sabato 1 giugno 2013

Latina l'ennesima accusa di Cirilli per il caos rifiuti ignorato dalle istituzioni - inchiesta sulla finanza perchè i conti non tornano

La rete degli impianti autorizzati non serve, eppure le procedure vanno avanti Rifiuti, il caos snobbato L’assessore Cirilli bacchetta i consiglieri regionali: assurda indifferenza «La discarica potrebbe restare in vita per sempre, con la scusa dell’e m e rge n z a » STRUTTURE Il trattamento esistente In questo momento in provincia c’è un impianto di trattamento in funzione, uno in costruzione, due autorizzati dalla Regione Lazio. NODI GLI invasi in funzione attualmente sono due, uno gestito dalla società EcioAmbiente indirettamente partecipata dal Comune, l’altro da Indeco. INVASI Cosa succede in discarica Il dato ufficiale della Provincia indica una parcentuale di raccolta differenziata vicina al 25% che però in alcuni centri non supera nemmeno il 10%. DIFFERENZIATA I dati e le aspettative Il livello di raccolta differenziata non coincide con il materiale conferito in discarica (che dovrebbe essere pari alla differenza con il totale). C’è un’inchiesta della Finanza. QUESTA volta sulla possibile emergenza rifiuti, l’as - sessore all’ambiente Fabrizio Cirilli non la manda a dire ai consiglieri regionali eletti ormai da quattro mesi. Il tempo sufficiente a rendersi conto che stanno camminando sul filo sottile del caos dei rifiuti solidi urbani. «E non hanno fatto ancora nulla. Un silenzio assurdo. - li incalza Cirilli - Tutti secondo me in questo momento stanno un po’ s ot t ova l u ta ndo la situazione». Che volge verso un finale abb a s ta n z a scontato. Latina ha due dis cari che a u to r i z za t e per i rifiuti «interni» ma ha anche una rete di impianti di trattamento obbli gato rio troppo grande per accettare solo l’im mo nd iz ia prodotta sul territorio e sta per autorizzare un’a lt ra struttura di medie dimensioni, quella della società Indeco, attuale gestore di uno dei due invasi dove vengono convogliati i rifiuti di tutti i Comuni della provincia (eccetto quelli di Latina) sia il tal quale che la parte residuale dei rifiuti trattati presso la Rida di Aprilia. Nella situazione attuale, con i due siti di Borgo Montello prossimi alla saturazione, la costruzione di nuovi impianti secondo il Comune di Latina può portare dritti verso l’arrivo di ulteriori quantitativi di rifiuti prodotti fuori dalla provincia di Latina per garantire il funzionamento di questa rete di strutture di trattamento che si trovano a ridosso della discarica. La quale a questo punto potrebbe non chiudere mai più e avviare la città di Latina, e in particolare Borgo Montello, verso una servitù senza fine. «E’ evidente - dice ancora l’assessore all’a mbiente - che pensare ad impianti slegati dalle rispettive discariche di servizio è devastante e di fatto inficia le politiche sulla raccolta differenziata volte all’eliminazione delle discariche stesse, così come l’Unione Europea e il Governo indicano. Eppure, ad oggi, rispetto a questo elementare ragionamento continua ad aleggiare un assordante e incomprensibile silenzio da parte della politica e mi riferisco soprattutto ai consiglieri regionali poiché è in quel Consiglio che si decidono le sorti della gestione dei rifiuti. Tutto questo mentre è del tutto evidente la necessità che le autorizzazioni di impianti di trattamento rifiuti siano subordinate alla disponibilità o comunque all’indicazione di una discarica di servizio capace di stoccare la parte residua della loro lavorazione».http://www.latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/8deb320cb09abf90c73f2cb74c05cf98

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