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giovedì 21 febbraio 2013
No deciso a biogas e biomasse progetti digestori
Si invia per opportuna conoscenza,
Isde di Viterbo
UN NO DECISO E DOCUMENTATO A PROGETTI DI BIODIGESTORI, CENTRALI A BIOGAS E
BIOMASSE ANCHE DALL’INCONTRO PROMOSSO DAL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO
Si è svolto sabato 9 febbraio 2013 a Torrimpietra (Roma) un incontro
promosso dal comitato Rifiuti zero Fiumicino sulla già grave situazione
ambientale di questo territorio e su un progetto in fase di approvazione
che consentirebbe la realizzazione a Fiumicino, in località Maccarese, di
una inquinante e devastante centrale a biogas, con digestore anaerobico ed
annessa centrale termoelettrica, per il trattamento di oltre 100 mila
tonnellate/anno di materiale organico proveniente dalla raccolta dei
rifiuti di Roma.
L’incontro ha visto una partecipazione numerosissima ed attenta di cittadini
di Fiumicino e delle zone limitrofe e di rappresentanti di diversi comitati
provenienti da molti comuni della Regione Lazio ed impegnati in difesa
dell’ambiente e della salute.
La dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione
italiana medici per l’Ambiente – Isde (International Society of Doctors for
the Environment) ha introdotto la sua relazione richiamando l’articolo 32
della Costituzione che afferma: ”La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività” ed ha
sottolineato come proprio dal mancato rispetto di questo articolo
fondamentale della nostra Carta costituzionale che ha avuto origine la grave
situazione sanitaria vissuta anche dalle popolazioni della Regione Lazio e
connessa al gravissimo stato di inquinamento ambientale dei nostri
territori; un inquinamento che deve essere assolutamente ridotto in tempi
brevi anche respingendo progetti di nuovi impianti a forte impatto
ambientale e sanitario come quello proposto per Maccarese.
La dottoressa Antonella Litta ha ribadito quindi l’urgenza di interventi
necessari a ridurre l’esposizione ad inquinanti, che alterano gravemente e
irreversibilmente aria, acqua e suolo, come prima e vera forma di
prevenzione a tutela della salute delle persone e in particolare della
salute dei bambini.
Ha citato le drammatiche situazioni d’inquinamento del fiume Sacco e del
lago di Vico come emblematiche dell’incuria e dello sfruttamento barbaro di
risorse ambientali fondamentali per la vita di tutti e l’altrettanto
situazione drammatica vissuta delle popolazioni del Lazio esposte negli
ultimi dieci anni a valori di arsenico fuorilegge, che hanno raggiunto, in
alcuni casi, anche i 50 microgrammi/litro, ovvero cinque volte il limite di
legge previsto per una questa sostanza tossica e cancerogena per la quale
non esiste alcuna soglia accettabile di sicurezza per esposizioni croniche.
Tra gli interventi urgenti per bonificare e tutelare l’ambiente ha indicato
come fondamentale anche la drastica riduzione del trasporto aereo. Il
trasporto aereo infatti produce inquinamento atmosferico (contribuendo in
quota rilevante al surriscaldamento del pianeta), inquinamento acustico ed
elettromagnetico; inquinamenti che determinano danno alla salute soprattutto
nelle comunità residenti in prossimità di strutture aeroportuali come a
Fiumicino e Ciampino. La dottoressa Litta ha concluso il suo intervento con
la richiesta di un forte impegno perché sia respinto anche ogni progetto di
ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, perché si attui immediatamente una
netta riduzione dei voli sullo scalo di Ciampino e perché si abbandoni ogni
ulteriore e scellerato progetto di costruzione di nuovi aeroporti ed
ampliamento degli attuali.
Il dottor Mauro Mocci, referente per il Lazio dell’Associazione italiana
medici per l’Ambiente - Isde, ha evidenziato con chiarezza di esposizione
e dati l’inutilità e la dannosità per salute e ambiente delle centrali a
biogas, a biomasse e degli impianti di biodigestione anaerobica che vengono
costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una
volta realizzati, importanti incentivi economici in quanto spacciati per
fonti autenticamente rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto
formalmente.
Il dottor Mocci ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di una
rigorosa e corretta gestione dei rifiuti che, se realizzata attraverso la
raccolta differenziata e “porta a porta” e con una reale politica del
riuso, del risparmio, del riciclo e della riduzione dei rifiuti e
soprattutto dei materiali da imballaggio, non avrebbe alcun bisogno della
realizzazione di impianti di incenerimento, biodigestione e discariche.
Gli interventi hanno anche dimostrato che non vi è un reale bisogno di
aumentare la produzione di energia elettrica mentre si dovrebbero ridurre
subito le fonti d’inquinamento già presenti, a cominciare dal polo
energetico più grande d’Europa, quello costituito dalle centrali di
Civitavecchia e Montalto di Castro, che da decenni immette in aria
tonnellate di gas e polveri nocivi, con danni gravi e fin mortali per la
salute delle persone, come evidenziato anche da studi epidemiologici.
Da questo incontro ancora un forte e condiviso appello perché nella Regione
Lazio si dia la priorità, il massimo dell’attenzione e dell’impegno a
programmi di tutela e bonifica ambientale, di sorveglianza dello stato di
salute delle popolazioni residenti e si rifiuti decisamente e senza
tentennamenti ogni altra scelta, struttura e/o impianto ad alto impatto
ambientale e sanitario.
*
Comunicato stampa a cura dell’Associazione italiana medici per l
ambiente-Isde (International Society of Doctors for the Environment ) di
Viterbo
Viterbo, 12 febbraio 2013
Per comunicazioni: Isde di Viterbo, e-mail: isde.viterbo@gmail.com;
tel. 3383810091
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