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martedì 5 marzo 2013
rifiuti discariche dalla UE le accuse a regione, province e comuni
Accuse alla Regione: gestione fuori luogo
Tutte le censure
dei commissari Ue
La relazione che ha portato alle polemiche
«I cittadini
si sentono
esclusi
da qualunque
decisione»
«Colpe»
anche
di Comuni
e Province
PER capire qualcosa di più sui
motivi che sono alla base
dell’attuale scontro sulla gestione dei rifiuti e la costruzione di
impianti di trattamento meccanico biologico (tmb) è utile leggere cosa hanno scritto i parlamentari europei membri della
commissione per le petizioni
che ha analizzato la situazione
nel Lazio e in Campania a fine
ottobre e ha
da poco
pubblicato i
risultati (relatore Judith
A. Merkies)
del sopralluogo con
verifica dell a d o c um e nt a z i on e .
Intanto la
C o m m i ssione si è attivata perché «...agli
occhi di
molti cittadini italiani
è palese il
fal l im e nt o
endemico,
in atto da
decenni, nel
far fronte ai
problemi
della gestione dei rifiuti
in Italia...
tale fallimento ha avuto un effetto estremamente negativo e dannoso
sulla salute della popolazione
che vive in prossimità dei principali impianti di rifiuti e
sull’ambiente naturale che ha
subito l’inquinamento tossico
soprattutto delle falde acquifere». Il primo riferimento è a ciò
che si registra in Campania ma,
purtroppo, come si sa anche le
falde acquifere soggiacenti a
Borgo Montello sono inquinate
ed è in corso il processo a quelli
che vengono considerati i responsabili perlomeno delle
omissioni.
«Per molti anni - si legge nella
relazione - le autorità italiane
non hanno investito sufficientemente nella gestione dei rifiuti e si sono spesso preoccupate di
approntare soluzioni a breve
termine a costi minimi piuttosto
che prevedere politiche dei rifiuti sostenibili e garantire la
messa a disposizione di adeguati investimenti nonché il corretto monitoraggio e l’appropriata
gestione di questi ultimi. Tale
situazione è anche stata una delle cause profonde alla base della
proliferazione delle discariche,
molte illegali, e dell’assenza di
qualunque opzione alternativa
per lo smaltimento dei rifiuti...
Durante questa visita i membri
della Commissione sono stati
compiutamente informati della
mancanza di comunicazione tra
società civile, comunità locali e
associazioni di volontariato
(sorte a causa della crisi dei
rifiuti e delle legittime preoccupazioni relative a tale crisi), da
un lato, e le autorità politiche
dall’altro».
Anche a proposito delle responsabilità i commissari Ue
sono stati molto chiari, in particolare hanno criticato «l’ecces -
siva dipendenza della Regione
Lazio dalle discariche» e manifestato profonda preoccupazione per «l’incapacità delle autorità regionali e provinciali a lavorare in modo più trasparente e
coerente con i Comuni nella
messa a punto di una strategia
dei rifiuti praticabile... e che sia
basata sulla riduzione dei rifiuti,
sullo smistamento e il riciclaggio dei rifiuti, compreso il compostaggio e il trattamento biomeccanico prima di ricorrere
allo smaltimento mediante discariche...». Dunque le «colpe»
non sono solo della Regione e
del Governo ma anche di Province e Comuni che oggi protestano. http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=266b5c1f030800670acb64234cb099f2
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