domenica 30 giugno 2013

discarica Borgo Montello i ricorsi finti di Ecoambiente e Indeco

La delibera del 28 dicembre è stata impugnata al TAR di Latina (probabilmente solo sulla carta) da una società che infatti non ha chiesto (il deposito del ricorso è del 4 marzo) la fissazione dell’udienza (vedere http://www.giustizia-amministrativa.it/WEBY2K/DettaglioRicorso.asp?val=201300174). Analogamente anche la seconda società ha impugnato la stessa delibera, anche questa volta nessuna richiesta di udienza e probabilmente il ricorso è fuori termine essendo stato presentato il 16.4.13 (vedere http://www.giustizia-amministrativa.it/WEBY2K/DettaglioRicorso.asp?val=201300286)

a proposito della centrale a turbogas di Aprilia

In base all'esperienza della resistenza al progetto turbogas e biomasse di Pontinia la grossa lacuna del comune di Aprilia continua ad essere il mancato adempimento dell'articolo 14 della direttiva Seveso e alla variante urbanistica per la presenza di industrie soggette a rischio di incidente rilevante (DECRETO LEGISLATIVO 17 agosto 1999, n. 334 Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. GU n.228 del 28-9-1999 - Suppl. Ordinario n. 177 ) (vedere http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1999-08-17;334!vig) e del relativo decreto ministeriale del 9 maggio 2001 (http://www.mit.gov.it/mit/media/seveso2/pages/sev_page_05.htm). Da non confondere come fanno in tanti con il piano di protezione civile (Normativa di riferimento Legge n° 225 del 24 febbraio 1992, Decreto Legislativo n° 212 del 31 marzo 1998, Decreto Legislativo n° 267 del 18 agosto 2000).
In fatti la variante urbanistica per la presenza di industrie soggette a rischio di incidente rilevante (R.I.R.) consente al comune di rilasciare il parere di compatibilità territoriale. In assenza di variante urbanistica R.I.R. tale parere viene emesso, al posto del comune, dal Comitato tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco (C.T.R.).
Da quanto mi è stato riferito, in seguito alle mie osservazioni recepite dal comune di Aprilia sull'assogettabilità della centrale a turbogas di Sorgenia alla Direttiva Seveso (vedere  http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/06/perche-la-centrale-turbogas-di-aprilia.html) e altre (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/06/osservazioni-al-progetto-centrale.html) il gestore dopo aver controdedotto e il comune di Aprilia (in base ai miei suggerimenti) ha risposto (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/06/centrale-turbogas-di-aprilia.html) confermando la richiesta di assoggettabilità, il gestore avrebbe risolto la questione affermando che la questione assoggettabilità è stata risolta nell'aprile 2013 con i Vigili del Fuoco. Alla richiesta del comune di Aprilia di vedere questo documento la risposta sarebbe stata che tale documento è all'interno della procedura. Da una verifica dei documenti presenti (effettuata prima del parere e ripetuta dopo la conferenza di martedì scorso) tale documento non risulta nella disponibilità della commissione. E' ovvio che per una serie di motivi sarà rinnovata l'AIA ed altrettanto ovvio che le prescrizioni del comune di Aprilia (e delle associazioni a supporto) non saranno menzionate (se non in parte). Dubito che il comune di Aprilia procederà alla variante R.I.R. in tempi brevi (ne avevo suggerito l'adozione a gennaio ma ovviamente stante la prossima decadenza del consiglio non c'erano i tempi tecnici e comunque tale variante ormai non avrà effetto sull'AIA. Rimangono, comunque le varie possibilità di opposizione all'AIA con i ricorsi amministrativi cui possono avere accesso sia il comune, che le associazioni e i cittadini.
La mia proposta, pur comprendendo la diversità di vedute e di posizioni che probabilmente hanno distratto risorse ed energie aiutando l'approvazione del progetto, è quella di creare un tavolo tecnico comunale con i rappresentanti delle associazioni e i tecnici ed esperti.

