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lunedì 26 agosto 2013
i fusti tossici che non si vogliono trovare le parole di Bartolomeo
L
e dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, peraltro già note agli addetti ai lavori
dalla fine degli anni Novanta ma in questi
giorni rese di dominio pubblico grazie alla rete,
pongono inquietanti domande e impongono immediate e accurate indagini da parte sia delle Procure
ordinarie coinvolte, sia delle DDA competenti che
dello stesso Procuratore Nazionale Antimafia. Si
parla di 5 milioni di cittadini che tra il Lazio
(precisamente, la zona in cui viviamo, il litorale
laziale) e la Campania sarebbero condannate a
morire a causa degli effetti cancerogeni scatenati
dall'interramento di rifiuti tossici e addirittura
radioattivi. Il tutto con l'avallo concretatosi con i
silenzi, le omissioni, la superficialità, la sottovalutazione, la mancanza di controlli di chi era preposto e pagato per tutelare i cittadini, anche se, da
quanto afferma il pentito, non mancherebbe la
complicità più fattiva di politici, magistrati e forze
dell'ordine». Lo afferma il sindaco di Formia
Sandro Bartolomeo. Latina Oggi 26 agosto 2013
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