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venerdì 2 agosto 2013
Cittadini e Comuni contro la bretella Cisterna Valmontone
all’assemblea pubblica organizzata dal coordinamento dei Comitati contro la Bretella autostradale a pedaggio Cist er na–Valmontone, su iniziativa
del Circolo «La Spinosa per l’Am -
biente» e del Mag. Sono accorsi da
tutti i Comuni interessati: Labico,
Valmontone, Artena, Lariano, Giul i an e l lo –Cori, Velletri, Cisterna,
C a m p ove r d e –Aprilia. Diverse associazioni, da Legambiente a Italia
Nostra, e partiti politici, oltre a
significative presenze istituzionali,
dal sindaco di Cori Tommaso Conti al Consigliere comunale di Velletri Paolo Trenta fino al portavoce
del Comitato «No al Corridoio»
Gualtiero Alunni.
Tante persone riunite per attivare
una strategia di opposizione ad
un progetto che secondo gli organizzatori rischia di deturpare
un territorio ancora incontaminato, ricco di storia e di cultura.
Un’opera che risponde ad una
logica ormai superata di sviluppo incentrato sulle quattro ruote
e che ha determinato nel Paese
ad un enorme spreco di denaro
pubblico. Anche il primo cittadino corese ha espresso la sua
contrarietà alla Bretella – «i l
Consiglio comunale di Cori già
nel 2008 espresse tutta la sua
preoccupazione per la realizzazione di questo tracciato. Qualora fosse stato necessario costruirlo, l’assemblea chiese almeno di salvaguardare il più
possibile le aree interessate dei
due monumenti naturali Torrecchia Vecchia e Lago di Giulianello. Allo stato attuale invece
ritengo che l’opera sia assolutamente obsoleta e anacronistica
rispetto alle problematiche che
intendeva risolvere. La crisi industriale del territorio pontino
diventa oramai irreversibile, per
questo occorre puntare su un
diverso modello di sviluppo
dell’economia locale».
«Ormai si è determinato un evidente cambiamento di sensibilità e le ragioni dell’ambiente si
fanno spazio anche nelle istituzioni locali – hanno spiegato gli
organizzatori - non vogliamo negare la necessità di procedere ad
una razionalizzazione delle strade provinciali, per alleggerire il
traffico all’interno dei centri urbani, riducendo l’inquinamento
e migliorando la qualità della
vita. Tuttavia con il «decreto del
fare» viene attenzionato il progetto della Bretella, unitamente
alla nuova autostrada Roma-Latina e, con la probabile approvazione del Cipe, si rischia che
l’opera venga messa in atto, con
conseguenze disastrose sul piano paesaggistico ed economico.
Le zone interessate hanno una
forte vocazione agricola e c’è il
pericolo concreto di smembramento delle proprietà rurali, con
conseguenze gravissime sul piano dell’occupazione. Non molto
diverse sono le conseguenze che
ricadrebbero con la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina». Il Comitato, che raggruppa
diverse associazioni dell’a ss e
viario della Pontina, chiede la
messa in sicurezza di quest’ulti -
ma strada dove, negli ultimi 10
anni si è assistito al verificarsi di
oltre 500 incidenti mortali. «La
cura del ferro - aggiungono -
cioè lo stanziamento di fondi per
realizzare il raddoppio della linea ferroviaria Velletri-Ciampino e il rafforzamento di quella
Cisterna-Roma è un altro suggerimento che viene dalle associazioni ambientaliste alle quali
non basta dire no, ma intendono,
anche con l’aiuto di esperti del
settore, come Marco Martens o
Simone Franceschini, contribuire con ipotesi di lavoro alla soluzione di annosi problemi». Latina Oggi 1 agosto 2013
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