Pontinia rotatoria di Borgo Pasubio lavori fermi da settimane

Ovviamente l'articolo non è completamente attinente con la realtà (tanto per cambiare la campagna di disinformazione continua). I lavori sono fermi da settimane e non si vedono operatori. Protestano tutti. la pericolosità aumenta giornalmente anche per la riduzione della sede stradale e la mancanza di adeguata segnaletica. La colpa, sembra, sia dovuto al mancato approvvigionamento dei materiali. Intanto le promesse da marinai dei politici continuano. http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/5f5d394550e02a93f3b571fe08a91105
Pontinia, cantieri aperti a Borgo Pasubio: tutto pronto a fine estate
Rotatoria, si va avanti
Dopo anni di stop forzato finalmente l’opera prende forma
PROSEGUONO secondo i
tempi stabiliti i lavori per la
realizzazione della rotatoria
a Borgo Pasubio. Un'opera
tanto necessaria per la sicu-
rezza del traffico delle auto
diretta a Latina o che provie-
ne dalla Pontina diretto al-
l'Appia. L'opera ha richiesto
l'esproprio di una parte della
frangivento confinante e il
tombinamento del canale
consortile sia a destra che a
sinistra della carreggiata.
Come ci ha spiegato l'ing.
Iacovacci dell'Amministra-
zione Provinciale, oltre al-
l'impegno finanziario, si è
resa necessaria la convoca-
zione di un'apposita confe-
renza di servizi tra Provincia,
Regione, Comune e Consor-
zio Bonifica. Lo stesso Iaco-
vacci assicura che i lavori
stanno proseguendo secondo
le scadenze del capitolato
d'appalto, per cui è prevedi-
bile che la rotatoria sarà agi-
bile entro l'estate. Come si
ricorderà, già all'inaugura-
zione dei lavori, il Presidente
della Provincia Cusani parlò
di una rotatoria di seconda
generazione, in grado di ge-
stire e migliorare la mobilità
veicolare all'intersezione tra
la Migliara 47 e la provincia-
le Pontina-Borgo San Mi-
chele. Per ragioni di sicurez-
za, la geometria
della rotatoria sarà
dotata di iun raggio
minimo di circa sei
metri ed un raggio
massimo di circa
14 metri. Nell'am-
bito del progetto
sono inoltre previ-
sti elementi di
c om p le t am e nt o
rappresentati dalla
posa in opera di se-
gnaletica sia verti-
cale che orizzonta-
le, dall'installazio-
ne dell'impianto di
pubblica illumina-
zione nonchè dal ripristino
degli attuali marciapiedi, de-
stinati all'attraversamento
pedonale e alla sicurezza de-
gli alunni frequentanti la vi-
cina scuola elementare.
A.

Pontinia fogne fuori uso la protesta

In un paese normale, con un'amministrazione normale, in uno stato democratico e di diritto con le condizioni di Pontinia si sarebbero già ripreso le reti dell'acqua. Ma qui comandano le lobby
http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/b3f648fe10de97c403e3c5476c5949c3
L’INTERVENTO
PONTINIA
Fo g n e
fuori uso,
la protesta
DA alcuni giorni la rete
fognaria del centro urba-
no è intasata forse a cau-
sa del mancato funziona-
mento delle pompe di
sollevamento delle ac-
que reflue. Di conse-
guenza lungo le strade
interessate i residenti av-
vertono cattivi odori sia
di giorno che di notte e
che il caldo di questi
giorni rendono ancora
più fastidiosi e insoppor-
tabili. I cittadini più esa-
sperati hanno tentato di
contattare Acqualatina
attravesro il numero ver-
de, ma non hanno ottenu-
to alcuna risposta. Quin-
di la protesta si è trasfe-
rita all'Ufficio tecnico
comunale dove il respon-
sabile del settore Lavori
Pubblici ha chiesto un
intervento urgente per lo
smaltimento delle acque
reflue nelle seguenti vie:
Gramsci, Aldo Moro,
Von Donat, Marconi,
Giulio Cesare, Sisto V,
Viale Europa.
A.S.

