mercoledì 23 gennaio 2013

La Rete Cittadini contro la Turbogas spera in un "no" sull'Aia: "A Campo di Carne un impianto inutile".

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Il Comune di Aprilia durante la Conferenza dei Servizi ha chiesto e ottenuto il rinvio di un mese sulla decisione del rinnovo dell'Aia per poter produrre tutte le osservazioni e le prescrizioni necessarie.
La Rete Cittadini contro la Turbogas spera in un "no" sull
La Rete Cittadini contro la Turbogas ha preso parte alla Conferenza dei Servizi, del 15 gennaio scorso, che dovrà decidere in merito alla richiesta di rinnovo dell'Aia, l'Autorizzazione Integrata Ambientale presentata da Sorgenia Power , società proprietaria dell'impianto di Campo di Carne. "L'Aia, concessa nel 2006, è infatti scaduta - spiega il presidente della Rete, Filippo Valenti - il nostro lavoro sta proseguendo con serietà e determinazione anche durante questa Conferenza dei Servizi. Invitiamo i cittadini, - aggiunge Valenti - ormai scoraggiati dallo strapotere di un gruppo industriale che ha imposto un megaimpianto inutile e pericoloso io, a sentirsi forti delle proprie ragioni, di quelle della Provincia di Latina e del Comune di Aprilia, e ad essere consapevoli che questo impianto non ha alcuna "pubblica utilità", ma è semplicemente una mera operazione speculativa". Il Comune di Aprilia durante la Conferenza dei Servizi ha chiesto e ottenuto il rinvio di un mese sulla decisione del rinnovo dell'Aia per poter produrre tutte le osservazioni e le prescrizioni necessarie alla tutela della salute pubblica.
"La Rete No Turbogas - prosegue Valenti - continua a notare, da parte del gestore dell'impianto, una dolosa sottostima della elevata pericolosità e del pesante impatto in materia di rumore (Sorgenia Power, per giustificare gli sforamenti delle soglie di emissioni acustiche, annovera nei rumori di fondo addirittura cani e grilli!) e di emissioni inquinanti in atmosfera della turbogas di Aprilia, con le altrettanto sottovalutate ricadute sulla sicurezza e la salute di centinaia di migliaia di residenti dell'area Aprilia, Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno, Lanuvio e dei Castelli romani.
Allo stesso modo, si continuano ad ignorare le limitazioni allo sviluppo della rete ferroviaria, come l'auspicato raddoppio del binario tra le stazioni di Aprilia e Nettuno, che è inficiato dallo spostamento in avanti della centrale rispetto al posizionamento previsto nel progetto preliminare, su cui, ricordiamo, sono state concesse sia la V.I.A. (Valutazione d'Impatto Ambientale) del 2004, ancora oggetto di contenzioso tra il Comune di Aprilia e Sorgenia Power perché mai rinnovata o aggiornata, sia l'A.I.A. del 2006, attualmente appunto oggetto di rinnovo.
Inoltre, un impianto che adopera tonnellate di carburante come il gas naturale deve annoverare tra i rischi anche quello di un incidente rilevante per gli effetti (vedi l'esplosione di impianti analoghi in Connecticut) che può produrre sul territorio e la comunità ivi residente.
Infine, va considerato che la Provincia di Latina ha espresso la sua contrarietà all'esercizio di impianti turbogas nel territorio provinciale anche a fronte del fatto che "la Provincia ha autorizzato sul proprio territorio, ai sensi del D. Lgs. n. 387/03, una potenza elettrica da fonte rinnovabile solare, pressoché equivalente" a quella della turbogas di Aprilia. La Rete no-turbogas proseguirà il suo lavoro con serietà e determinazione anche durante questa Conferenza dei Servizi, invitando i cittadini, comprensibilmente scoraggiati dallo strapotere di un gruppo industriale che ha imposto un megaimpianto inutile e pericoloso al proprio territorio, a sentirsi forti delle proprie ragioni, di quelle della Provincia di Latina e del Comune di Aprilia, e ad essere consapevoli che questo impianto non ha alcuna "pubblica utilità", ma è semplicemente una mera operazione speculativa".

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