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martedì 22 ottobre 2013
Fonti di Lucullo, finalmente il restauro Ci penserà il Comune di San Felice
Latina Oggi 21 ottobre 2013
DI MARIA SOLE GALEAZZI
Sarà il comune di San
Felice Circeo ad effettuare
l’intervento per
evitare che il sito delle fonti di
Lucullo diventi «irrecuperabile
». Un’azione, questa, che
mette sicuramente la parola
fine al balletto delle competenze
tra i comuni di San Felice
Circeo e Sabaudia rispetto le
fonti e che spazza via, d’un
colpo, tutte le promesse che
durante la scorsa campagna
elettorale avevano affollato i
programmi dei gruppi in corsa
per amministrare la città delle
dune. Ci pensa San Felce e a
darne notizia sono il delegato
al centro storico e ai beni archeologici
Franco Domenichelli
e l’assessore alla cultura
Eugenio Saputo. « L'incarico
per la sistemazione della fonte
- fanno sapere - è stato assegnato
all'ing. Massimo Malaspina,
che ha progettato soprattutto
la messa in sicurezza.
Le relazioni preliminari sono
state inviate alla Soprintendenza
» che, almeno verbalmente
secondo alcune indiscrezioni,
avrebbe dato già parere favorevole.
Si attende quindi la risposta
ufficiale. «Trattandosi però
- continuano Domenichelli e
Saputo - di interventi inderogabili,
appena pronto e approvato
il progetto esecutivo si
darà inizio ai lavori. Nel frattempo,
procederemo alla prova
delle luci. La fonte, la cui
acqua non è potabile a causa
delle infiltrazioni soprattutto
di fertilizzanti, sarà aperta nell'ambito
delle visite archeologiche
organizzate nel comune
di San Felice Circeo». In tanti
ancora ricordano quando l’ac -
qua poteva essere attinta dalle
fonti, cosa oggi non possibile a
causa dei fertilizzanti, una perdita
su cui non guasterebbero
ulteriori accertamenti. Per
quanto riguarda invece le perizie
inviate alla Soprintendenza
ciò che emerge chiaramente è
la necessità di intervenire subito.
La presenza di piante infestanti
ha infatti causato il crollo
di pare del muro sinistro, in
prossimità dell’arco. Una delle
prime azioni che verranno avviate
sarà il puntellamento della
struttura, si proseguirà poi
con il recupero vero e proprio.
Chissà che le fonti non siano
già visitabili per la prossima
estate, sarebbe così restituito
alla collettività un importante
pezzo di storia del territorio
per troppo tempo abbandonato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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