Pontinia il successo dell'energy day

L'articolo che segue ovviamente è di ieri e annunciava l'evento. E' stata una scommessa vinta, l'ennesima dell'associazione GAP a dimostrazione che non solo una politica diversa (da quella delle lotte interne ai partiti per arrivare alle poltrone, agli incarichi, ai vantaggi personali) è possibile. Dopo aver contribuito in maniera determinante per il finanziamento e l'incremento della raccolta differenziata (a proposito come mai trombettieri, palafrenieri e addetti stampa mistificatori non ne parlano più), dopo aver lanciato l'idea della gestione della biblioteca comunale con ampliamento dell'offerta (poi scippata come sappiamo), dopo l'adesione al patto dei sindaci ecco la giornata dell'energia. Per fortuna l'assessore Lombardi (di Aprilia) ha spiegato ai nostri l'inutilità delle centrali devastanti, inquinanti e incompatibili con il territorio al soldo di lobby e speculatori (biomasse, biogas e turbogas) perchè le energie rinnovabili (quelle vere) del solare termico, dinamico e fotovoltaico le fanno spegnere quelle a turbogas, biomasse e biogas. Dopo decenni che glielo ripeto senza successo gli sarà entrato in testa? http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/2c735e36d133de520b014d2453c3a3a1
Pontinia, oggi l’iniziativa della Gap in piazza Indipendenza
Tutto pronto per l’Energy day
TUTTO pronto per l’Energy Day organizzato dai
ragazzi dell’Associazione Gap. Oggi, in Piazza Indi-
pendenza, a partire dalle ore 18 saranno allestiti diversi
stand di imprese locali impegnate nella green economy
ed efficienza energetica. L’Energy Day è sponsorizzato
dai Main Sponsors , Officine Rossetto e Sep di Ponti-
nia, che hanno sposato fortemente questa iniziativa,
visto come un momento per promuovere le opportunità
di investimento e per sponsorizzare iniziative volte al
risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Diver-
se le realtà aziendali presenti all’evento, da Ingaeta di
Sabaudia alla Tmt Ingenio di Latina per arrivare alla
Polistir srl e Eliocentrica della provincia di Roma, che
fanno della tecnologia e sensibilità ambientale la loro
mission imprenditoriale. Non mancheranno infine
stands di operatori locali impegnate nelle coltivazioni
biologiche e biodinamiche, come l’Azienda Di Mele di
Cisterna che sarà presente affianco allo stand Slow
Food e per completare tutta la dimensione della soste-
nibilità energetica e ambientale saranno allestiti dei
macchinari delle società Scau e City Net di Montero-
tondo impegnate nel settore dell’Ecologia. Presenti
anche associazioni impegnate per la tutela del territorio
tra cui «Ecologia e Territorio» e l’associaizone «I
Cittadini contro le mafie e la corruzione». L’i n i z i a t iva
di sensibilizzazione della Gap che introduce il pro-
gramma dell’estate pontiniana prevede infine un intrat-
tenimento musicale e offerte speciali per la cena.

