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giovedì 26 settembre 2013
Scheletri, violati i sigilli Nella zona degli ecomostri del Circeo spuntano le arnie per l’a p i c o l t u ra
Riqualificazione «fai da te» senza alcun permesso del Comune e avvolta nel mi s t e ro DI FEDERICO DOMENICHELLI
D
a zona di cantiere ad
area adibita all’api -
coltura, ma senza alcun permesso comunale. Così si è trasformata l’area di
Quarto Caldo, nel bel mezzo
del Parco nazionale del Circeo, dove a breve dovrebbero
riprendere le demolizioni degli ecomostri di cemento. Ma
come le arnie siano finite
all’interno del cantiere resta
un mistero. L’intera area è
infatti recintata e sigillata
con tanto di lucchetto a chiudere il cancello d’entrata, visto che comunque si tratta di
una zona di cantiere e che per
questioni di sicurezza non
sarà fruibile fino alla fine dei
lavori. In merito al singolare
ritrovamento, sono state
chieste spiegazioni all’inge -
gnere Domenico Matacchioni, responsabile del settore
Lavori pubblici, che però ha
chiarito: «Le installazioni
ovviamente non sono autorizzate, visto che si tratta di
un’area di cantiere su una
pertinenza comunale. Anzi,
a breve dovremmo andare lì
con la ditta incaricata delle
demolizioni per un sopralluogo prima di riprendere
con i lavori». Un caso che
appare quindi piuttosto singolare, eppure fino a ieri
mattina le arnie e le numerosissime api erano ancora lì, a
una manciata di metri dalla
strada e all’interno dell’area
di cantiere. Come ce le abbiano portate resta un «mistero», sebbene tutto lascia
immaginare che l’apicoltore
(o chi per lui) sia entrato dal
cancello principale, visto che
difficilmente le arnie sarebbero potute arrivare lì in altro
modo. Eppure il lucchetto
era lì al suo posto, tanto che
l’ingresso all’area di cantiere
nella mattinata di ieri era ben
sigillato. Il responsabile dei
Lavori pubblici, da quel che
si apprende, si è già attivato
per chiarire questa singolare
situazione facendo effettuare
un sopralluogo agli agenti
della polizia locale. Altro
che demolizioni e abbattimenti, insomma. Con l’en -
nesimo episodio di riqualificazione «fai da te» (e stavolta
anche ecosostenibile), l’area
sui cui sorgono gli scheletri,
con le demolizioni ferme da
un anno, si è trasformata in
un allevamento (improvvisato) di api. Il tutto in attesa
che, come annunciato
dall’amministrazione, ripartano gli abbattimenti degli
ecomostri.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Latina Oggi 26 settembre 2013
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