martedì 18 dicembre 2012

Pontinia Davide si difende contro Golia delle biomasse devastanti


Contro la centrale a biomasse proposta dalla società Pontinia Rinnovabili nell'area industriale di Mazzocchio Pontinia grande lavoro negli ultimi giorni del tavolo tecnico comunale in difesa del territorio, dell'agricoltura di qualità, dell'economia, contro l'inquinamento, a tutela dell'ambiente e della salute. Adesso la Regione Lazio, considerata la ferma opposizione del comune di Pontinia alla centrale a biomasse da 20 MW, visto che mancano gli adeguamenti del progetto alla normativa vigente, che mancano i pareri della Provincia di Latina che non può esprimere pareri se non viene fornita la dovuta documentazione, del Comando dei Vigili del Fuoco (idem documentazione non adeguata all'attuale normativa), che mancano i pareri del Gestore della rete elettrica mancando il progetto e di conseguenza i relativi nulla osta di collegamento dalla cabina Enel alla centrale di progetto, sarà tutto trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La decisione finale probabilmente ci sarà a gennaio 2013. Difficile fare pronostici. Certo se valessero ancora le leggi e le norme non ci sarebbero certo dubbi. Durante l'ultima conferenza presso la regione Lazio, assessorato all'ambiente smascherate le finzioni sui posti di lavoro e sulle opportunità per l'agricoltura locale. Uno dei progettisti dell'impianto ritenuto devastante dal Centro contro i tumori di Genova per l'alta emissione di cancerogeni, dichiarava pubblicamente, il 26 marzo 2007 in un convegno della Confindustria porta come esempio la centrale di Bando D'Argenta (20 mega watt come per Mazzocchio). Infatti dopo 7 anni dall'apertura solo il 10% delle biomasse necessarie arrivano dalle aziende della zona. Anzi questa centrale presa ad esempio veniva sequestrata perchè erano stati taroccati i sistemi di controllo e venivano bruciati rifiuti tossici e nocivi. In seguito a questo sequestro alcune condanne penali e patteggiamenti. Nell'illustrazione del 26/03/2007 il progettista affermava che le centrali a biomasse di Crotone, Bando D'argenta, Stromboli, hanno dimensioni esagerate in quanto non si è partiti nel modo corretto visto che non ci si è basati sui combustibili disponibili nel territorio. Secondo il progettista, in base alla produzione tipica italiana, afferma che in base alla produzione di biomassa, le varie regioni italiane (ogni regione) può sostenere (combustibili da biomasse solidi) potrebbero alimentare una centrale che va dai 20 ai 40 Megawatt. Infatti basta vedere il numero di centrali a biomasse esistenti (solo in provincia di Latina sono 20) e progettate nella Regione Lazio per capire che anche la capacità dichiarata dal progettista nel Lazio è stata abbondantemente superata. Nella stesso convegno lo stesso il progettista dichiarava che il produttore non ha interesse a far funzionare la centrale a biomasse dopo la scadenza dei finanziamenti pubblici (all'epoca 7 anni), con il rischio dell'ennesima cattedrale nel deserto. Il progettista concludeva dicendo che non hanno interesse a produrre biomasse localmente quanto a importarle dal sud America con le navi. Lascio le considerazioni in merito al disboscamento e la riduzione della superficie boschiva...Se venisse approvata questa centrale a biomasse, dopo la recente approvazione di altre centrali di potenza minore a Mazzocchio Pontinia diventerebbe il 3. comune in Italia nel settore...

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