Pontinia: Randagi, incentivi per le adozioni

La politica e i cittadini spesso non hanno memoria è per questo che si ripetono gli stessi errori e continuano ad essere eletti e nominati gli stessi soggetti. Qualche anno fa avevo chiesto che il comune di Pontinia, copiando da altri comuni, agevolasse le "adozioni" dei cani per risparmiare ma anche per toglierli dai canili. L'assessore mi aveva attaccato, ovviamente non nel merito visto che alla fine ha copiato la mia proposta, perchè parlavo di "adozione" e non di assegnazione o "affidamento"... http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/cbcdc6670a0b5804b077be932dd68ab5
Pontinia, partono anche le sterilizzazioni finanziate dal Comune
L’iniziativa di sensibilizzazione per contrastare gli abbandoni
CON l'arrivo della stagione estiva a Pontinia torna agli onori della
cronaca il problema dei cani randagi in seguito alla cattiva
abitudine degli abbandoni. Per cercare di arginare il triste
fenomeno, l'Amministrazione comunale, dietro iniziativa del-
l'Assessore alla Sanità Valterino Battisti, ha lanciato la campagna
di sterilizzazione, la quinta, a spese del comune e della Regione
per 10mila euro. Battisti invita i cittadini a fare sterilizzare i loro
Fido per salvaguardare la salute degli animali e l'igiene pubblica.
Sempre Battisti ricorda che rimane in vigore la proposta del
Comune «Ti affido un amico», per l'adozione dei cani abbando-
nati. Chi ne vuole adottare uno deve rivolgersi all'ufficio sanitario
e ogni anno potrà benefiiare di un incentivo pari a 360 euro da
spendere per il mantenimento e le cure veterinarie. Per info:
0773-841203. Battisti si rivolge alle famiglie che non hanno mai
posseduto un cane che resta l'animale più fedele all’uomo.
A.S

Pontinia: I laghi dei Gricilli come una discarica

IL CASO A PONTINIA
Spesi 260 mila euro per la valorizzazione del sito turistico, ma restano i rifi uti
 I laghi dei Gricilli versano in condizioni
pietose, sebbene il Comune di Ponti-
nia, grazie al finanziamento del Gal,
abbia messo in campo un progetto di
riqualificazione di 260mila euro. Da «luo-
go del cuore», come è stato definito
nell’omonimo programma del Fondo am-
biente italiano, a discarica a cielo aperto.
Questo luogo unico, simbolo della realtà
locale prima della bonifica, è stato e con-
tinua ad essere deturpato da ignoti che
hanno deciso di utilizzarlo come discarica
a cielo aperto. E pensare che lì, in realtà,
trattandosi di un sito d’interesse comunita-
rio e di una zona a protezione speciale,
dovrebbero andarci turisti e studenti. Inve-
ce no, anche perché da vedere c’è ben
poco. Ci sono sì la vegetazione e la fauna,
ma nascoste tra cumuli di rifiuti, vecchi
elettrodomestici e mobilio malridotto che
galleggiano nei laghi. Anche la cartelloni-
stica esplicativa è stata già devastata dai
vandali, per cui sostanzialmente il progetto
costato 260mila euro non ha prodotto i
risultati sperati. Sul caso era già intervenu-
to il presidente dell’associazione «Liberi e
Forti» Giuseppe Anitori, che aveva accu-
sato l’ente di aver sperperato quei soldi
senza essere riuscito a concretizzare la
valorizzazione del luogo. Ma la colpa
probabilmente è più dei vandali, i quali,
pur consapevoli dell’importanza del luogo
(la cartellonistica, seppur malridotta, an-
cora c’è), continuano a gettare ogni tipo di
rifiuto ovunque, trasformando l’area dei
laghi dei Gricilli, da zona di pregio, in una
discarica a cielo aperto.
F. D. http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/4b9070fc394992abb3f10e1fc854b89c

