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giovedì 3 ottobre 2013
Linee guida per un biogas corretto nell'area Lepini-Ausoni-Agro Pontino: l'intervento del consigliere Antonio Casconi
Il Consiglio Comunale, allargato ai Comuni di Priverno, Maenza, Prossedi, Roccagorga e Pontinia, fissato per il giorno 3 ottobre, alle ore 20,30, presso il Ristorante Farneto con l'ordine del giorno: Approvazione ordine del giorno "linee guida per un biogas corretto nell'area Lepini-Ausoni-Agro Pontino" è stato, dopo un'attenta verifica, revocato ai sensi all'art. 2 comma 3 del regolamento da parte del presidente del Consiglio del Comune di Roccasecca dei Volsci, Luigino Mandatori.
Premessa doverosa è che, intanto, il Consiglio Comunale di Roccasecca non è stato mai né informato né convocato su questo argomento che, pure è stato oggetto di incontri tra Comuni dove mi risulta non abbia mai partecipato un rappresentante dell'Amministrazione.
Detto questo, ci sono due considerazioni preliminari da fare, la prima è che la politica, intesa come schieramento di partiti, non deve entrare in queste scelte che vanno fatte invece in base a ben altri criteri, quali una visione complessiva del territorio (attività, paesaggio, stili di vita dei suoi abitanti, infrastrutture).
La cosa più importante è che l'attuale normativa in materia di impianti produttori di energia scavalca completamente il territorio e la sua rappresentanza, sono il Ministero, le Regioni che autorizzano, senza consultazione alcuna e senza possibilità da parte degli Enti Locali di opporsi, questo già è accaduto.
Ribadisco che è molto grave che nel mio Comune non si sia discusso affatto di questo impianto come penso si possa dire per gli altri Comuni, e che oggi, convocati, non abbiamo uno straccio di documentazione per giungere consapevolmente ad una posizione condivisa.
In materia di produzione di energia sono anni ormai che si assiste a tentativi di realizzare impianti che per fonti, invasività, ricadute e rischi destano preoccupazione e rifiuto tra la popolazione, va anche detto che l'azione dei comitati, legittime per i timori, non possono essere strumentalizzate da politici, mossi da altre necessità.
L'azione più incisiva che qui la politica deve raccogliere come sfida è quella di riproporre ancora una volta la centralità del territorio che sceglie in base ai quei criteri detti prima quali fonti di energia può utilizzare. E' il territorio che propone, dopo averlo condiviso con la popolazione, i Rappresentanti delle Categorie e anche con i Comuni limitrofi agli Enti superiori quali Provincia, Regione e Ministero la realizzazione di un impianto che risponda effettivamente alle necessità del territorio. Interveniamo quindi tutti quanti insieme presso quelle agenzie che possono appoggiare questa battaglia di democrazia: ANCI, ANCI dei Piccoli Comuni, i nostri rappresentanti in Provincia, Regione e Parlamento compreso quello Europeo.
Tra i motivi di criticità sottolineo:
1) la non rispondenza ad una utilità del territorio anche se si tratta di smaltire rifiuti;
2) la compatibilità con le attività produttive caratteristiche tipiche della nostra zona;
3) non sottrarre territori coltivati o destinati a pascolo per impiantare produzioni per
l'alimentazione dell'impianto.
Il Capogruppo
Antonio CASCONI
(03-10-2013) http://www.provincialatinatv.it/notizie/dettaglio.php?id=44948
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