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sabato 28 settembre 2013
Acqualatina, un fallimento Chiusolo: l’azienda dovrebbe portare i libri contabili in Tribunale
Il Comune di Aprilia annuncia di non volere acquistare le quote della spa dai p r iva t i Latina Oggi 28 settembre 2013 DI MARCO DI LUCIANO
U
no: non siamo disponibili a rilevare le quote del
privato. Motivo? Perché
compreremmo solo una montagna di debiti. Due: l’unica soluzione positiva per il Comune di
Aprilia e penso anche per gli altri
Comuni, sarebbe prendere atto
del fallimento politico, finanziario e sociale della società Acqualatina e portare i libri contabili in
Tribunale. La posizione dell’am -
ministrazione Terra, a seguito
Conferenza dei Sindaci
dell’Ato4 con all’ordine del giorno la ripubblicizzazione del servizio idrico attraverso la paventata ipotesi di acquisizione delle
quote private del pacchetto societario di Acqualatina, è netta.
«Il Presidente Armando Cusani –
ha commentato l’assessore Antonio Chiusolo che alla conferenza ha rappresentato lente di Aprilia – ha chiesto una delega per
avviare una sorta di trattativa
esplorativa con il socio privato
sulla sua eventuale disponibilità
a cedere le quote. In premessa, la
nostra amministrazione civica è
assolutamente favorevole al rirtorno di una gestione interamente pubblica dell’acqua, oggetto di
una battaglia cittadina e punto
fermo del programma politico
del sindaco Antonio Terra, tant’è
che negli anni scorsi abbiamo
posto in essere atti per riprendere
l’accesso agli impianti idrici sul
nostro territorio e recentemente il
Consiglio Comunale ha modificato lo statuto comunale con l’in -
serimento del concetto di «acqua
bene comune» e aderito ad una
proposta di legge regionale sulla
ripubblicizzazione del servizio».
Nonostante questo però la risposata del Comune di Aprilia è
negativa. Le scelte inerenti
l’eventuale acquisizione delle
quote, spiegano da piazza Roma,
vanno assunte da una delegazione di sindaci territorialmente
rappresentativi, mentre viceversa siamo contrari alla delega al
Presidente Cusani. Riteniamo
che solo una rappresentanza collegiale dei sindaci possa garantire gli interessi generali delle comunità coinvolte. Il Presidente
Armando Cusani ha invece dichiarato che, da un punto di vista
finanziario, Acqualatina gode di
buona salute, poiché certificata
da una nota società di revisione.
«L’Amministrazione di Aprilia -
risponde Chiusolo - ha già avuto
una pessima esperienza con le
società di revisione; in particolre ci riferiamo ad Aser-Tributi
Italia, quando una notissima società affermò che la situazione
era più che positiva. Poi come è
andata a finire lo sappiamo tutti,
e soprattutto il Comune di Aprilia che ci ha rimesso ottantacinque milioni di euro. Se, come noi
temiamo, la situazione economica del gestore dovesse essere
problematica, tanto da confermare le notizie apparse sui media
locali circa i debiti maturati dai
mutui, con il Consorzio di Bonifica, con il personale assunto e
non ultimo con la Depfa Bank,
diciamo da subito che non siamo
disponibili a rilevare le quote del
privato poiché compreremmo
solo una montagna di debiti. A
questo punto, l’unica soluzione
positiva per il Comune di Aprilia
e penso anche per gli altri Comuni, sarebbe prendere atto del fallimento politico, finanziario e sociale della società Acqualatina e
portare i libri contabili in Tribunale».
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