Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
venerdì 8 giugno 2012
5. conto energia lo stato ascolta le regioni sulle rinnovabili
Quinto Conto Energia, il Governo apre alle richieste delle Regioni Aut aut dalla Conferenza Unificata che condizione il parere positivo a una serie di modifiche per accogliere anche i rilievi dell’Ue di Paola Mammarella 08/06/2012 - Sembrano imminenti le modifiche al quinto Conto Energia e al decreto sugli incentivi alle rinnovabili elettriche. Almeno a giudicare dall’aut aut della Conferenza Unificata, che mercoledì ha condizionato il via libera ad una serie di modifiche, e dalla bocciatura della Commissione Europea, che ha bollato il sistema come troppo burocratizzato e disincentivante per gli investimenti privati. Governo al lavoro con le richieste delle Regioni Come si apprende da fonti di agenzia, dopo le indicazioni della Conferenza Unificata, il Governo starebbe pensando di innalzare il tetto annuo per gli incentivi al solare a 759 milioni di euro, rispetto ai 500 milioni inizialmente previsti. L’Esecutivo starebbe inoltre pensando di consentire agli impianti ad energia solare con una potenza fino a 100 kW, e con un costo annuo inferiore a 50 milioni in incentivi, di usufruire del sostegno senza registrazione. Tra le altre modifiche chieste dalle Regioni spicca l’entrata in vigore del quinto Conto Energia non prima del primo ottobre 2012, così come una deroga per gli impianti realizzati su edifici e aree pubbliche, che dovrebbero continuare a usufruire degli incentivi del quarto Conto Energia a meno che non entrino in esercizio dopo il 31 dicembre 2012. Ma non solo, perché la Conferenza ha posto come condizione al proprio nulla osta anche tariffe più alte per gli impianti sotto i 20 kW, il premio per il 'made in Europe' e per la sostituzione delle coperture in eternit, e semplificazioni burocratiche con la possibilità di ricorrere all’autocertificazione. Accolte le osservazioni dell’Ue Con l’apertura mostrata dal Governo, sembra quindi che si stia cercando di porre rimedio alla bocciatura della Commissione Europea. Nei giorni scorsi il Commissario all'Energia Guenther Oettinger ha inviato una lettera di richiamo al capo dipartimento per l'Energia del Ministero per lo Sviluppo economico, Leonardo Senni, contestando l’aumento degli oneri burocratici e la difficoltà di accesso ai finanziamenti, ma proponendo anche la riduzione delle tariffe differenziata in base alla maturità delle diverse tecnologie (Leggi Tutto). Lo stop and go dei nuovi incentivi Ricordiamo che le due bozze hanno da subito suscitato le proteste degli operatori. Per il fotovoltaico, la bozza del quinto Conto Energia taglia gli incentivi del 35%, ne subordina l’assegnazione all’iscrizione in appositi registri e prevede l’entrata in vigore delle nuove tariffe il 1° luglio 2012 (leggi tutto). Anche per le altre rinnovabili, la bozza del decreto riduce gli incentivi e introduce l’obbligo di iscrizione al registro e procedura d’asta al ribasso. Le nuove regole entrerebbero in vigore il 1° gennaio 2013 (leggi tutto). Lo scorso 10 maggio la Conferenza delle Regioni aveva rinviato il via libera ai due provvedimenti condizionandolo all'accettazione da parte del Governo di una serie di richieste. Tra le proposte avanzate, l’aumento del tetto economico da 500 milioni a un miliardo, ma anche l’esclusione dagli impianti soggetti a registro quelli di potenza inferiore a 20 kW, quelli pubblici di qualsiasi potenza, quelli con caratteristiche innovative e quelli a concentrazione(Leggi Tutto). Una settimana dopo, il Senato ha accolto le mozioni per aprire un tavolo di confronto e rivedere i meccanismi incentivanti, con un sistema che garantisca nel Paese una prospettiva di crescita di lungo termine, la trasparenza sull'impatto che le agevolazioni hanno sui costi dell'energia elettrica di famiglie e imprese e la tutela degli investimenti effettuati (Leggi Tutto). Analoghe le posizioni della Camera, secondo la quale il quinto Conto Energia è “un deciso passo indietro rispetto al quarto” (Leggi Tutto). (riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2012/06/normativa/quinto-conto-energia-il-governo-apre-alle-richieste-delle-regioni_28014_15.htm
Nessun commento:
Posta un commento