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domenica 10 giugno 2012
Pontinia turbogas la 1.a parte della storia del progetto
Questa è la prima parte di una lunga storia della resistenza contro un progetto sbagliato e incompatibile con il territorio. Nato da leggi (il decreto sblocca centrali del genio berlusconiano che ha massacrato il nostro paese) sbagliate e in contrasto con altre. Dalla logica dello sfruttamento, della speculazione, contro la volontà locale, la ragione, la tecnica. Il merito indiscusso dell'aver ottenuto il ritiro del progetto è corale. Di un intero paese, associazioni, cittadini, esponenti politici. Anche di quelli che hanno fatto solo sceneggiate (al Fellini o in aula consiliare) ad uso consumo di un applauso e di un consenso finto. Politici ed amministratori da strapazzo che dichiaravano di legarsi ai cancelli, di sdraiarsi sulla ferrovia, sulla strada, alla regione Lazio, che avrebbero difeso territorio, economia, agricoltura con spregio della loro vita. Sapevamo che erano solo teatrali, folkloristiche e al primo momento di difficoltà si sarebbero dileguati. Il merito va sopratutto a Paolo Cima che ha saputo informare e convincere cittadini, sindaco, politici e a riempire riunioni su riunioni e il Fellini fino all'inverosimile. Una storia che come è ovvio ognuno racconta a modo suo. Gli altri meriti vanno a Eligio Tombolillo, all'ing. Corradi, agli avvocati Carlo Bassoli, Luciano Falcone, al geologo Alessandro Carlomagno. E a tutti coloro che ne hanno parlato, raccontato alla radio, nelle tv, scritto sui giornali. Poi a tutti coloro che hanno votato in consiglio comunale, che hanno contribuito in vario modo, che hanno dimostrato la loro vicinanza, dato consigli, trasmesso documenti, informazioni. L'elenco sarebbe lungo. In tanti hanno lavorato in silenzio come per esempio Luigi Veca. Ma un ringraziamento particolare va anche a tutti coloro che hanno rafforzato e compattato il fronte anti turbogas in alcuni momenti con gli annunci comici del referendum pro turbogas, biomasse e schifezze varie oppure dell'abolizioni dei vincoli per farli realizzare. Di quel "giornalista bufala" che ha pubblicato la notizia dell'anno prima per far leva sulla pubblica opinione tentando di far credere che la turbogas era prossima. O di quei specialisti della tecnica del condizionamento ambientale e del terrore che annunciavano improbabili risarcimenti senza sapere che già Tar e consiglio di stato li avevano giudicati inammissibili. Si impara più dai venditori d'aria fritta a volte.
premessa
La Regione Lazio con deliberazione G.R. Lazio n° 4556 del 6 agosto 1999, ha adottato lo schema di accordo volontario territoriale, poi la G.R., con deliberazione n°1839/99, gli elaborati dello studio propedeutico finalizzato alla predisposizione del Piano Energetico Regionale, quindi con D.C.R. del 14 febbraio 2001 n. 45 approva il piano energetico regionale che non prevede né la realizzazione della centrale a turbogas né a biomasse (previsione per l’intera Regione 26 MWe).
Il 4 luglio 2008 la Giunta Regionale del Lazio approva il piano energetico regionale che dovrà poi essere sottoposto all’approvazione del consiglio regionale per essere efficace. Anche questo non prevede la realizzazione di centrali a turbogas e per le centrali a biomasse stima una potenzialità di 10 MWe.
Con delibera di Consiglio provinciale n° 63 del 31 ottobre 2008 è stato approvato il Piano Energetico Ambientale della Provincia di Latina, che esclude la realizzazione della centrale a turbogas. Per le biomasse si stima una potenzialità di 5 MWe.
Breve storia della centrale a turbogas (le parti in corsivo sono note personali):
- il 6 maggio 2002presenta richiesta di compatibilità ambientale per la realizzazione della centrale a turbogas di circa 400 MW a Mazzocchio;
- il 20 dicembre 2002 la società Pontinia Power srl subentra nel progetto della società Carlton Power srl;
all'interno dell'amministrazione comunale (seconda giunta Tombolillo) avvengono vari passaggi in varie commissioni, incontri e viene dato il parere favorevole all'apertura del procedimento che verrà firmato poi dal delegato di Pontinia, il consigliere Maurizio De Marchi, del PSI, dipendente Enel. Nelle varie commissioni comunali c'è il parere favorevole all'iniziativa della turbogas da parte degli esponenti di tutti i partiti Ds, Margherita (oggi PD), PSI, UDC, FI, AN (oggi pdl), Fiamma tricolore. Nemmeno il rappresentante di rifondazione esprime parere contrario dichiarando che non è di competenza del comune. Poi cambierà idea e sarà uno dei fondatori della rete no turbogas.
