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sabato 23 novembre 2013
congresso dei verdi a Chianciano, se torna Pecoraro a rischio la credbilità
A volte ritorna anche Pecoraio
NUOVA SCALATA?
“Non sono
alla ricerca
di alcun incarico
Gli ex ministri
devono tener
conferenze e basta”
Il fatto quotidiano 23 novembre 2013
VERDI A CONGRESSO
L’ultima volta che è stato nella stanza dei
bottoni, Berlusconi era un uomo sposato
e all’opposizione, Bertinotti era ospite
fisso di Vespa e la Juventus giocava in Serie
B. È trascorso un po’ di tempo da quando
Alfonso Pecoraro Scanio, 54 anni, di Salerno
era ministro dell’Ambiente nel secondo
governo Prodi, in quota Verdi. L’ultimo suo
giro di giostra è durato due anni esatti, dal
maggio 2006 al maggio 2008: poi venne travolto
dalle Politiche, che cancellarono dal
Parlamento la Sinistra Arcobaleno. Pecoraro
Scanio si è reinventato come professore
universitario di Ecoturismo a
Roma e Milano, nonché come
presidente della fondazione
Univerde. È rimasto iscritto ai
Verdi. E ora più di qualcuno
pensa (o teme) che voglia tornare
in gioco. Ripartendo dal congresso
dei Verdi, previsto oggi e
domani a Chianciano Terme.
L’assemblea dovrà eleggere i
due co-portavoce, sul modello
degli altri verdi europei. La partita
sarà un gioco delle coppie:
quattro, rigorosamente uomo e
donna. Raccontano che l’ex presidente del
partito Pecoraro Scanio sosterrà Francesco
Emilio Borrelli, commissario in Campania
e sodale del fu ministro, e la marchigiana
Laura Scalbi. Il duo degli Ecorottamatori,
mozione che punta all’alleanza con il Pd e il
centrosinistra.
LINEA opposta a quella del presidente
uscente Angelo Bonelli, che in coppia con
l’ex deputata Luana Zanella punta a portare
i Verdi verso Green Italia, associazione nata
in giugno dove sono confluiti ambientalisti
dalle storie variegate: da due ex deputati del
Pd, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante,
a Fabio Granata (Fli). Bonelli ha ricevuto
l’endorsement del co-presidente dei Verdi a
Strasburgo, il francese Dany Cohn Bendt, e
di vari leader ecologisti europei. Ma ora in
campo ci sarebbe anche Pecoraro Scanio.
Gli avversari (di un tempo e di oggi) ricordano
la candidatura in Senato del fratello
Marco, nel 2006. E che nel 2010 l’ex ministro
chiese e ottenne dalla giunta delle Autorizzazioni
della Camera il no all’utilizzo delle
intercettazioni che lo riguardavano, in
un’indagine della Procura di Potenza.
Al Fatto Pecoraro Scanio
smentisce di voler influire sul
congresso: “Andrò, ma non sosterrò
nessuno. Spero in un’in -
tesa tra Borrelli e Bonelli, entrambi
ex miei collaboratori. Se
interverrò, sarà contro la vendita
dell’isola di Budelli”. Ma non
ha voglia di incarichi? “Assolu -
tamente no, gli ex ministri devono
fare conferenze. L’ho sempre
detto”. Oggi si vedrà.
l. d.c
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