Pontinia Urbanistica e territorio, vertice in Comune

Possiamo sperare in qualcosa di buono? il titolo è eloquente: il summit per rilanciare l'economia locale.  Qualche folle pensa ancora che consumare territorio, devastare possa produrre economia? non sono stati sufficienti i fallimenti? quanti appartamenti invenduti ci sono a Pontinia e perchè? quante ville, case, capannoni, negozi con vendesi e affittasi? E la burocrazia? qualcuno ricorda l'articolo trionfante di Giovanni Bottoni che avrebbe fatto togliere atti di obbligo e vincoli per far risparmiare i cittadini? cosa ne è stato e cosa è rimasto? http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/4b9070fc394992abb3f10e1fc854b89c
Pontinia, le soluzioni del sindaco in un incontro venerdì con i parlamentari
Un vertice con i parla-
mentari nel Comune
di Pontinia per inizia-
re un percorso insieme al fine
di risolvere alcuni dei tanti
problemi che attanagliano gli
enti locali. La riunione si è
svolta venerdì pomeriggio
grazie al lavoro del sindaco
Tombolillo, del suo coordina-
tore Antonio Magnarelli, e
con la presenza del senatore
Claudio Moscardelli,
d e ll ’onorevole Sesa Amici,
dell’assessore regionale So-
nia Ricci e dei consiglieri re-
gionali Forte e Giancola. Per
il Comune di Pontinia, invece,
a dimostrazione del governo
di larghe intese voluto e creato
da Tombolillo, hanno parteci-
pato tutti i consiglieri comu-
nali di maggioranza, compre-
si Belli e Subiaco, i quali, fino
a qualche settimana, fa sede-
vano tra le file dell’opposizio -
ne. Tanti i temi trattati: dalla
burocratizzazione eccessiva
che dilata i tempi di qualsiasi
intervento all’esistenza di leg-
gi - come ha spiegato in una
nota l’assessore Sperlonga -
contraddittorie e contropro-
ducenti, soprattutto in materia
di urbanistica. Si è poi parlato
anche di edifici di proprietà
regionale, per i quali l’ente
locale ancora non è riuscito ad
ottenere né la gestione, né la
conduzione, né tantomeno la
proprietà, con chiari esempi in
piazza Indipendenza e nei
parcheggi al centro della città.
«I parlamentari, all’unisono, -
racconta la Sperlonga - hanno
convenuto sulla necessità e
sull’utilità di lavorare a stretto
contatto con gli amministrato-
ri locali, specificando che il
metodo sarà quello di indivi-
duare pochi scopi irrinuncia-
bili per il territorio pontino».
Molto positivi sono stati i pa-
reri, al termine dell’incontro,
da parte di tutta la maggioran-
za. «Abbiamo ascoltato poco
politichese - ha dichiarato il
sindaco Tombolillo - e molta
consapevolezza della propria
responsabilità. Per la prima
volta - ha concluso - abbiamo
più di un interlocutore di go-
verno, sia regionale che na-
zionale, del nostro territorio;
ci siamo sentiti in dovere di
chiedere sinergia e azioni con-
IL SUMMIT
PER RILANCIARE
L’ECONOMIA
LOCALE
divise. Ringraziamo tutti i
parlamentari pontini e credo
ed auspico che questo sia un
segnale di mutamento dei
tempi».
F. D .

Greenpeace in azione contro Enel: “Una tonnellata di CO2 al secondo”


