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sabato 2 giugno 2012
Pontinia: fanghi Ufente, differenziata e rifiuti solidi urbani
In merito alla gestione dei rifiuti, dalla seconda metà degli anni '80, chiedo la raccolta differenziata e sopratutto una programmazione. Non abbiamo avuto a Pontinia nè l'una (la percentuale di differenziata è ferma al 23% per vari motivi, quindi è praticamente inesistente o fallita), nè l'altra. Le conseguenze sono il più grande interramento di fusti tossici d'Italia nell'area attualmente gestita dalla Sep, le discariche a cielo aperto che ogni tanto qualcuno "scopre" (da ultimo il 21 settembre con 3 arresti per associazione a delinquere), ma anche il deposito di fanghi (pericolosi?) sul fiume Ufente. A giugno dello scorso anno, dopo uno dei miei articoli sul quotidiano "Terra", alcuni parlamentari Pd hanno presentato un'interrogazione parlamentare sui fanghi sull'Ufente e sulla situazione in generale. Mai avuto risposta nonostante 4 solleciti. La risposta arriverà sicuramente adesso, sono pronto a scommettere: La "Provincia di Latina ha preso atto dell'autorizzazione alla ditta di Pontinia sull'Ufente a smaltire i fanghi provenienti dagli impianti di depurazione industriali da una ditta di Sermoneta, una di Sonnino ed un'altra della provincia di Caserta. http://www.provincia.latina.it/flex/FixedPages/IT/PubblicazioneAtti.php/L/IT Dal: 01.06.2012 Al: 16.06.2012 2012/37331 Presa d'atto Autorizzazione all’utilizzo dei fanghi in agricoltura ai sensi del D.Lgs.27.01.92 n°99. L.R.27/98. Ditta F.A. Fondana Allevamenti S.r.l., sita in Pontinia (LT), Via Migliara 52/dx n°7 Autorizzazioni e Concessioni Ecologia ed Ambiente Presa D Atto F.A.Fondana Allevamenti S.r..pdf." Allo stesso modo è curioso notare come il documento rilasciato dalla Provincia sia firmata da un tecnico componente il direttivo dell'udc comunale. Comunque dopo l'interrogazione parlamentare del pd pure l'esecutivo locale di Pontinia dello stesso partito, dopo averlo negato per anni (decenni considerato che sono ex Dc, Pci, Ds, margherita) ha preso atto della grave situazione dei rifiuti e dell'abbandono degli stessi problemi e mi ha chiesto di intervenire. In merito alla differenziata e al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani da anni (visti i problemi autorizzativi della Sep argomento quasi scomparso dai discorsi dei politici locali, meglio dimenticare come i fusti tossici e far finta di nulla) chiedo e suggerisco all'amministrazione comunale di trovare un'alternativa al conferimento sia per ridurre i costi e sia per garantire il servizio. Invece si naviga a vista. Il risultato è che l'umido viene conferito ad una ditta che non ha un proprio sito e che quindi lo invia fuori regione a costi ben più alti di quelli di mercato 160 € a ton anzichè 100. E adesso, come previsto, si rischia che non si possa più conferire nemmeno i rifiuti indifferenziati in discarica in base alle sanzioni (note e previste anche se come al solito in tanti hanno fatto i finti tonti) della comunità europea. I comuni più accorti si sono organizzati (comune di Latina per esempio) e altri si stanno organizzando in proprio per evitare che il modello di gestione dell'acqua pubblica (il più contestato nel settore in Italia) venga applicato anche nei rifiuti. E il comune di Pontinia cosa aspetta ad organizzarsi? chi paga l'aumento di costo dei rifiuti dell'umido? e chi pagherà il probabile impedimento a conferire in discarica? Giorgio Libralato
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