lunedì 21 ottobre 2013

Centrale biogas a Maenza, interrogazione del consigliere regionale Enrico Forte

Il consigliere regionale e vice presidente della Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica Enrico Forte ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione al presidente del Consiglio regionale del Lazio con la quale solleva una serie di dubbi sul progetto per la realizzazione di una centrale a biogas nel territorio del Comune di Maenza. Forte sottolinea come la documentazione presentata per la costruzione dell’impianto presenti a tutt’oggi alcune carenze riguardo alla documentazione PAS relativa a centrali per la produzione di energia elettrica superiore a 100 KiloWatt. “Per l’inoltro del PAS – si legge nell’interrogazione – sono necessari: documentazione ai fini della realizzazione delle strutture e di compatibilità sismica dell’intervento; la relazione geologica redatta secondo i criteri del Regolamento regionale del Lazio; il piano di smaltimento e rimozione dell’impianto conforme alla vigente normativa; la valutazione acustica del cantiere; fidejussioni, impegni, atti d’obbligo e di impegno al mantenimento della destinazione d’uso, di vincolo del terreno, alla rimozione dell’impianto e al ripristino delle condizioni attuali oltre che la certificazione che, vista la notevole superficie dell’intervento, via sia pieno rispetto delle norme idrogeologiche”. Il consigliere regionale pontino chiede dunque che la Regione Lazio attivi per quanto di sua competenza i controlli e le verifiche sulla compatibilità dell’impianto che dovrebbe sorgere sul territorio del Comune di Maenza e interroga il presidente della Giunta regionale Nicola Zingaretti e l’assessore Fabio Refrigeri per sapere se siano a conoscenza “della grave situazione esistente nel Comune determinata dalla realizzazione della centrale a biogas e se non ritengano oppurtuno intervenire con urgenza per affrontare il problema”. La realizzazione dell’impianto – commenta Enrico Forte – in località Farneto in realtà rischia di avere conseguenze negative anche nei territori di alcuni Comuni circostanti con lo sconvolgimento dell’attività di numerose imprese agricole e dei terreni della zona oltre che dei centri abitati. Ritengo quindi opportuno che la Regione esamini nel dettaglio la questione e valuti se ci siano le condizioni per procedere con la costruzione della centrale nel totale rispetto della salute dei cittadini interessati e della salvaguardia del territorio. 
http://www.latinanotizie.it/articolo.php?id=30692

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