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31/07/2013, di Redazione (online) (modificato il 31/07/2013 alle 3:34 pm).
Una giornata decisiva quella di ieri in Comune per le sorti della Latina Ambiente. L’Amministrazione prosegue dritta nel suo cammino teso a esautorare sempre più la Latina Ambiente dalla gestione dell’igiene ambientale. Il sindaco Di Giorgi è attestato ormai da anni sull’affermazione della preminenza del socio pubblico nella gestione dell’azienda mentre naturalmente tale principio vine contestato dal socio privato.
Le richieste del Comune sono essenzialmente tre: riprendere in carico la bollettazione TIA 2006-2009, la corresponsione degli utili di esercizio dovuti al Comune, l’accantonamento di almeno una parte degli otto milioni di cui il Comune stesso è in credito. Il tutto condito da un valzer di personaggi sulle poltrone del CDA dell’azienda e su quelle, scomodissime al momento di Amministratore Delegato e Presidente.
E’ chiaro che in caso di accoglimento delle richieste, la società si troverebbe in pratica con la liquidazione obbligata in quanto avrebbe ben poco da far fare ai dipendenti e con una crisi finanziaria insostenibile.
Il Consiglio Comunale è stato concorde nell’approvare la linea di condotta dei rappresentanti comunali in azienda, avallando così di fatto la politica del Sindaco. Quest’ultimo si è comunque impegnato ad utilizzare il personale della Latina Ambiente in caso di licenziamenti. Nuova convocazione poi con grande urgenza del Consiglio per sabato prossimo.
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