sabato 5 ottobre 2013

centrali a biogas Maenza la proposta di deliberazione "linee guida per biogas corretto nell'area Lepini - Ausoni - Agro Pontino"

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
OGGETTO: APPROVAZIONE ORDINE DEL GIORNO “LINEE GUIDA PER UN BIOGAS
CORRETTO NELL’AREA LEPINI-AUSONI-AGRO PONTINO”
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista la direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
Vista la Comunicazione n. 2010/C160/01 della Commissione, del 19 giugno 2010, sui sistemi
volontari e i valori standard da utilizzare nel regime UE di sostenibilità per i biocarburanti e i
bioliquidi;
Vista la Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sui criteri di sostenibilità relativamente all'uso di fonti da biomassa solida e gassosa per l’elettricità, il
riscaldamento ed il raffrescamento - COM(2010);
Vista la legge 4 giugno 2010, n. 96, concernente disposizioni per l'adempimento di obblighi
derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009, ed in
particolare l'articolo 17, comma 1, con il quale sono dettati criteri direttivi per l'attuazione della
direttiva 2009/28/CE;
Vista la legge 9 gennaio 1991, n. 10;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412;
Vista la legge 14 novembre 1995, n. 481;
Visto il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79;
Visto il decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
Vista la legge 1° giugno 2002, n. 120;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387;
Vista la legge 23 agosto 2004, n. 239;
Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni;
Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296;
Visto il decreto legislativo 8 febbraio 2007, n. 20;
Vista la legge 3 agosto 2007, n. 125;
Visto il decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 201;
Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244;
Visto il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115;
Vista la legge 23 luglio 2009, n. 99;
Visto il Piano d'azione sulle fonti rinnovabili trasmesso dal Ministro dello sviluppo economico
alla Commissione europea nel mese di luglio 2010, redatto dall'Italia in attuazione dell'articolo 4
della direttiva 2006/32/CE e della decisione 30 giugno 2009, n. 2009/548/CE;
Visto il decreto in data 10 settembre 2010 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto
con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i beni e le attività
culturali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010, di attuazione del comma
10 dell’art. 12 del DLgs. 387/2003, che disciplina in modo dettagliato lo svolgimento del
procedimento di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ed il loro corretto
inserimento nel paesaggio ;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 30
novembre 2010;
Visto il parere della Conferenza unificata, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281, reso nella seduta del 25 gennaio 2011;
Visti i pareri espressi dalle competenti commissioni della Camera dei deputati e del Senato
della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 marzo 2011 n.28:
Visto il PER Regione Lazio del 4 luglio 2008 piano energetico regionale e relativo piano di azione.
Tenuto conto del documento di Legambiente “IL BIOGAS CRITERI PER UNA PRODUZIONE
SOSTENIBILE
vista la Direttiva 2011/92/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011 concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati;
visto l’ Art. 6. Procedura abilitativa semplificata e comunicazione per gli impianti alimentati da energia rinnovabile  Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE(G.U. n. 71 del 28 marzo 2011) 
Visto il D.M. 6 luglio 2012 che inserisce il “Biogas” tra le fonti di energia incentivate nel triennio
2013-2015
Considerato:
- Che Il Biogas, utilizzando i cicli produttivi animali e vegetali, quali i reflui zootecnici, rappresenta una realistica opportunità di sviluppo per gli operatori del settore agricolo e zootecnico dell’area Lepina Ausona e Agropontina che conta mediamente una quantità di circa ______ capi di bestiame disponendo, quindi di una importante produzione di materia prima, soprattutto se organizzata in forma consortile e con una distribuzione a c.d. “Km zero”;
- Che, tuttavia, la prospettiva di sviluppo offerta dal Biogas deve essere perseguita tutelando in
ogni caso la naturale vocazione agricola del territorio ed i livelli di produzione di materie prime, quali, formaggi frutta verdure e latte forniti dalle nostre aziende agricole;
