L'assessore all'ambiente del comune di
Pontinia, ancora una volta, non risponde alla mia richiesta di
annullare un atto illegittimo
http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/01/pontinia-rifiuti-in-discarica-richiesta.html.
Anzi conferma il fatto pur tentando vagamente di sviare l'attenzione:
http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130130latina/index.html#/22/.
Addossa la colpa alla mancanza del piano regionale dei rifiuti e alla
mancanza di impianti idonei in provincia di Latina e nel Lazio. Se
fosse stato attento, se avesse svolto con diligenza il proprio
incarico, si sarebbe letto le mie segnalazioni che da oltre 25 anni
arrivano al comune di Pontinia, trovando spesso spazio sui giornali.
In queste lettere c'erano elencati modi, risorse, disponibilità per
non arrivare a questa situazione, per tempo. Giusto per fare un
esempio anche lo scorso anno ha presentato la proposta per far
arrivare le percentuali della differenziata al 65% entro il 31
dicembre scorso evitando la sanzione. Proposta ignorata di fatto
dall'amministrazione. Ho scritto più volte che un amministratore
risponde alle critiche non con comunicati ma con atti amministrativi.
Per il comune di Pontinia non si può certo parlare di mancanza di
disponibilità economica visto che si permette di spendere oltre 600
mila euro per rifare il campo di calcio e che ha avanzi di
amministrazione di milioni di euro. Quindi la differenziata non è un
problema e non dovrebbe esserlo. Ci sono stati bandi pubblici per
finanziarla. Se il comune non ha presentato progetti adeguati,
regalati da associazioni di chi è la colpa? Se a causa di questa
mancanza di adeguamento del servizio aumentano i costi e non si
recupera il valore dei rifiuti da mandare a riciclo chi dovrebbe
assumersene la responsabilità?
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