Arriva nella primavera 2003 la giunta di destra capeggiata da Mochi che non ferma l'iter procedurale, né vi si oppone;
- il 27 settembre 2005 la società Pontinia Power srl viene incorporata nell’AceaElcetrabel produzione spa;
- il 5 dicembre 2005 è stato emesso il decreto di approvazione della valutazione di impatto ambientale VIA dai ministri all’ambiente Matteoli (AN) e dal ministro Buttiglione (Udc);
vengo a conoscenza dell'approvazione della VIA nell'ufficio dell'allora assessore regionale all''ambiente Angelo Bonelli (all'epoca ero presidente provinciale dei verdi e la prima uscita di Bonelli da assessore regionale era avvenuta proprio a Pontinia) al quale chiedo cosa possiamo fare per contrastare tale progetto e lui mi invita ad attendere la procedura AIA dove far notare tutti gli errori della VIA e che la Regione Lazio non firmerà mai l'intesa per la realizzazione della centrale a turbogas.
Nel frattempo eravamo da mesi impegnati, da oltre 1 anno, in estenuanti ricorsi contro il dissesto comunale della giunta Mochi che poi si rivelerà inesistente (fonte Ministero dell'Interno, Corte dei Conti, 2 sentenze del Tar di Latina) e alla fine dell'anno cade prematuramente finalmente la giunta di destra che non si era opposta nemmeno alla VIA.
Nel periodo successivo l'attenzione viene catturata dai ricorsi contro tutti di Mochi per tornare a fare il sindaco, alle surroghe di consiglieri e assessori cui arriva la fine di un'agonia amministrativa e iniziamo a parlare di elezioni e di programmi. Eligio Tombolillo mi chiederà più volte di candidarmi con lui. Le mie condizioni (gestioni pubblica dell'acqua, piano energetico comunale che impedisca la realizzazione di centrale a turbogas e a biomasse, nel frattempo approvata dalla giunta Mochi prima della prematura scomparsa, raccolta differenziata) non vengono accettate anche perchè in molti nella lista Tombolillo erano favorevoli. Quindi non mi candido. Ma avverto Tombolillo: la questione energetica sarà il problema più grande per la tua amministrazione.
A luglio 2006 Tombolillo vince a furor di popolo le tardive elezioni per la resistenza di Mochi. Invierò richieste formali al sindaco e vari comunicati alla fine di luglio, agosto e settembre per chiedere di fermare e riconsiderare i progetti turbogas e biomasse. Intanto la questione turbogas, per il progetto di Aprilia, diventa uno degli argomenti principali della cronaca locale.
La questione viene ripresa anche da Novelli (FI) che aveva firmata la decadenza a Mochi anchè perchè contrario alle biomasse.
A settembre se ne occupa il quindicinale Il Caffè, mi chiamano per un importante servizio e gli suggerisco che il mio parere contrario era scontato, do il numero di Maurizio Ramati (udc e coldiretti) che era contrario e viene intervistato esprimendo il dissenso, Tombolillo invece rimane favorevole.
Intanto esplode il blog di Paolo Cima che mi chiama per un intervista chiedendomi più volte le motivazioni per le quali ero contrario. Inizia una collaborazione con Paolo per far salire l'attenzione sull'argomento visto che nel frattempo ero riuscito a convincere pure lui della contrarietà alla turbogas.
I primi di ottobre il consiglio provinciale (era consigliere allora come oggi Eligio Tombolillo) approva la mozione contraria alla realizzazione delle centrali a turbogas in provincia, su iniziativa della popolazione di Aprilia. L'udc e il pdl di pontinia, vista la presa di posizione provinciale unanime, contraria alle turbogas, chiede la revoca del parere favorevole del comune di Pontinia. La maggioranza di allora (pd, psi, margherita, oltre a Subiaco indipendente) è divisa e vota la richiesta di sospensione del progetto. Con Paolo Cima assistiamo a questo consiglio comunale deludente per contenuti e coraggio e decidiamo un percorso comune per arrivare tra dicembre e gennaio ad una grande manifestazione al Teatro Fellini contro la turbogas.
