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venerdì 26 luglio 2013
Fazzone sfida Zingaretti: «Dica se vuole la Roma-Latina
Fazzone sfida Zingaretti:
«Dica se vuole la Roma-Latina»
Il senatore: fare presto, i fondi sono a rischio
L’ATTUALE STRADA EX 148
PONTINA DI COMPETENZA
DELLA REGIONE LAZIO
GRANDI OPERE
DI TONJ ORTOLEVA
L
a Roma Latina si
può fare, ma Zingaretti deve decidere se
vuole quest’opera o meno». Il senatore Claudio
Fazzone torna a parlare e lo
fa puntando su uno degli
argomenti storici del dibattito politico in terra pontina: il superamento dell’at -
tuale Pontina. Una presa di
posizione dura, che arriva
dopo un incontro avuto nei
giorni scorsi col ministro
delle Infrasttrutture Maurizio Lupi che avrebbe garantito a Fazzone stesso la
fattibilità della grande opera.
«Invito il presidente della
Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a chiarire la posizione sulla realizzazione della
Roma – Latina - afferma il
senatore e coordinatore provinciale del Pdl Claudio
Fazzone - Non è possibile
attendere oltre. In questi
giorni ho incontrato il ministro Lupi che mi ha fornito
nuove certezze sulla fattibilità e sostenibilità di un’ope -
ra indispensabile per garantire alla provincia di Latina
di uscire dall’isolamento, alle imprese di riprendere la
propria attività, alla Pontina
di non essere più la strada
più pericolosa d’Eu ro pa .
Dal 2001 ad oggi il progetto
è stato sottoposto ad un iter
lungo e complesso che ha
garantito comunque di apportare modifiche e miglioramenti, laddove necessario,
finalizzati alla funzionalità
dell’opera. Sono stati recepiti tutti i pareri ed ora non si
può più far finta di nulla. Ci
sono le interrogazioni sul
progetto presentate dai consiglieri regionali, c’è l’esi -
genza di dare il via libera
all’opera per non perdere i
finanziamenti e il presidente
della Regione Lazio deve
relazionare in consiglio dichiarando la sua posizione
in merito. Le proteste che si
susseguono non possono essere una scusa per non prendersi la responsabilità delle
scelte che chi amministra e
fa politica ha il dovere di
assumersi». Un invito che
suona più come una sfida a
Zingaretti. «Mi auguro -
prosegue il senatore Fazzone - che sul valore della Rom
a – Latina e della Cisterna –
Valmontone in termini di
sviluppo e opportunità non
ci siano dubbi strumentali e
legati a particolarismi di
bandiera che non guardano
all’interesse dei cittadini. Il
comitato interministeriale
aveva approvato il progetto
definitivo del tratto compreso fra la A12 Roma - Civitavecchia e Tor de' Cenci nell'ambito del Corridoio intermodale Roma - Latina e del
Collegamento Cisterna -
Valmontone. Il finanziamento previsto, al netto dei
ribassi d'asta, è di circa 520
milioni di euro. A questi si
devono aggiungere 1,319
milioni di euro per la tratta
Roma (Tor de' Cenci) - Latina e 586,4 milioni di euro
per la bretella Cisterna - Valmontone i cui progetti definitivi sono già stati approvati dal Cipe, per 2.425,5 mi
liardi. La parte pubblica
ammonta al 40% per 970,2
milioni di euro, di cui 468,1
milioni di euro già disponibili. Dopo la pronuncia del
consiglio di Stato doveva
partire la gara d'appalto per
l'apertura dei cantieri entro il
2013. Sedici chilometri di
autostrada a pagamento, un
maxi viadotto, una galleria e
un ponte sul Tevere lungo un
chilometro e mezzo e alto 25
metri. I contenziosi sono
stati risolti. Non ci sono più
scuse per ritardare la chiusura della pratica e l’avvio dei
lavori usufruendo, tra l’al -
tro, della possibilità di mettere a gara i lotti già finanziati. Lo stesso decreto del
“Fa r e ” - conclude il senatore
- nel capitolo riservato alle
opere da realizzare ha previsto “lo sblocco di alcuni
vincoli anche per quanto riguarda il "Corridoio Tirrenico meridionale A12 - Appia
e bretella autostradale Cisterna Valmontone”. La Roma – Latina rappresenta una
soluzione strategica per la
mobilità di tutto il Lazio e
una infrastruttura su cui si
può costruire il rilancio economico del territorio. Zingaretti ha il dovere di dire ai
nostri concittadini se ha intenzione di dare il via libera
al futuro o se preferisce proseguire sulla strada
dell’inerzia che ha caratterizzato il passato. Sono
pronto a fare la mia parte,
come accaduto in passato,
per accelerare i tempi su
questa opera ci sono i fondi,
c’è un progetto definitivo,
esiste un consenso trasversale a tutti i livelli istituzionali. Manca solo quello del
presidente della Regione
che non può rimandare oltre
la decisione. Un ulteriore
ripensamento relegherebbe
la realizzazione dell’opera
nell’archivio delle opportunità perse e senza alcuna
ragione» Latina Oggi 26 luglio 2013
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