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lunedì 29 luglio 2013
rifiuti frazione umida i dubbi di Chiarato
D
a un lato c’è chi, come l’assessore
Fabrizio Cirilli, apre ad un ampliamen-
to condizionato della discarica di Bor-
go Montello; dall’altro ci sono quelli «senza se
e senza ma». È il caso del consigliere comunale
di maggioranza, Gianni Chiarato. «Sono con-
trario, e come me buona parte della maggioran-
za, - dichiara - a qualsiasi ampliamento della
discarica. Il presidente della Regione Lazio
Zingaretti deve tener fede agli impegni presi in
campagna elettorale durante la quale aveva
assicurato che non sarebbe stato concesso
alcun ampliamento». Secondo Chiarato lo step
successivo per il sito di Montello è soltanto
uno: la bonifica. Che può essere realizzata
secondo un sistema proposto dallo stesso con-
sigliere comunale: «È la tecnica del landfill
mining - spiega -. Consiste nell’asportazione di
terreno e trattamento biologico dei siti inquina-
ti. Da anni viene utilizzata in Israele e l’anno
scorso è stata sperimentata con successo in
Veneto. Potrebbe fare al caso di Montello,
peccato che la mia proposta non ha trovato
ancora alcuna risposta». Chiarato non vuole
concedere nemmeno la possibilità paventata da
Cirilli: se necessario realizzare nuovi invasi,
che siano a servizio del rifiuti trattati in provin-
cia di Latina e basta. Anzi sul Tmb Chiarato ha
più di qualche dubbio. Prima di tutto il nodo
della tariffa. «Poiché finora non ho avuto delle
risposte chiare ed esaurienti, intendo chiedere
un accesso agli atti per verificare se e come il
Comune di Latina paga il trattamento mecca-
nico biologico, alla luce della composizione
della tariffa tra autorizzato e Regione». In
particolare, spiega Chiarato, «voglio sapere se
la Rida di Aprilia oltre al trattamento meccani-
co fa anche quello biologico e qual è l’onere
finanziario, nel caso in cui venga effettuato
soltanto il trattamento meccanico». Insomma
un’operazione trasparenza sul passaggio inter-
medio che i rifiuti, da circa un anno, debbono
fare prima di essere conferiti in discarica.
Accanto alla questione della tariffa, Chiarato
solleva pure quella legata alla qualità della
frazione umida conferita in discarica. «Pur
trattandosi di frazione umida - dichiara il
consigliere comunale - essa, come impongono
le normative europee e nazionali, deve essere
trattata e composta per evitare l’emissione di
agenti inquinanti. In questo senso è necessario
che vengano intensificati i controlli sul mate-
ria proveniente da Rida per Ecoambiente». A
tale proposito Chiarato non risparmia qualche
stoccata polemica: «Mi sarei aspettato che
iniziative di questo genere venissero sollecita-
te dalle figure istituzionali competenti, come
ad esempio l’assessore all’ambiente della Pro-
vincia di Latina, Gerardo Stefanelli».
Infine il capitolo Ecoambiente. Secondo
Chiarato il Comune, stante la sua posizione
minoritaria rispetto ai soci privati, dovrebbe
cominciare a prendere seriamente in conside-
razione se valga ancora la pena restare nella
spa. «Le discariche - sostiene l’esponente di
maggioranza - devono essere considerate un
capitolo chiuso, un modello di smaltimento da
chiudere al più presto. Si proceda dunque alla
bonifica, si esca dalla logica dell’emergenza e
finalmente si cominci a pensare al rifiuto come
merce di scambio e non una servitù dai costi
insostenibili. Questo potrà avvenire solo se e
quando il ciclo dei rifiuti verrà chiuso in
provincia. Per il momento non mi vogliono
spingere oltre, ci sarà modo e tempo di parlar-
ne, ma invito a riflettere sul caso Acerra: da
simbolo dell’emergenza rifiuti in Italia, ha
intrapreso un percorso virtuoso con una diffe-
renziata oltre il 60%, il doppio della no-
stra» RIPRODUZIONE RISERVATA Latina Oggi 29 luglio 2013
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