Questa mattina una ventina di attivisti di Greenpeace ha protestato pacificamente contro il carbone, aprendo in mare, di fronte alla centrale termoelettrica Enel di Civitavecchia, un enorme striscione galleggiante di 1.500 metri quadri con la scritta “No al carbone, quit coal”. Enel è il maggior emettitore italiano di gas serra e questa azione dimostrativa di Greenpeace giunge alla vigilia della prima Giornata internazionale di mobilitazione contro il carbone. “End the Age of Coal” è lo slogan che segnerà domani la protesta contro la fonte energetica più sporca, in tutto il mondo, ed è la prima manifestazione unitaria di un movimento che, in ogni angolo del Pianeta, chiede di consegnare al passato una fonte energetica pericolosa per la salute e il cui utilizzo è il primo fattore di alterazione del clima. La protesta di Greenpeace si è svolta presso la centrale a carbone Enel di Civitavecchia perché Enel è in testa alla Classifica Grandi Inquinatori 2012 , che rende noti i nomi di chi, in Italia, sta contribuendo alla distruzione del clima planetario. La classifica rende note le emissioni di anidride carbonica dei grandi gruppi industriali nell’anno trascorso ed è realizzata con i dati dell’istituto Carbon Data Market. Come succede da anni Enel si conferma ancora una volta l’azienda italiana più pericolosa per il clima. Lo spot di Enel “quanta energia c’è in un attimo?” omette di dire quanta anidride carbonica c’è in un solo secondo, nei fumi che fuoriescono dalle sue centrali italiane: oltre una tonnellata. Con 38 milioni di tonnellate di CO2 emesse in un anno (8,2 in più rispetto alle quote assegnate all’azienda e 1,2 in più rispetto all’anno precedente), Enel detiene un primato negativo difficilmente avvicinabile. Da sola, in termini di emissione di anidride carbonica, vale quasi quanto le principali cinque aziende produttrici di elettricità sue concorrenti; vale ben oltre le emissioni del comparto dell’ acciaio e del cemento messi insieme; rappresenta circa il 30 per cento dell’intero settore termoelettrico ed emette circa il 70 per cento in più di CO2 dei grandi gruppi di raffinazione. “Tra il 2011 e il 2012 Enel in Italia ha prodotto il 5,7 per cento in meno di elettricità, ma è riuscita ugualmente ad aumentare le sue emissioni di CO2. Perché utilizza sempre più carbone”, afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. “È giunto il momento di cambiare e il governo – che controlla direttamente Enel – deve assumersi le sue responsabilità: rimuovere immediatamente il management che sta fallendo su tutti i fronti, ambientale, economico e finanziario, e imprimere una svolta per archiviare il carbone investendo su rinnovabili ed efficienza”. Greenpeace chiede a Enel di dimezzare la sua produzione a carbone entro il 2020 e di azzerarla al 2030; di rinunciare ai progetti di nuove centrali a carbone e di sostituire la sua produzione a carbone con fonti pulite e rinnovabili

29 giugno 2013 per vedere il video http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/29/greenpeace-in-azione-contro-enel-tonnellata-di-co2-al-secondo/238285/

Parma, Iren accende l’inceneritore: è braccio di ferro con Pizzarotti

La multiutility ha annunciato l'accensione del forno di Ugozzolo nonostante i divieti e le diffide di Provincia e Comune. L'assessore all'Ambiente: "E' un atto di forza. Nei prossimi giorni valuteremo la legittimità di questo atto e vedremo in quale modo procedere"