- Che, pertanto, la produzione di energie alternative deve rappresentare un’opportunità a sostegno dell’attività agricola delle nostre zone e porsi come valore aggiunto capace di migliorare le condizioni ed il reddito dell’impresa agricola;
- Che, inoltre, la prospettiva della nuova tecnologia energetica deve dimostrarsi compatibile con le restanti attività radicate sul territorio, siano esse produttive, culturali, turistiche, così come dovrà armonizzarsi con il valore ambientale , storico e paesaggistico dell’area;
- Che la presenza dei nuovi impianti energetici non potrà prescindere dalla certezza che siano tutelati la salute, il benessere e, in generale la qualità della vita delle popolazioni residenti;
- Che pur condividendo le finalità di sviluppo dei sistemi energetici alternativi e le opportunità che possono offrire allo sviluppo del nostro territorio non possono sottacersi alcuni dubbi su possibili aggressioni a carattere speculativo capaci di insorgere a causa di alcune lacune riscontrabili nell’attuale normativa in materia;
- Che tale preoccupazione deve richiamare l’attenzione di tutte le Amministrazioni del
Comprensorio Lepino-Ausono e Agropontino cui è demandato il compito di prevenire possibili iniziative poste in essere in danno del territorio e della sua vocazione agricola, dell’integrità dell’ambiente, della qualità della vita della popolazione residente e, non da meno, di un sano sviluppo delle attività produttive della zona;
- Che un simile compito impone ogni possibile intervento presso il legislatore e gli organismi
competenti al fine di giungere ad una puntualizzazione della normativa di settore integrando i
parametri di garanzia cui affidare la valutazione della necessità degli impianti di Biogas nei nostri Comuni, il loro giusto dimensionamento anche tenuto conto delle ragioni delle Aziende promotrici di tali bioenergie, della propria autosufficienza energetica e delle loro necessità di sviluppo, così giungendo ad una tecnologia dimensionata alle reali capacità di ogni singola impresa agricola;
- Considerato, infine che in materia energetica le Amministrazioni comunali debbano farsi
carico di una generale azione di sensibilizzazione al fine di:
-Favorire il ricorso alle energie naturali e rinnovabili, con la riduzione delle emissioni, dell’impatto
sulla salute ma anche verso gli obiettivi del protocollo di Kyoto, della Direttiva Europea 20-20-20,
degli obiettivi del raggiungimento della qualità dell’aria, del suolo, dei corsi d’acqua e del sottosuolo;
-Favorire interventi in armonia con il paesaggio e l’architettura, integrando gli interventi in aiuto alle attività esistenti e per risolvere i problemi già noti e segnalati;
-Favorire attività integrate all’agricoltura mantenendo inalterate le caratteristiche e la qualità;
-Diminuire il consumo del suolo;
-Favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici sulla copertura dei fabbricati, con il miglioramento del rendimento energetico;
-Sviluppare e sensibilizzare l’opinione pubblica verso la riduzione degli sprechi, il contenimento
della spesa energetica, l’autoconsumo;
-Privilegiare tutte quelle forme di produzione energetica sul posto, con riduzione delle emissioni e
dei costi del trasporto anche della materia prima, rendere autosufficienti abitazioni e aziende della
piccola e media industria, integrando le soluzioni compatibili;
Ritenuto che per le considerazioni sopra esposte debba essere intento condiviso delle
Amministrazioni comunali dell’area dei Lepini di pervenire alla sottoscrizione di un documento
congiunto da inoltrare agli organismi competenti in materia quale ordine del giorno a presidio e
tutela del territorio e delle popolazioni amministrate;
Visto l’allegato ordine del giorno “LINEE GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’AREA
LEPINI-AUSONI-AGROPONTINO”;
Ritenuto di doverne disporre l’approvazione e la conseguente sottoscrizione seduta stante,
congiuntamente alle Amministrazioni comunali partecipanti al presente Consiglio in adunanza
aperta;
Visto l’esito della votazione palese espressa per alzata di mano con il seguente risultato:
Presenti n.__
Votanti n.__
Astenuti n.__
Voti favorevoli n.__
Voti contrari n.__
DELIBERA
1.Di approvare per le motivazioni in narrativa espresse l’Ordine del Giorno:
“LINEE GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’AREA LEPINI-AUSONIAGROPONTINO”
nel testo allegato nel presente atto quale parte integrante e sostanziale di esso.
