venerdì 21 giugno 2013

indagini della procura su Malagrotta e dell'esposto dei verdi per conferimento rifiuti in discarica Borgo Montello cosa è avvenuto?

Dalle notizie degli organi di informazione si apprende che "Malagrotta, indaga la procura sui rifiuti indifferenziati - L'esposto dei residenti denuncia il mancato rispetto della procedura d'infrazione Ue. E il Codici prepara una class action per le morti sospette a Valle Galeria" (vedere http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/21/news/rifiuti_a_malagrotta_indaga_la_procura-61535774/?ref=twhl&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter). Per motivi analoghi si era mossa anche la Procura di Velletri a proposito dei rifiuti conferiti nella discarica di Borgo Montello (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/04/rifiuti-tal-quali-nella-discarica-di.html). Ricordiamo che a gennaio il gruppo regionale dei verdi aveva presentato alla Procura di Latina un'esposto analogo: http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/01/discarica-borgo-montello-esposto-dei.html. Quale sarà l'esito dell'esposto dei verdi? C'è da attendersi un intervento adesso anche un intervento della Procura di Latina? Comune di Latina. Discarica di Borgo Montello. Trattamento preventivo dei rifiuti conferiti. Il sottoscritto Angelo Bonelli Capogruppo dei Verdi Premesso: che nel Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, all’articolo 7, prima comma, l’ammissibilità dei rifiuti solidi urbani nelle discariche è subordinata al principio stabilito dalla direttiva quadro 1999/31/CE, secondo il quale: “Gli Stati membri provvedono affinché: a) solo i rifiuti trattati vengano collocati a discarica... omissis…”; che come recentemente chiarito, a più riprese, dalla Commissione Europea, da ultimo con il parere motivato del 31 maggio 2012 in relazione alla procedura di infrazione 2011/4021 – Conformità della discarica di Malagrotta (Regione Lazio) con la direttiva discariche (dir. 1999/31/CE), “il trattamento dei rifiuti destinati a discarica deve consistere in processi che, oltre a modificare le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero, abbiano altresì l'effetto di evitare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'ambiente nonché i rischi per la salute umana. Un trattamento che consista nella mera compressione e/o triturazione di rifiuti indifferenziati da destinare a discarica, e che non includa un'adeguata selezione delle diverse frazioni dei rifiuti e una qualche forma di stabilizzazione della frazione organica dei rifiuti stessi, non è tale da evitare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'ambiente e i rischi per la salute umana,… omissis…”; che in detto parere motivato, pertanto, la Commissione ha rilevato che “un trattamento che consista nella mera compressione e/o triturazione di rifiuti indifferenziati da destinare a discarica, e che non includa un'adeguata selezione delle diverse frazioni dei rifiuti e la stabilizzazione della frazione organica, non é conforme alla direttiva 1999/31/CE e alla direttiva 2008/98/CE”; che in relazione alle unità di trito-vagliatura con recupero dei metalli ferrosi, in detto parere motivato la Commissione ha rilevato, altresì, che “poiché tale trattamento non comprende un'adeguata selezione delle diverse frazioni dei rifiuti e la stabilizzazione della frazione organica, esso, pur rappresentando un miglioramento, non varrebbe a soddisfare l’obbligo di pretrattamento previsto dall'articolo 6, lettera a), della direttiva 1999/31/CE”; che la discarica di Borgo Montello (società Ecoambiente e Ind.Eco.) non possiede allo stato un sistema di trattamento dei rifiuti tale da soddisfare quanto previsto dalla citata normativa; in tal senso in detto parere motivato del 31 maggio scorso si legge: “Il deficit di capacità (di trattamento, nda) ammonta a 126 891 tonnellate all'anno nella provincia di Latina (…). Di conseguenza, un rilevante quantitativo di rifiuti viene interrato senza subire un adeguato pretrattamento”; che da notizie apparse sulla stampa locale inoltre l'autorizzazione amministrativa per il conferimento dei rifiuti solidi urbani nella discarica di Borgo Montello (bacino Ecoambiente e bacino Ind.Eco) sarebbe scaduta nel mese di aprile 2012; che il decreto del 3 gennaio 2013 del Ministro dell’Ambiente “nomina del commissario per fronteggiare la situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani nel territorio nella provincia di Roma, ai sensi articolo 1, comma 358, della legge 24 dicembre 2012 n. 228”, nel citare la “procedura di infrazione 2011/4021” fa esclusivo riferimento alla discarica di Malagrotta; che da notizie della stampa, ma anche dalla consultazione di alcuni fascicoli del Tribunale, dalla lettura di interrogazioni parlamentari e regionali e dalle competenti commissioni, oltre all'inquinamento accertato delle falde della discarica (bacino Ecoambiente) e anche delle proprietà limitrofe alla discarica (intesa in senso generico e comprendenti entrambi i bacini in esercizio Indeco ed Ecoambiente) si fa riferimento a inquinamento ambientale diffuso; che il degrado, inquinamento e anche perdita di valore economico delle proprietà adiacenti, contermini o in vicinanza alla discarica, sempre intesa in senso generico e comprendenti entrambi i bacini in esercizio Indeco ed Ecoambiente, viene confermata dal Comune di Latina come si legge negli atti dello stesso comune di Latina preparatori e di approvazione della delibera di variante urbanistica n. 169/2012; Considerato: l’art.7, c. 1, del Dlgs 36/2003 che testualmente recita: “I rifiuti possono essere collocati in discarica solo dopo trattamento. Tale disposizione non si applica: ai rifiuti inerti il cui trattamento non sia tecnicamente fattibile; ai rifiuti il cui trattamento non contribuisce al raggiungimento delle finalità di cui all'articolo 1, riducendo la quantità dei rifiuti o i rischi per la salute umana e l'ambiente, e non risulta indispensabile ai fini del rispetto dei limiti fissati dalla normativa vigente”; l’art. 16, c. 1, del Dlgs 36/2003 che testualmente recita: “Chiunque viola i divieti di cui all'articolo 7, commi 1, 2 e 3, è punito con la sanzione prevista dall'articolo 51, comma 3, del decreto legislativo n. 22 del 1997… omissis…”. Interroga il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore agli Enti locali e sicurezza, ambiente e sviluppo sostenibile, politiche dei rifiuti Per sapere: quale sia, allo stato attuale, la situazione in merito alle autorizzazioni della discarica di Borgo Montello e quali siano le volumetrie residue autorizzate per entrambi i bacini in esercizio, Indeco ed Ecoambiente; a quale trattamento siano preventivamente sottoposti i rifiuti conferiti presso la discarica di Borgo Montello e se ritengano che tale trattamento sia conforme a quanto disposto dall'articolo 6, lettera a), della direttiva 1999/31/CE e l’art.7, c. 1, del Dlgs 36/2003; se la tecnologia degli impianti, esistenti o in corso di autorizzazione, compresi negli allegati del citato decreto del 3 gennaio 2013 del Ministro dell’Ambiente sia idonea a garantire un trattamento conforme a quanto disposto dall'articolo 6, lettera a), della direttiva 1999/31/CE secondo la sopra richiamata lettura della Commissione Europea.

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