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martedì 24 settembre 2013
Aprilia «No ai rifiuti della capitale» Giovannini: settore nel caos, gravi responsabilità dell’a m m i n i s t ra z i o n e
Le parole del commissario regionale riaccendono la polemica sullo smaltimento della spazzatura DI MARCO DI LUCIANO
A
llarme rifiuti per il Comune di Aprilia. Dopo le minacce dei mesi scorsi ancora una volta a spaventare il territorio pontino è la spazzatura
romana che, complice il caos che
regna nel settore all’interno
dell’intera regione Lazio, potrebbe arrivare ad Aprilia. Se il commissario Sottile parla di ampliamento della capacità di trattamento dell’azienda Rida Ambiente,
l’assessore regionale al Territorio
Michele Civita parla di ristori,
prescrizioni e compensazioni per i
territori che ospitano aziende di
questo particolare trattamento dei
rifiuti. Al momento nessuno
smentisce gli scenari che vogliono
Aprilia al centro dei traffici dei
rifiuti di mezza regione. «Vogliamo verderci chiaro e tutelare il
nostro territorio – ha tuonato il
consigliere comunale Vincenzo
Giovannini durante la tre giorni di
festa del partito di centrosinistra
presso il parco Friuli del quartiere
nord – i tonnellaggi della Rida
sono passati da 27 mila annui a
187 mila. Non vorremmo nuovi
aumenti fino ad inglobare anche i
rifiuti della capitale». Lo spettro di
vedere un fiume di camion colmi
di spazzatura attraversare il territorio è una prospettiva piuttosto
preoccupante che allarma non solo il Partito democratico che pure
alza i toni. «Il territorio non potrà
sostenere questo via vai di mezzi
di rifiuti – ha aggiunto Giovannini
– ma esistono ben altri problemi:
la zona dove sorge la Rida è collegata molto male con le grandi
arterie di scorrimento e vede la
presenza di diverse abitazioni.
Due elementi che devono funzionare da deterrente a questa prospettiva. Non vogliamo che la città
di Aprilia diventi la capitale dei
rifiuti. Meglio inserire aziende di
trattamento in aree destinate alle
zone industriali». Il problema è
che al momento non esiste nessun
tipo di piano relativo ai rifiuti. Non
c’è quello provinciale e non c’è
quello regionale. L’assessore Civita ha garantito che non sorgeranno nuovi impianti lasciando
intendere che dovranno essere utilizzati quelli esistenti. Del resto i
sogni di un sub ambito sono saltati
da tempo in aria, oggi anche Aprilia la gestione del ciclo dei rifiuti
si sta complicando maledettamente. La differenziata è tra le più
basse della Regione e nonostante
in città ci siano, tra pubblico e
privati, diversi impianti negli ultimi tempi è capitato che i mezzi
apriliani sono andati a scaricare la
spazzatura fino a Col Fiorito in
provincia di Frosinone con aumento dei costi. Succede che alla
Rida i Comuni che arrivano per
primi la mattina riescono a scaricare, gli altri devono trovare soluzioni alternative. Questo è uno dei
motivi per i quali da diverse parti
si chiede una deroga o un ampliamento della capacità di trattamento dei rifiuti, lo spettro però è
quello di vedere, domani, arrivare
in città anche i rifiuti romani. Latina Oggi 24 settembre 2013
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