Le strade si dividono per vari motivi (che non ho mai capito) e Paolo Cima fonda la rete no turbogas di Pontinia sulla falsariga di quella di Aprilia, inizia una straordinaria campagna informativa e divulgativa con grande capacità comunicativa e di convincimento. Organizza la serata al Fellini riempito fino all'inverosimile dove avviene la storica conversione di Eligio Tombolillo che diventa contrario assumendo posizioni addirittura più avanzate della stessa rete no turbogas avversando la turbogas. Questo è il primo momento fondamentale della sconfitta del progetto turbogas il cui merito va tutto a Paolo Cima che riessce là dove avevo sempre fallito io, convincere Tombolillo.
- 17 febbraio 2007 delibera consiglio comunale di Pontinia n. 11 revoca decreto compatibilita' ambientale relativo al progetto per la realizzazione di una centrale termoelettrica a ciclo combinato da realizzare nel comune di Pontinia - (turbogas) (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2009/03/il-consiglio-comunale-di-pontinia.html);
- 3 aprile 2007 l'inizio procedura AIA-IPPC viene inviato per fax al numero di un noto negozio di fotografia di Viale Italia. La procedura appare viziata in una serie impressionante di passaggi. La rete no turbogas ottiene dal sindaco un pubblico incontro in aula consiliare (ne seguiranno parecchi cui parteciperanno la dottoressa Valle per la provincia di Latina, vari esponenti delle amministrazioni confinanti tutti contrari alla turbogas, esponenti politici, associazioni sindacali, del mondo agricoli, associazioni ambientaliste, tecnici, legali) per scegliere il componente nella commissione che rappresenti il comune di Pontinia. Tombolillo mi pone l'alternativa se non trovi un esperto nomino te. Sento Stefano Montanari che mi indica il maggior esperto laziale contrario alle turbogas. Viene in aula consiliare nell'ennesimo incontro pubblico spiega il meccanismo, le strategie da attuare, l'insieme di esperti (chimici, ingegneri, amministrativi, legali) secondo lui necessari per fronteggiare la corazzata Caltagirone – udc dell'Acea. Su espressa richiesta della rete verrà nominato un altro esperto che più volte chiederà se il comune è favorevole o contrario e sopratutto l'aiuto di altri esperti come quelli da me indicati. Secondo me non è la strategia giusta e lo dico più volte. Anzi sarò l'unico ad esprimere la mia contrarietà motivandola al progetto turbogas nella procedura AIA.
- 2 maggio 2007 ordine del giorno parere contrario alla realizzazione della centrale consiglio provinciale di Latina.
- 30 luglio 2007 tavolo tecnico regione Lazio (La Pisana) con presidente Piero Marrazzo, Filiberto Zaratti e Enrico Fontana (nominati commissari del Presidente) Sindaci di Aprilia e Pontinia. Insieme a Tombolillo sindaco sono presente anc'h'io.
- 10 settembre 2007 il consiglio comunale di Pontinia vota la delibera n. 50 contro la realizzazione di centrali a turbogas e a biomasse;
- 16 settembre 2007 tavolo tecnico presso assessorato ambiente regione Lazio (Zaratti-Fontana, Sindaco di Pontinia), sono di nuovo presente all'incontro.
- 4 luglio 2008 la giunta regionale del Lazio approva il piano energetico regionale che esclude qualsiasi realizzazione di centrale a turbogas. In attesa dell'approvazione da parte del consiglio regionale.
- 15 luglio 2008 pubblicazione avviso procedura espropri opere connesse alla turbogas (elettrodotto e metanodotto). Questo diventa un altro passaggio fondamentale che è servito a far abbandonare il progetto turbogas. I comuni interessati sono quelli di Sezze (che fa scadere i termini senza intervenire nel procedimento). D'accordo con Tombolillo organizziamo diversi incontri pubblici molto partecipati in aula consiliare. Da lì scaturiscono tutta una serie di osservazioni ricorsi (di aziende, cittadini, associazioni agricole Cia e Coldiretti, WWF) metto in rete le indicazioni su come procedere che vengono riprese da alcuni avvocati e da Paolo Cima che serviranno a molti ricorrenti. Importante lo studio commissionato da un'azienda agricola al geologo Alessandro Carlomagno che diventeranno fondamentali per contrastare il progetto considerata l'inedificabilità dei terreni dove piloni della rete elettrica e tubazioni del metanodotto non possono essere installate. Il comune di Pontinia trasmetterà integralmente la mie osservazioni contrarie al progetto. Il merito va tutto all'Ing. Corradi (responsabile ufficio tecnico – urbanistico del comune di Pontinia) che ritarderà l'iter di pubblicazione.
