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giovedì 30 maggio 2013
discarica Borgo Montello il comune di Latina tenta di evitare l'ennesimo ampliamento
L’autonomia dei due siti è di circa un anno e mezzo. La proposta
Discarica alternativa
Il Comune cerca di evitare l’ennesimo ampliamento In commissione
ambiente si valuta
il sistema
«Landfill mining»
per la bonifica
ENTRO un anno e mezzo
si rischia di dover autorizzare un nuovo ampliamento della discarica di
Borgo Montello, un intervento che si renderà necessario se non si dovessero trovare soluzioni alternative oltre alle
possibilità che offrirà la
realizzazione di impianti
di trattamento. Eppure
uno degli obiettivi principali dell’amministrazione
Di Giorgi è quello rappresentato dall’annullamento
di una servitù, quella della
discarica appunto, che da
circa quaranta anni caratterizza il territorio, soprattutto quello dei borghi
vicini ai siti che accolgono i rifiuti. La meta principale, dunque, è quella della completa bonifica di
quei terreni. Un percorso
complesso che può essere
certamente accelerato
adottando sistemi alternativi. Quali? Al di là dei
metodi classici (presto arriverà il nuovo impianto
di trattamento dei rifiuti)
esistono anche altre tecniche, una delle quali è stataproposta ieri mattina nel
corso della commissione
ambiente chiamata a discutere proprio delle problematiche della discarica
di Borgo Montello. Per la
bonifica dei siti contaminati esiste il «Landfill mining» (Lfm), un sistema
adottato da più di 30 anni
negli Stati uniti, da molti
più anni in Israele, e da
qualche anno già messo in
pratica nel nord del nostro
Paese, in Veneto, ma anche a Pisa. La proposta di
valutare questa possibilità
è arrivata dal consigliere
comunale e presidente
della commissione bilancio, Gianni Chiarato, che
ha ribadito la volontà di
porre fine nel giro di pochi anni alla servitù, ottenendo il consenso degli
altri membri della commissione consiliare. Ma
in cosa consiste in generale il Landfill mining? Si
tratta dell’escavazione di
rifiuti solidi precedentemente smaltiti in discarica e del loro successivo
trattamento. Si tratta, in
sostanza, di una tecnologia di bonifica di siti contaminati dall’ac c um ul o
(incontrollato o controllato) di rifiuti. I vantaggi del
sistema sono rappresentati dalla possibilità di recuperare risorse riciclabili o
riutilizzabili, recuperare
volume, bonificare la discarica con al riduzione
dei tempi di recupero e
riqualificare aree di interesse ambientale e urbanistico. Insomma, adottando questo metodo, come
sta avvenendo in alcune
zone del Veneto (in provincia di Padova e Venezia per esempio), si potrebbe ridurre nel giro di
poco il volume delle masse di rifiuti nelle discariche e ottenere risorse dal
riutilizzo dei materiali. La
commissione ambiente,
all’unanimità, ha deciso
ieri di tornare ad analizzare il materiale sottoposto
da Chiarato già martedì
prossimo. «Sono disposto
anche a rivedere la mia
posizione sulla variante
urbanistica della discarica
- ha detto Gianni Chiarato
- in modo tale da avere
una soluzione buona che
possa evitarci l’ennesimo
ampliamento». La commissione dovrà analizzare
l’argomento in modo da
sottoporre la proposta agli
uffici soprattutto per ottenere un prospetto che possa riassumere tempi e costi dell’operazione.
A . D. L . Latina Oggi 30 maggio 2013
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