di | Parma | 29 giugno 2013
Iren accende l’inceneritore, incurante dei divieti e delle diffide di Provincia e Comune di Parma. Proprio quando l’avvio del forno di Ugozzolo sembrava in fase di stallo, invischiato tra esposti di Arpa e diffide degli enti locali che avevano denunciato irregolarità nel permesso edilizio e nelle fasi preliminari di messa in funzione, il colpo di scena arriva con una comunicazione nel tardo pomeriggio di sabato 29 giugno. “Iren Ambiente informa che, a seguito del completamento dei lavori funzionali a questa fase e dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti di controllo (determinazione dirigenziale Provincia di Parma n. 1472/2013 del 27/6/2013), è stato avviato in data odierna l’esercizio provvisorio del Polo Ambientale Integrato (Pai) di Parma, alla presenza degli enti di controllo”. Questa la nota stringata della società che informa dell’avvio del forno, aggiungendo che la fase di esercizio provvisorio terminerà il 26 settembre 2013.
Un atto che sembra in contraddizione con quanto diffuso da Provincia e Comune di Parma nei giorni scorsi. Giovedì la Conferenza dei servizi aveva ribadito che l’accensione dell’impianto sarebbe dovuta slittare rispetto alla data prevista del 29 giugno in quanto sull’opera mancava ancora il certificato di agibilità del Comune. L’ente guidato da Federico Pizzarotti nelle settimane scorse aveva chiesto a Iren di presentare memorie e documenti sul permesso edilizio, che per il Comune risultava scaduto, e gli addetti degli uffici di piazza Garibaldi stavano ancora analizzando tutta la documentazione presentata dalla multiutility.
Venerdì sera poi, proprio poche ora prima dell’accensione dell’impianto, sempre dal Municipio era arrivato un nuovo parere negativo sulla possibilità di avvio. Iren infatti aveva avanzato la richiesta di procedere ugualmente alla messa in funzione del forno a partire dalle ore 14 di sabato, chiedendo un’istanza di agibilità provvisoria. Per il Comune però i lavori a Ugozzolo non sono ancora terminati e per questo aveva considerato la proposta non ricevibile, “anche in considerazione del rigetto delle varianti in corso d’opera presentate il 18 giugno scorso per modifiche intervenute sul progetto”. Modifiche apportate da Iren sul progetto iniziale contenute in sette faldoni in materia ambientale, energetica, sismica e viabilistica, per cui il Comune aveva comunicato la “manifesta irricevibilità, inammissibilità e improcedibilità della domanda”. Dal Municipio l’ordine era stato perentorio: “Si ritiene non opportuno procedere all’avvio in esercizio previo ricezione delle dovute autorizzazioni”.
Sembrava un capitolo chiuso, almeno per il momento, in attesa del via libera da piazza Garibaldi e dei tempi burocratici per la visione degli atti. Ma poche ore dopo, la comunicazione di Iren ha cambiato le carte in tavola. L’accensione da parte della multiutility ha lasciato perplesso l’assessore all’Ambiente Gabriele Folli, che ha interpretato la decisione di procedere ugualmente all’avvio dell’impianto come un atto di forza: “La competenza è della Provincia, ma la Conferenza dei servizi aveva ribadito che mancava il certificato di agibilità del Comune, che non è ancora stato dato – ha commentato – I lavori non sono ancora stati completati, ma Iren ha deciso di andare avanti ugualmente. Nei prossimi giorni valuteremo la legittimità di questo atto e vedremo in quale modo procedere”.
La notizia dell’avvio dell’esercizio provvisorio del forno ha destato stupore anche negli uffici della Provincia, dove però i tecnici confermano che fino alla tarda mattinata di sabato Iren non aveva ricevuto dal Comune alcun provvedimento formale, nonostante la comunicazione alla stampa da piazza Garibaldi. La forzatura della società nel procedere secondo quanto programmato e quindi di cominciare a bruciare i rifiuti entro la fine di giugno, potrebbe essere data proprio da questa mancanza di un atto ufficiale. “Evidentemente Iren ha deciso di andare per la sua strada nonostante il Comune non abbia dato l’agibilità ai lavori – ha aggiunto l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani, che ha appreso dell’avvio dell’impianto dai giornalisti – e questo potrebbe portare a un altro contenzioso. La decisione della Conferenza dei servizi era stata comunque di slittare l’accensione”. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/29/parma-iren-accende-linceneritore-e-braccio-di-ferro-con-pizzarotti/641712/

Sabaudia compostaggio rifiuti a Borgo Vodice

  • 11/06/2013 - Rinnovo A.I.A. per Impianto di trattamento di rifiuti liquidi speciali non pericolosi e annesso impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi mediante compostaggio in loc. Borgo Vodice. Scarica Sintesi Elaborati Progettuali.
    proponente: S.A.MA.CE SRL
    comune: Sabaudia
    provincia: LT