- 16 luglio 2008 tavolo tecnico regionale (Enrico Fontana, Claudio Moscardelli, Sindaco di Pontinia, sono ancora presente all'incontro) 29 luglio 2008 ultima riunione commissione AIA-IPPC con analisi del documento di autorizzazione.
- 26 settembre 2008 scadenza osservazioni procedura espropri opere connesse che vengono regolarmente presentate.
Il 18 dicembre 2008 la seduta decisoria dell'AIA. Partecipano oltre all'esperto indicato dalla Rete, il sindaco e il vice presidente della Rete. Non vengo nemmeno informato lo saprò a cose fatte. La posizione del comune di Pontinia è stata un disastro tecnico ed amministrativo e poi arriverà il parere favorevole AIA. Questo è stato il momento peggiore e più difficile di tutto l'iter. Le mie indicazioni erano ben diverse. Difatti, attuandole, saranno risolutive per contrastare il progetto delle biomasse, finalmente dandomi retta.
- il 9 aprile 2009 è stata convocata la conferenza decisoria unificata, sulle opere connesse (metanodotto ed elettrodotto) poi trasformata in interlocutoria, presso il ministero dello sviluppo economico, assegnando 60 giorni di tempo alla Regione Lazio per esprimere un parere e in attesa che il Ministero all’ambiente chiarisca la sua posizione in merito alla revisione della VIA-VAS in seguito alle precise e attendibili osservazioni di cittadini, associazioni e amministrazioni comunali. Grazie a Paolo Cima siamo presenti per il comune di Pontinia, io, Tombolillo e l'ing. Corradi. C'era appena stato il terremoto de L'Aquila ed abbiamo avuto un gioco abbastanza facile ad evidenziare l'inaffidabilità del progetto. Nessun chiarimento verrà dato sui pericoli di rottura e di incidenti sul metanodotto con eventuali esplosioni. Presente alla conferenza anche Maurizi per il comune di Sezze. Viste le opposizioni e le motivazioni tecniche che nessuno riuscirà mai a risolvere la conferenza decisoria unificata non verrà più ritirata. Questo è stato il 3.o momento significativo.
- il 30 maggio 2009 è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) dal ministero all’ambiente. Diventa il momento più difficile anziché esserci una rottura compatta il fronte anti turbogas (che si riduce notevolmente senza cittadini e associazioni) e da lì in avanti viene creato il tavolo tecnico che continuerà a lavorare nel modo migliore. Però è il momento in cui scopro l'errore (voluto?) nella valutazione incendi del progetto e che diventerà l'argomento decisivo a far ritirare il progetto.
- il 2 settembre il Parco nazionale del Circeo scrive al Ministero per l’ambiente, di cui è espressione, segnalando una serie di errori contenuti nella VIA del 5/12/05 e indicando addirittura le infrazioni alle direttive europee;
- il 3 settembre è stata convocata la commissione VIA-VAS presso il ministero dell’ambiente per la revisione del decreto di VIA del 5/12/05. Durante i lavori della commissione il relatore dichiara che la commissione si deve esprimere entro 30 giorni dalla convocazione. La rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico dichiara che la commissione non è più stata convocata, dopo il 9 aprile, perché, per la prima volta in Italia, vista la qualità e la quantità di contestazioni sono bloccati, in attesa che il ministero dell’ambiente riesca a dipanare la complessa matassa.
- il comune di Pontinia, come richiesto dalla commissione di revisione della VIA –VAS invia 18 pagine di commenti, richiami legislativi, note critiche, elenchi di errori e imprecisioni con ulteriori 12 documenti allegati a dimostrazione degli errori ed imprecisioni lamentati;
- a fine settembre il comune di Pontinia e la provincia di Latina ricorrono in modo straordinario al Capo dello Stato per alcuni errori lamentati nella procedura AIA-IPPC e nel conseguente decreto di approvazione pubblicato il 30/05/2009;
- i primi di ottobre anche la Regione Lazio prende posizione contro alcune lacune e imprecisioni nel decreto di VIA del 5/12/05;
- il 3 ottobre, salvo proroghe, è scaduto il termine indicato dal relatore della commissione di revisione VIA-VAS, entro il quale la commissione stessa si doveva esprimere;
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