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sabato 3 agosto 2013
Latina caos rifiuti La Regione blocca Rida ora è emergenza rifiuti
IL CASO
DI TONJ ORTOLEVA
U
n braccio di ferro tra
Rida Ambiente e Regione Lazio che rischia di essere pagato dai Comuni della provincia pontina.
In queste ore, infatti, Rida ha
comunicato ai Comuni con
cui ha rapporti di lavoro, come
quello di Latina, che il conferimento dei rifiuti è limitato a
2 giorni alla settimana su sei.
Questo perché la Regione Lazio ha intimato a Rida il rispetto dei limiti di conferimento giornalieri previsti
dall’autorizzazione integrata
ambientale, pena pesanti multe. Oggi in Consiglio comunale questo tema potrebbe finire
al centro del dibattito. Ieri
intanto l’amministrazione s’è
fatta sentire, chiedendo in sostanza a Regione e Rida di non
far pagare ai cittadini le conseguenze di questo scontro.
Del resto il rischio di una
grave emergenza rifiuti è dietro l’angolo, se il braccio di
ferro tra Regione e Rida non si
risolve al più presto. Il Comune ha la necessità di trovare,
nelle more della definizione
della questione tra Rida e Regione, un impianto alternativo
dove pretrattare i propri rifiuti, come dispone la normativa
regionale, altrimenti i rifiuti
resteranno in strada e nei camion a partire da questa mattina.
Al fine di poter scongiurare
in qualunque modo una emergenza che apporterebbe danni
gravissimi alla città sia sotto
l’aspetto sanitario sia sotto
quello legato al servizio, il
sindaco Giovanni Di Giorgi
da una parte sta percorrendo,
fino all’ultimo minuto in stretto contatto con l’u fficio
dell’assessorato all’ambiente
regionale, la possibilità di
conferire nell’impianto di Castelforte, che è in fase autorizzativa da parte della Regione,
da ll’altra ha scritto nuovammente alla Regione facendo
presente la situazione emergenziale e invocando un incontro urgente con le parti
interessate per la risoluzione
della questione. In serata l’as -
sessore regionale all’ambien -
te ha smentito che ci siano
problemi con i quantitativi trattabili da Rida e ha assicurato al sindaco che sarà scongiurata in qualche modo
l’emergenza per lo meno entro i prossimi due giorni. Oggi
e domani dunque i rifiuti di
Latina potrebbero essere portati a Castelforte o Colfelice,
da lunedì la Regione chiederà
a Rida di riaprire ai camion del capoluogo. Nel frattempo
però il sindaco ha anche attivato l’ufficio legale del Comune per verificare il rispetto
del rapporto contrattuale da
parte della Rida. Contestualmente, l’amministrazione comunale ha provveduto a informare la Prefettura, al fine di
istituire una eventuale unità di
crisi per fronteggiare l’emer -
genza che si verrebbe a creare
se dovesse venir meno anche
l’opzione alternativa. «Ho
provveduto a mettere al corrente anche i capigruppo dei
partiti, presenti in Consiglio
comunale che hanno propri
rappresentanti eletti in Consiglio regionale, affinché questi
ultimi possano intervenire
presso la Regione – afferma il
sindaco Di Giorgi - Fermo
restando che la città di Latina
non può essere vittima di una o, infatti,
che l’incomprensibile situazione emergenziale che si va
delineando, possa di fatto rappresentare una forzatura per
giustificare ampliamenti di
quantità di rifiuti da trattare.
Prendo atto con sollievo che la
Regione vuole anch’essa evitare qualunque emergenza e
in queste ore si sta lavorando
insieme in tale direzione. I
rifiuti prodotti nell’intera provincia di Latina, sottratta la
percentuale della raccolta differenziata, sono di gran lunga
inferiori alle quantità trattabili
dagli impianti autorizzati nella stessa provincia di Latina
(Rida di Aprilia, Castelforte e
l’impianto autorizzato e in fase di realizzazione Ecoambiente-Latina), e questo la dice tutta». Latina Oggi 3 agosto 2013
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