Bonino.
Ieri il tribunale di Murmansk ha rigettato
l’appello di Greenpeace contro il
sequestro dell’Arctic Sunrise. Oggi il
tribunale internazionale del mare di
Amburgo si pronuncerà sul ricorso
presentato dall’Olanda.
Alessio Schiesari
Nessun commento:
Posta un commento