la bufala della legge rifiuti zero che incentiva la produzione di rifiuti

 Tamino e la bufala della LIP "Rifiuti Zero"
http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/06/tamino-lip-rifiuti-zero-art-14.html
Tamino è molto soft nel motivare il no alla LIP "rifiuti zero" che con un ambiguo Art. 14 incentiva il business del biogas da Forsu con il miraggio della produzione (di la da verire) di biometano "combusto altrove". Noi siamo più drastici: il "biometano" è - almeno allo stato attuale - un bluff della lobby del biogas. Le tecnologie di purificazione non sono mature (o sono molto costose o sono poco "purificatrici"). In Germania l'upgrading degli impianti a biogas è al 1,3%. Gli esempi europei decantati dai biogassisti sono solo, almeno per ora, impianti pilota. Così la LIP "zero waste" in modo contorto ammette e incentiva la produzione di biogas da Forsu. Un biogas molto sporco (con concentrazioni di composti organici tossici superiori a quello "agricolo" peraltro anch'esso non esente da solventi cancerogeni e composti volatili tossici) che quando viene bruciato produce molte emissioni. 
Intanto dal biogas da Forsu si produce energia incentivata e insistere a difendere all'arma bianca la "digestione anaerobica" sostenendo che potrà essere virtuosa, che è "preferibile" non bruciare il biogas sul posto (magari con la foglia di fico un po' di lombrichi costretti a compostare digestati contaminati e materiali lignocellulosici di scarto aggiunti post digestione), che è un procedimento "a freddo" (ma il bimetano non si brucia?) che è una forma di "riciclo di materia" (ma il biometano a che cosa serve se non a produrre energia?) svela un accanimento che - come svelato da diversi comitati - trova motivazione solo negli interessi profesionali di qualcuno della cerchia "zeristra".
Il coordinamento nazionale dei comitati Terre Nostre no biogas no biomasse così come il coordinamento rifiuti Campania e ilcoordinamento comitati Rifiuti Zero Lazio invita a non cadere nella trappola della LIP "Rifiuti Zero". No al biogas senza se e senza ma.

fonte: http://comitatibiogas.wordpress.com/2013/05/11/prof-tamino-su-proposta-di-legge-rifiuti-zero-art-14-intervento-presso-la-facolta-di-fisica-delluniversita-la-sapienza-di-roma-martedi-7-maggio-2013/

PROF. TAMINO SU PROPOSTA DI LEGGE RIFIUTI ZERO – ART. 14 Intervento presso la Facoltà di Fisica dell’Università La Sapienza di Roma Martedì 7 maggio 2013

Breve commento su immissione di biometano in rete

Si fa la purificazione e si ottiene una concentrazione dell’ordine del 90%, ma anche il metano non esiste. Quando noi parliamo di metano, in realtà è gas naturale, che ha un’altissima percentuale di gas naturale più altre cose. Quindi la purificazione si può fare. Il problema è se ha un senso. C’è comunque un problema di consumo di energia. Come ho usato l’energia per la purificazione? E dove sono andate le emissioni dell’energia usata per la purificazione? Quanto è il rendimento energetico reale, tolta l’energia consumata? Cioè, più purifico più consumo energia, e meno è rilevante il bilancio energetico. Quindi va considerato tutto questo, ma non basta

NEL FILMATO (sotto) dal minuto 10:00

Quando mi hanno chiesto se firmavo quella legge, ho detto: io, sul fatto che si tolgano gli incentivi sono perfettamente d’accordo, però se rimane l’Art. 14, che è estraneo al resto della leggee se è estraneo è strano che sia stato messo, e gliel’ho detto a coloro che l’hanno scritta questa legge – perché gli ho detto: se io voglio avere obiettivi rifiuti Zero, parlo di una legge solo per questioni che riguardano i rifiuti, non metto un Art. 14 – che al di là delle intenzioni buone o non buone – ha come risultato il fatto di incentivare la produzione dei rifiuti, perché se io, attraverso l’immissione in rete non brucio sul posto – è vero, non inquino sostanzialmente, sostituendo il gas metano con gas di recupero da discarica, da biogas ecc., non inquino di più perché l’ho sostituito, ma incentivo la produzione di rifiuti.
Tolgo l’incentivo alla combustione, ma ho l’incentivo alla messa in rete.
Allora non si può parlare di Rifiuti Zero e avere un articolo che crea il motivo di incentivare la produzione di rifiuti. Questo è il motivo per il quale ho detto che non lo firmo. Siccome è una legge d’iniziativa popolare – abbiamo un’esperienza trentennale, quarantennale. Ricordo che quando è cominciata inizi anni ‘70’, credo, non so quante proposte di legge d’iniziativa popolare sono state presentate. Io ne avrò proposte e firmate non so quante, nessuna è andata in discussione nei due rami del parlamento. Allora, sappiamo che ha un valore simbolico, e se ha un valore simbolico perché devo metterci dentro delle cose che non c’entrano?