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domenica 2 giugno 2013
San Felice Circeo presto riprenderanno le finte demolizioni degli ecomostri di Quarto Caldo
Dopo il bluff a reti unificate a livello nazionale con l'intervento del ministro Clini di 2 assessori regionali della defunta udc e giunta Polverini, del sindaco di San Felice Circeo, del parco nazionale del Circeo, di Legambiente smascherato dall'associazione Icittadini e da il fatto quotidiano (http://www.youtube.com/watch?v=iVgILvVwXYU) dopo gli annunci e le dichiarazioni di 2 mesi fa di legambiente e parco del Circeo, l'impegno ripetuto del Comune rimangono solo chiacchere, annunci e distintivo. Nessuna delibera, nessun atto, i soldi sono disponibili da 1 anno inutilmente. Dopo 2 mesi dalla denuncia (e a 9 mesi dall'annuncio farlocco della demolizione), dopo il rimpallo di responsabilità tra comune e Parco nuovo annuncio del comune: ci vorrà un altro mese. Eppure esiste già delibera, soldi, appalto...
Pontinia rimpasto in giunta Tombolillo tenta di mediare tra nuova e vecchia maggioranza con larghe e basse intese? a San Felice le tasse sulle seconde case slavano il bilancio. Continua la campagna pubblicitaria da zio a nipote: agricoltura il maltempo fa schizzare i prezzi a Pontinia. Tornando a San Felice Circeo: ma quando parlano connettono il resto del corpo alla bocca? San Felice, l’intervento entro la fine del mese
Scheletri Quarto Caldo,
presto le demolizioni ANCORA tanti interrogativi
attorno alle demolizioni (interrotte) degli scheletri di Quarto
Caldo. Sulla questione, sono
state chieste delucidazioni
all’assessore ai Lavori pubblici
Corrado Capponi, il quale ha
rassicurato che in una ventina
di giorni la ditta che si sta
occupando degli abbattimenti
tornerà al lavoro. Nessun blocco di carattere burocratico o di
altro genere, ma semplicemente un problema di soldi. Il Comune di San Felice Circeo ha
prodotto circa un mese fa il
documento mancante, il primo
stato d’avanzamento lavori, ed
ora attende che il Parco nazionale del Circeo (che sta finanziando totalmente le demolizioni grazie ad un fondo ministeriale) invii i soldi per pagare
la ditta. Ma i fondi per completare il lavoro iniziato ad ottobre
ci sono, per cui niente paura: gli
abbattimenti andranno avanti.
«Ho chiesto precisazioni al caposettore – racconta l’assesso -
re Capponi –, il quale mi ha
spiegato che bisogna attendere
l’arrivo della somma necessaria per liquidare questa prima
tranche di lavori alla ditta che si
sta occupando delle demolizioni degli scheletri. Ma non c’è
alcun blocco: entro una ventina
di giorni le ruspe riprenderanno a lavorare per portare a termine quanto iniziato». Quel
che resta delle enormi strutture
abusive (circa 26mila metri
quadrati è la superficie complessiva) verrà quindi demolito
e verrà rimossa fino all’ultima
pietra della testimonianza ben
visibile dello scempio dovuto
al «Sacco del Circeo». Il lavoro
iniziato ad ottobre dovrebbe
quindi riprendere e procedere –
si spera – in maniera regolare
fino al completo abbattimento
degli scheletri.
F. D
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