La giornata del 15 dicembre 2012 è stata segnata da due eventi importanti e positivi: l’Assemblea pubblica di Cerveteri e il Convegno di Soriano nel Cimino dal titolo “Centrali a biogas e a biomasse: quali i danni alla salute e all’ambiente?”
I Comitati organizzatori dell’Assemblea pubblica di Cerveteri sono riusciti a creare un momento d’informazione di particolare forza, valore, competenza. Da Fiumicino a Civitavecchia a Manziana, erano tutti uniti e solidali in un unico proposito: impedire l’apertura della centrale a biogas a Pian della Carlotta (Sasso-Cerveteri) e diffondere tra i presenti puntuali notizie sulle fonti d’inquinamento che minacciano di attaccare ulteriormente la situazione già drammaticamente pesante dell’Alto Lazio. L’Assessore all’Ambiente del Comune di Cerveteri, Andrea Mundula, ha ribadito la posizione di contrasto dell’Amministrazione al completamento e all’attivazione dell’impianto del Sasso, anche attraverso un mandato conferito al Prof. Stefano Montanari per una perizia tecnica sulle procedure autorizzative e sulle eventuali irregolarità esistenti. Quanto alla partecipazione all’Osservatorio Tuscia Romana, l’Assessore Mundula ha precisato che l’Amministrazione di Cerveteri intende approfondire la bontà della proposta, fermo restando che per il trattamento della frazione organica Cerveteri sceglie di ricorrere all’impianto aerobico.
Il Convegno di Soriano nel Cimino, con la dottoressa Antonella Litta e il dottor Mauro Mocci dell’ISDE – Medici per l’Ambiente –  ha visto una numerosa partecipazione di cittadini, e le cariche istituzionali presenti si sono mostrate tutte sensibili alla drammatica elencazione dei rischi sanitari e ambientali derivanti dall’apertura di queste centrali. L’inutilità del loro utilizzo è stata motivata con dovizia di dati ed è emerso con tutta evidenza che queste centrali servono solo a chi accede agli appetitosi incentivi prelevati dalle bollette degli italiani. Non ultimo il dato relativo alla potenza elettrica installata in Italia che risulta essere quasi il doppio della domanda massima alla punta e che rivela l’ecotruffa celata dietro una precisa volontà politica di indirizzare gran parte degli incentivi destinati a fonti rinnovabili alle centrali a biomasse/biogas. Grazie all’impegno di autorevoli fonti scientifiche, molti Comitati sono ormai consapevoli che queste centrali NON SONO FONTI RINNOVABILI.
Di particolare nota l’intervento del Sindaco di Canepina, Maurizio Palozzi, il quale ha dichiarato la sua netta contrarietà a queste centrali, non solo nel suo territorio ma in qualsiasi altro territorio.E ha anzi accolto favorevolmente la proposta venuta dal pubblico presente di farsi promotore di una conferenza di sindaci della provincia di Viterbo che abbia come scopo di unire tutte quelle forze amministrative orientate verso l’abolizione di queste centrali e dei relativi incentivi per la stesura di una dichiarazione d’intenti da portare ai livelli istituzionali più alti (Provincia e Regione). L’invito dal pubblico è stato anche quello di abbattere i confini provinciali ed estendere l’invito anche ai sindaci della provincia nord di Roma.
In conclusione, una dedica ai nostri Amministratori con le parole del Prof. G. Tamino al Convegno di Manziana del 24 novembre scorso: “Fare politica dovrebbe essere l’arte di gestire i beni comuni per il bene comune, anziché spartire tra pochi colossali profitti.”
Ai comitati che hanno saputo realizzare questi due eventi e a tutti coloro che hanno partecipato, va il merito di un risultato molto positivo : “Il 15 dicembre il territorio ha dato un importante segno di risveglio. Il primo passo da ‘sudditi a cittadini’ è stato compiuto.” https://comitatibiogas.wordpress.com/2012/12/16/comitati-e-cittadini-sempre-piu-attenti-e-preparati-contro-linganno-del-biogas/