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venerdì 26 luglio 2013
Kyklos Mistero miasmi Porcelli: il sindaco di Aprilia intervenga per tutelare il territorio
LE RICHIESTE: L’AIA,
L’ANALISI
DELLA COMPATIBILITÀ
E IL DISCIPLINARE
DI FUNZIONAMENTO
I
l «caso Kyklos» finisce in
Consiglio comunale. La
consigliera del centrosinistra, Carmen Porcelli, ha presentato una interrogazione urgente per la insalubrità dei luoghi circostanti l’impianto che si
trova al confine con il territorio
comunale di Nettuno. «Cosa intende fare il sindaco di Aprilia
per quello che ormai è diventato
il caso Kyklos?». La consigliera
comunale del centrosinistra
Carmen Porcelli ha depositato
in Comune un’i nterr ogazi one
urgente per risolvere una volta
per tutta il problema delle emissioni odorigene, prodotte dal sistema di compostaggio operante
nel territorio di Aprilia, che sono
sempre più consistenti e con la
stagione estiva ancor più intolleranti, a tal punto da creare forti
disagi alla popolazione. L’ulti -
mo esposto presentato alle autorità competenti risale al 24 giugno scorso. «Il sindaco, nella
qualità di ufficiale sanitario, deve tutelare la salute come fondamentale diritto dei cittadini –
ricorda Carmen Porcelli - e i
cittadini devono sapere quali
misure siano state già adottate
dal Comune e quali altre intenda
adottare a difesa della salute
pubblica e della qualità ambientale del territorio con gli strumenti e le prerogative che gli
sono propri». L’impianto Kylos
si torva nel Comune di Aprilia
nella estrema periferia ai confini
con il Comune di Nettuno, in via
delle Ferriere al Km 15 inserito
in un contesto altamente antropizzato. Le prime case sparse si
trovano a stretto confine, ma ci
sono nuclei abitativi consistenti
a meno di 200 metri, e a meno di
800 metri aziende agricole di
eccellenza (vinicole, olivicole,
colture storiche di frutta da tavola e consorzi agroalimentari in
genere). «Il Comune dovrebbe
verificare la compatibilità ai fini
della sicurezza, delle vie d’ac -
cesso al sito – suggerisce la
consigliera del centrosinistra -,
percorse costantemente da mezzi di trasporto di grandi dimensioni che stressano e degradano
rapidamente il fondo stradale,
previste inizialmente per volumi
di traffico decisamente inferiori». «Vogliamo vedere l’Auto -
rizzazione Integrata Ambientale
(AIA) concessa per il funzionamento dell’impatto di compostaggio di Aprilia – continua la
consigliera Carmen Porcelli -,
l’analisi della compatibilità dell’impianto con i criteri di localizzazione fissato dal Piano
dei rifiuti della Regione Lazio; il
disciplinare di funzionamento
dell’impianto di compostaggio
e della qualità del compost e il
resoconto dei controlli finora effettuati. Ma immediatamente la
giunta del Comune di Aprilia
deve richiedere al gestore
dell’impianto di compostaggio
di adottare gli strumenti volontari Emas, per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali. Sarà necessario da parte dell’ufficio tecnico del
Comune, in collaborazione con
Polizia Locale e Arpa con il
monitoraggio della Prefettura,
un sistematico controllo del progetto di riduzione delle emissioni odorigene pubblicando sul
sito dell’Ente il risultato delle
verifiche e dei controlli effettuati. In caso la situazione di disagio continui – conclude la consigliera del centrosinistra - il
sindaco farebbe bene a sollecitare l’amministrazione provinciale di Latina a revocare l’autoriz -
zazione al funzionamento
dell’impianto di compostaggio,
ad adire le vie legali per i relativi
aspetti penali e civili per tutelare
i cittadini ed il territorio. La
salute di tutti i cittadini di Aprilia, e di quelli delle zone confinanti, va tutelata sempre: l'igiene e la salubrità dei luoghi non
possono essere un tema di serie
B rispetto alle centrali che si
lasciano impunemente installare sul territorio» Latina Oggi 26 luglio 2013
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