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mercoledì 3 luglio 2013
Pontina killer, denuncia a tre procure e ora il Cipe decide sull'autostrada
TROPPE VITTIME SULLA STRADA REGIONALE 148
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_luglio_3/popntina-killer-attesa-autostrada-2221969365784.shtml
Ben 300 incidenti e 600 feriti nel 2012. Riunione cruciale per la Roma-Latina: si attende il via ai cantieri, ma dal comitato interministeriale potrebbe arrivare un rinvio
Una gru rimuove un Tir finito di traverso sulla Pontina a Pomezia
ROMA - Ancora un incidente grave. L'ennesimo, martedì 2 luglio, sulla strada regionale 148. Un camion si è ribaltato al chilometro 19 e 600 tra Tor de Cenci e Pratica di Mare invadendo entrambe le corsie di marcia e bloccando il traffico sia verso Roma sia verso Latina. Dieci chilometri di coda, e nessun morto questa volta, ma la vecchia Pontina continua a far vittime. Si moltiplicano le denunce sull'inadeguatezza e pericolosità dell'arteria che collega la Capitale al Sud del Lazio. Mentre il progetto della nuova Roma-Latina - e relative opere annesse - dopo anni di incertezze che ne han fatto lievitare i costi, deve ora superare l'ostacolo del Cipe.
Un camion rovesciato sulla strada 148 Pontina
2 MILIARDI E 730 MILIONI - Il comitato interministeriale potrebbe deliberare proprio all'inizio di luglio il via libera definitivo alla nuova autostrada. Ma c'è anche il rischio concreto di un definanziamento per la Roma-Latina, o di un ennesimo rinvio del progetto da 2 miliardi e 730 milioni (30 milioni a chilometro) a causa del nodo Tor de Cenci e della contestata bretella di collegamento alla A12. Su tutto, poi, incombono le perplessità della Regione relative ad alcuni punti del progetto: dubbi che potrerebbero creare ulteriori ritardi ed un cantiere «spezzatino» al momento inammissibile.
Un rendering di come dovrebbe apparire l'autostrada Roma-Latina accanto alla Ss. Pontina
ALTRE VITTIME - L'ultime vittima della strada regionale 148 è di pochi giorni fa: la sera di mercoledì 26 giugno, per un sorpasso azzardato un automobilista di 30 anni è andato a finire con la sua Nissan contro un tir, morendo sul colpo. La tragedia nei pressi di Sabaudia: strada bloccata per sei ore. Ferito gravemente anche l'autista del camion che trasportava cocomeri, un cittadino polacco che non ha potuto fare nulla per evitare l'impatto. Scene ordinarie, purtroppo, per una strada che solo nel 2012 ha fatto registrare oltre 300 incidenti e più di seicento feriti.
La carcassa di un'auto dopo un incidente mortale (foto IlFaroonline)
MACABRA GALLERIA FOTOGRAFICA - In attesa dei futuri cantieri, dunque, il bilancio in termini di vite umane di costi per i soccorsi e manutenzioni sale vertiginosamente, spingendo l'associazione «Basta sangue sulle strade» ad inoltrare a tre procure - Velletri, Latina e Roma - una denuncia con allegate 150 fotografie scattate lungo l'arteria regionale, alcune nei luoghi degli incidenti più gravi, rappresentative delle criticità denunciate. «Abbiamo riscontrato tre ipotesi di reato: attentato alla sicurezza pubblica, attentato alla sicurezza dei trasporti e attentato alla pubblica incolumità - spiega Alen Custovic, vicepresidente dell’associazione -. Perché in questi anni non si è mai intervenuti? Perché si prosegue con il rimpallo di responsabilità? Perché si mettono in secondo piano i pericoli reali nei quali possono incorrere gli utenti della strada?».
Cartelloni ormai illeggibili allo svincolo di Pomezia
SEGNALETICA ILLEGGIBILE - Spesso, denunciano i comitati di residenti e automobilisti, perfino ciò che dovrebbe essere scontato - come il ripristino dello stato dei luoghi dopo un sinistro - non viene fatto. Per non parlare della segnaletica illeggibile: «Abbiamo più volte denunciato la sovrapposizione di cartelli, la vegetazione incolta che ricopre la segnaletica - ribadisce Custovic - ma anche i guard rail divelti e danneggiati e mai ripristinati, nonché lo stato del manto stradale pericoloso a causa delle buche». A mancare, riassume «è l’ordinaria manutenzione».
