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sabato 28 settembre 2013
Nello Ialongo a Sindaco Lucci: forse era all’estero quando sono state realizzate le grandi opere di risanamento a proposito inquinamento lago di Paola a Sabaudia
COMUNICATO STAMPA
Il Sindaco Lucci igienico sanitario della città e del litorale, per cui mi chiede cosa ho fatto finora per la salute del lago fingendo di non sapere che la condotta circumlacuale, di quasi 25 chilometri, è stata concepita dalle amministrazioni D.C. di cui ero parte attiva e propositiva, per eliminare sia ogni apporto inquinante nel bacino lacustre sia gli scarichi a mare.
Già dalla eliminazione degli sbocchi fognari della città e della Scuola d’Artiglieria nel lago, con la costruzione del depuratore centrale e successivamente del suo raddoppio, per far fronte all’aumento di popolazione, non si sono più verificate morie di pesce. Tale preoccupante fenomeno è ricomparso da tre anni a questa parte causando tra l’altro una gravissima lesione dell’immagine di Sabaudia. E’ vero che ci sono cause organiche permanenti di inquinamento del lago ma sono quasi vent’anni che non è stato prodotto alcun potenziamento fognario e una idonea manutenzione della rete nera. Addirittura molte ville sulle dune e alla baia d’argento non sono ancora allacciate alla circumlacuale. Allarmante in particolare è lo stato delle fogne bianche che da qualche anno conducono al lago liquami nerastri maleodoranti. Tutto quanto sopra non è responsabilità del comune?
Lucci riconosce che ho avanzato delle ipotesi di intervento nel lago ma si lamenta che non gli è arrivato alcun progetto serio. Lo devo commissionare io il progetto di risanamento generale del lago? Non è il Sindaco che ha titolo, e dovere, di interessare Provincia, Regione, Ministeri competenti e, tramite quest’ultimi, l’Unione Europea, per elaborare e finanziare un progetto per la salvaguardia di uno dei gioielli più preziosi del nostro patrimonio ambientale? Il problema in queste iniziative è ci deve essere un po’ di passione!
Quanto al canale Caterattino, fondamentale per il ricambio delle acque del lago, la risposta del Sindaco è del tutto evasiva. Solo chi va sul posto parecchie decine di volte all’anno, come me e qualche altro cittadino volenteroso, si rende conto di quanto si può rendere più efficace la gestione della pompa, più adeguata, con la dovuta manutenzione, la portata del canale, ma soprattutto più tempestivo il sollevamento delle paratie durante le mareggiate. Se sono tornate le morie di pesce la causa maggiore è dovuta ad una ridotta funzionalità del sistema di ricambio delle acque in un luogo strategico.
Circa il problema della proprietà del lago le titubanze e l’inerzia del Sindaco sono incomprensibili . Eppure nel vigente Codice dell’Ambiente c’è scritto che tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche. Si legga con attenzione la sentenza della Corte Costituzionale n° 259 del 10/12/1996 nella quale si sottolinea la ratio del mutamento di regime, ormai definitivo, voluto dal legislatore, circa la demanializzazione di tutte le acque.
27/09/2013
Nello Ialongo
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