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mercoledì 5 dicembre 2012
Pontinia a proposito della centrale a biomasse
Rinviata al 13 dicembre la convocazione presso la Regione Lazio per decidere del progetto della centrale a biomasse nell'ambito della conferenza per il rilascio dell'AIA dopo il parere negativo del comune di Pontinia, espresso per motivi di precauzione sanitaria. Il tavolo tecnico che sta difendendo il territorio, l'ambiente e l'agricoltura dell'agro pontino continua a lavorare con frequenti incontri di cui l'ultimo si è svolto oggi proprio nel 7. anniversario del sequestro della centrale analoga di Bando d'Argenta:
La centrale fu sequestrata il 5 dicembre 2006 dai carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Bologna che avevano riscontrato macroscopiche irregolarità nelle emissioni e fu scoperto che l’impianto usava combustibile non conforme a quello autorizzato. I valori di emissione in atmosfera, misurati con sensori collocati ai vari camini, risultavano di gran lunga superiori a quelli previsti dalle tabelle normative. I valori erano stati poi modificati con interventi sul sistema informatico usato per la rilevazione e il monitoraggio dei flussi in uscita. La centrale registrava i dati delle emissioni autonomamente e li trasmetteva agli organi di controllo competenti. Il processo, nel quale si sono costituiti parti civili anche Legambiente, il Comune di Argenta, la Provincia di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna e il Ministero dell’Ambiente, si è concluso nel 2009 con sentenze penali a carico dei dirigenti della società San Marco (che gestisce l'impianto) per falsificazione di dati sulle emissioni della centrale di Bando d'Argenta, più una miriade di condanne amministrative e penali per reati ambientali. L'ing. Cicerone Giancarlo (progettista della centrale a biomasse Pontinia Rinnovabili srl) il 26 marzo 2007 in un convegno della Confindustria del 26 marzo 2007, parla anche della centrale di Bando D'Argenta (20 mega watt come per Mazzocchio). Nella sua illustrazione l'ing. Cicerone afferma che le centrali a biomasse di Crotone, Bando D'argenta, Stromboli, hanno dimensioni esagerate in quanto non si è partiti nel modo corretto visto che non ci si è basati sui combustibili disponibili nel territorio. Secondo l'ing. Cicerone, in base alla produzione tipica italiana, afferma che in base alla produzione di biomassa, le varie regioni italiane (ogni regione) può sostenere (combustibili da biomasse solidi) potrebbero alimentare una centrale che va dai 20 ai 40 Megawatt. Nella stesso convegno lo stesso Ing. Cicerno dichiara che il produttore non ha interesse a far funzionare la centrale a biomasse dopo la scadenza dei finanziamenti pubblici (all'epoca 7 anni).
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