Sovrapposizione di cartelli sulla Pontina
PROCEDIMENTO PENALE - Con l'associazione anche un ingegnere, Mauro Balestra, tecnico ricostruttore e specialista del settore automobilistico: «Il primo obiettivo del procedimento penale conseguente la denuncia dell’ associazione è quello di creare consapevolezza delle proprie responsabilità in tutti coloro che progettano, realizzano, gestiscono, controllano e mantengono le infrastrutture stradali. Il secondo obiettivo è quello di fare scattare la scintilla di attivazione della messa in sicurezza immediata della 148 Pontina, che versa in uno stato di totale abbandono». Bisogna riprogrammare, prosegue l’ingegnere, «il posizionamento della cartellonistica stradale; fondamentali poi le barriere di sicurezza che devono essere ripristinate, perché a seconda dei casi hanno la funzione di redirezionare il mezzo oppure assorbire l’urto».
SPERANZE E RISCHI - Intanto il progetto della Roma -Latina (la cui procedura è finita sotto lente della Corte dei conti che il 29 maggio ha bloccato 468 milioni di finanziamenti) potrebbe arrivare ad un punto decisivo nei prossimi giorni. Una speranza, più che una conferma, arriva dal presidente di Autostrade per il Lazio Spa Luigi Celori: «Il Cipe tornerà a riunirsi i primi di luglio e, per quanto a noi noto, gli ostacoli burocratici e i rilievi della Corte dei conti sono stati superati».
Il contestato viadotto A12-Tor de' Cenci nel progetto al computer
PERPLESSITA' IN REGIONE - «Sappiamo - aggiunge Celori - che in Regione ci sono delle perplessità soprattutto per il tratto A12- Tor dè Cenci, ma pur comprendendo le perplessità dei cittadini, non far partire l'opera sarebbe un errore, così come realizzarla solo in parte». Occhi puntati alla prossima riunione del comitato interministeriale, in cui il rischio concreto è quello del definanziamento per la Roma-Latina, o di un ennesimo rinvio laddove si decidesse di rimettere mano alla questione Tor de Cenci poiché, come ricorda l'ex consigliere regionale Donato Robilotta, non si può decidere di realizzare l'opera a pezzi: «La progettazione esecutiva è unica e il tutto si tiene. Per chiarire: si può fare la Cisterna-Valmontone solo se si fa la Roma-Latina».
IL FRONTE DEL NO - Intanto i comitati cittadini (come l'associazione «No corridoio Roma-Latina»), ascoltati in Regione presso la commissione Ambiente, hanno trovato una importante sponda nel consigliere regionale Cristina Avenali ( ex presidente di Legambiente ora nella lista Zingaretti), che ne ha sostenuto le ragioni rimarcando che «il progetto da 2 miliardi e 730 milioni, raggiunge il triplo dei costi medi per un’opera simile in Francia e Spagna. Con almeno 15 anni di cantieri e un impatto ecologico devastante non risolverà il problema della sicurezza della Pontina, la strada più pericolosa d'Europa». Ecco che le Roma-Latina, approdando alla quarta amministrazione regionale che riprende in esame il progetto ( Storace, Marrazzo, Polverini e ora Zingaretti), sembra dover ripartire quasi da zero.
TRE SEZIONI PROGETTUALI - L'opera, 186 chilometri di cui cento in autostrada, è composta da diverse sezioni: tratto Roma A12 – Roma Tor de’ Cenci (16 km); tratto Roma Tor de’ Cenci–Latina Borgo Piave (52,3 km); tratto Cisterna–Valmontone (31,5 km). L’intervento, per un importo complessivo di 2,728 miliardi di euro, prevede la costruzione, mediante affidamento in concessione, degli assi autostradali Roma–Latina e Cisterna–Valmontone, per un’estensione complessiva di circa 99,8 km; nonché la realizzazione di opere connesse al sistema autostradale per complessivi 46,2 km (tali opere connesse saranno realizzate dal concessionario e saranno, poi, gestite dalle amministrazioni locali). L’Intervento prevede, infine, la costruzione di due complanari, ciascuna monodirezionale e monocorsia, all’autostrada Roma–Latina nel tratto Aprilia Sud–Latina per circa 18,2 km e l’adeguamento funzionale di un tratto di circa 22 km dell’attuale Pontina Nuova, per circa 40,2 km.
Michele Marangon
3 luglio 2013 | 8:58
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