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sabato 30 marzo 2013
Pontinia il paradosso delle indennità
La precisazione di Alfonso Donnarumma sulla vicenda
«Una questione di principio,
anche se fossi stato in maggioranza»
NON ci sta ad essere inserito nella lista di chi approvò gli
aumenti, Alfonso Donnarumma, esponente dell’Udc che
nel 2007 era all’opposizione che votò contro la determina
29 del 30 aprile 2007. «Non solo non ho beneficiato in
alcun modo di quanto fu approvato - ha commentato
Donnarumma - ma feci di tutto in Consiglio comunale
per bloccare quella delibera. Attraverso la presentazione
di un emendamento, che poi fu bocciato dalla maggioranza, sottolineai come quegli aumenti, in stato di dissesto fossero illegittimi cosa che avrei fatto anche se fossi
stato in maggioranza». Una posizione quella di Donnarumma quindi di estraneità come per gli atri consiglieri
che non votarono (Novelli, Ramati, Di Trapano).
LA DISCUSSIONE
La determina
sotto la lente
in Consiglio
AL Comune di Pontinia
si è scatenata una guerra
tra amministratori e settore finanziario sull'invito a
dedurre, inviato dalla
Procura regionale della
Corte dei Conti inviata a
23 persone, coinvolte, a
vario titolo in un presunto
danno erariale di 508mila
euro. I destinatari dell'atto, firmato dal vice Procuratore Generale dottor
Peccerillo, hanno 30 giorni di tempo per depositare
le proprie deduzioni presso la Procura regionale.
La notizia ha suscitato
una serie di reazioni da
parte degli interessati che
si son visti rovinare le
vacanze di Pasqua e se ne
vedranno gli effetti anche
al prossimo Consiglio comunale convocato per il 4
aprile prossimo. I consiglieri d'opposizione daranno certamente battaglia, ad iniziare da Giuseppe Mochi, il quale
sollevò la questione- indennità perfino alla Camera dei Deputati. Peraltro, tutti gli amministratori interessati sono pronti a
giustificare l'approvazione delle indeennità, dopo
aver acquisito il parere
favorevole dei responsabili del settore finanziario
e della Segreteria Generale. Molto attesi gli interventi dei consiglieri Mochi, Donnarumma, Belli e
To r e l l i .
A.S. Pontinia, in quattro si opposero agli aumenti ma le loro posizioni furono ignorate
Il paradosso delle indennità
Le notifiche della Corte dei Conti anche ai consiglieri che votarono controNon si esclude
un errore
della segreteria comunale AUMENTI delle indennità,
qualcosa non torna. Com’è noto, nei giorni scorsi sono arrivate 23 notifiche da parte della
Procura della Corte dei Conti,
inviti a dedurre rispetto ad un
presunto danno erariale per
l’approvazione nel 2007 della
delibera numero 29 del 30 aprile quella con cui, nonostante lo
stato di dissesto venivano aumentate le indennità per gli
amministratori comunali. C’è
però un problema di fondo e
cioè che tra i destinatari delle
notifiche ci sono anche gli unici consiglieri che votarono contro in fase di approvazione della delibera. Parliamo di Alfonso Donnarumma, Sandro
Novelli, Maurizio Ramati e
Roberto Di Trapano. Attraverso la presentazione di osservazioni ed emendamenti puntualmente bocciati i consiglieri affermavano che gli aumenti
fossero illegittimi proprio perchè l’Ente era in dissesto. In
quell’occasione, il consigliere
Torelli anche lui contrario
all’approvazione degli aumenti, lasciò l’assise a seguito di un
duro scontro con l’ex assessore
al bilancio e continuando a seguire il consiglio tra il pubblico. Un braccio di ferro tra polemiche al vetriolo quello tra la
maggioranza ed i consiglieri
contrari che in realtà durò molto di più di un consiglio comunale. Nel documento della Procura della Corte dei Conti viene reso noto che il presunto
danno erariale andrebbe imputato al Sindaco, agli assessori
ed ai consiglieri che hanno approvato la delibera nonchè ai
responsabili del servizi ed al
revisore dei conti. Quindi per
quale motivo nell’elenco figura
anche chi votò contrariamente?
Per una ragione che potrebbe
essere semplice quanto discutibile. Da una prima lettura
dell’elenco sembra infatti che
dalla segreteria comunale sia
stato trasmesso alla Procura
della Corte dei Conti, semplicemente l’elenco dei presenti,
fatta eccezione che per il consigliere Torelli che aveva lasciato
il consiglio, senza quindi escludere o quantomeno menzionare in maniera differente chi
aveva votato contrariamente
all’approvazione della delibera. Una possibilità questa che
probabilmente i diretti interessati andranno ad accertare e che
comunque ha creato, per quanto riguarda le singole posizioni,
davvero una gran confusione
soprattutto nei confronti di
quei quattro consiglieri ovvero
Donnarumma, Novelli, Ramati
e Di Trapano, da subito contrari
all’aumento delle indennità.
M.S.G.http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=1dae759b2c2aaf10776c9b6c03d3f915
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