2.Di procedere alla sottoscrizione congiunta del predetto ordine del giorno con le Amministrazioni
comunali partecipanti al presente Consiglio in adunanza aperta;
3. Di disporre l’inoltro del presente Ordine del giorno agli organismi competenti, quali la Comunità Europea, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente, Il Ministero dell’Agricoltura, la Regione Lazio , la Provincia di Latina e la Prefettura di Latina, auspicando il loro massimo interessamento alla problematica rappresentata nell’interesse degli enti locali interessati In prosieguo, con separata votazione palese espressa per alzata di mano con il seguente risultato:
Presenti n.__ Votanti n.__ Astenuti n.__ Voti favorevoli n.__ Voti contrari n.__
DELIBERA
Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile
ORDINE DEL GIORNO
LINEE GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’AREA LEPINI-AUSONIAGROPONTINO”
I Consigli comunali di Maenza, Priverno, Pontinia, Roccagorga, Sonnino, Prossedi e Roccasecca dei
Volsci
In data………………….. fanno voti alle autorità ed organismi competenti in materia
auspicando un loro forte interessamento affinché Le condizioni e le garanzie richieste per
un’analisi ed una valutazione preventiva del progetto di tale tipologia di impianto a biogas,
possano divenire integrative della cogente normativa prevedendo :
- valutazione dell’impatto ambientale sulla cittadinanza e sul territorio proposto per la
realizzazione dell’area destinata all’impianto in zona non densamente abitata;
- rispetto di eventuali proprietari confinanti e ivi residenti con adozione di distanze di
sicurezza dal sito produttivo;
- creazione di un gruppo di lavoro che non preveda solo ingegneri ma anche agronomi o
periti agrari, medico, medico veterinario ed eventuali figure professionali necessarie alle
opportune verifiche;
- rispetto degli interessi agricoli ed economici delle aziende agricole che insistono su un
territorio che presenta due aree di produzione DOP , Colline Pontine per l’olio
extravergine di oliva e Mozzarella di Bufala Campana, favorendo impianti che
privilegino scarti dei cicli vegetali, reflui animali e non materie prime agricole (mais,
sorgo e triticale) destinate alle bestie;
- tutela delle biodiversità e dell’avvicendamento dei terreni con garanzia di
avvicendamento e riposo dei terreni, utilizzo di colture e materie prime che non
prevedano il solo consumo di colture idroesigenti quali il mais ad esempio, che si evitino
usi massicci di concimi, diserbanti e antiparassitari, e che la % introdotta per
alimentare l’impianto non sia superiore al 10%;
- recupero di eventuali terreni abbandonati o in stato di abbandono per coltivazioni
destinate;
- consistenza da parte dell’azienda o delle aziende compartecipanti in termini di
superficie agricola utilizzata di proprietà, almeno per il 70-80%, dei terreni destinati a
coltivare le materie prime agricole per il biogas, questo per non concorrere in maniera
sleale con altri agricoltori che necessitano di terreni per alimentare le proprie stalle;
- garanzia della filiera corta per l’approvvigionamento delle materie in zone vicine sia per
motivi ambientali, quali l’inquinamento, che per agevolare la partecipazione di altre
aziende e il consorziamento da parte di più realtà agricole ed agroindustriali;
- di limitare la possibilità di consorziarsi tra aziende per la produzione di energia
elettrica per autoconsumo e della singola impresa a condizione che le stesse aziende
siano limitrofe, e ubicate nel raggio di ___ km;
- il biogas può ammettersi solo quando in funzione delle reali ed effettive potenzialità
dell’azienda agricola in funzione degli animali e dei terreni posseduti. Un biogas che sia
di aiuto al reddito dell’azienda agricola, dimensionato ad essa, autosufficiente nella
produzione energetica, ma in maniera complementare, e non esclusiva, rispetto
all’attività fondamentale per tutti i cittadini che deve essere quella di produrre buon
cibo, prodotti sani, bei paesaggi ed una bella armonia con il territorio.
- Di assoggettare qualsiasi impianto di produzione energetica agricola ad apposito piano
di utilizzazione agricola;
- Di obbligare al recupero della produzione termica del calore prodotto dall’impianto;
- Che sia considerato, per gli impianti in corso di presentazione o in procinto di
realizzazione, nel rispetto delle norme del P.T.P.R della Regione Lazio;
- Che venga riconsiderato l’elenco dei sottoprodotti/rifiuti utilizzabili negli impianti a
Biomasse e Biogas di cui alla tabella 1° A allegata al Decreto del Ministero per lo
sviluppo economico del 6 luglio 2012 prevedendo l’obbligo di dichiarazione preventiva
dei sottoprodotti utilizzati da ciascuna tipologia di impianto;
Che la tipologia di impianto, la potenza di produzione in KW, le caratteristiche, il sito di
installazione sono tutti aspetti che devono ripercuotersi sul nostro territorio in maniera
positiva senza quindi privilegiare meri interessi privatistici ed economici che poco hanno a che
fare con l’agricoltura.
Essere favorevole alla discussione sul tema delle bioenergie ma solo nel caso sussistano, in
accordo al documento di Legambiente, determinate e ben garantite condizioni e garanzie per la tutela dei cittadini, del settore agricolo e zootecnico, ed in conformità agli aspetti sanitari e di sicurezza.
Si approva in data ___________
COMUNE DI MAENZA
IL SINDACO ____________________________
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ____________________________
I CONSIGLIERI COMUNALI 

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