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domenica 6 maggio 2012
Discarica Borgo Montello: sindaco di Latina Di Giorgi ce l'ha 10' per i cittadini?
Giovedì si è tenuta la riunione a Roma convocata dalla Regione Lazio
per tentare di affrontare il problema rifiuti in provincia di Latina.
Non se ne conosce l'esito. Sui rifiuti spesso si nascondono terribili
segreti. Così come si potrebbero nascondere nella discarica di Borgo
Montello in base alle dichiarazioni dei pentiti di camorra, alle
analisi, ai riscontri degli enti e degli organi competenti. Rifiuti
tossici e fanghi inquinanti provenienti dalle società del Nord, ma
anche da Svizzera, Francia e Germania. Secondo le cronache erano
informati magistrati, Commisione parlamentare ecomafia, alla Scuola
superiore di polizia, tecnici dell'Enea. Secondo gli esperti per
bonificare le aree inquinate della discarica servivano 26 miliardi
delle vecchie lire che non erano a disposizione allora era meglio che
lo scandalo non uscisse fuori. Ancora una volta scende il silenzio. Lo
stesso silenzio dopo il dossier sulla discarica nella conferenza
stampa del 30 marzo reso pubblico dalle associazioni Libera e
Legambiente. In un paese normale se non ci fossero state risposte
dalle istituzioni le forze politiche, almeno quelle di opposizione
sarebbero intervenute. Così la società civile, i cittadini, le altre
associazioni. Il passato insegna che quando c'è il silenzio, quando le
istituzioni non intervengono, non parlano, non rispondono i cittadini
devono temere anche per la loro salute, oltre che per l'ambiente e i
loro beni deprezzati dall'inquinamento. In questa situazione
gravissima più volte denunciata come si possono difendere i cittadini?
A chi si possono rivolgere per avere informazioni su cosa si rischia a
convivere (qualche volta morire) con la discarica? Dopo le promesse
elettorali di un anno fa durante la campagna per l'elezione del
sindaco di Latina i principali candidati e l'attuale sindaco
promettevano un intervento. Sono 9 mesi che i cittadini che subiscono
i danni, le emissioni moleste (in italiano puzze), l'inquinamento
delle falde, il traffico pesante, il rumore, oltre al danno
paesaggistico un incontro con il massimo esponente comunale che
dovrebbe garantire la salute pubblica: il sindaco. Ma Giovanni Di
Giorgi non ha tempo per incontrarli questi cittadini. Nemmeno risponde
ne per informare o promettere almeno una data, possibilmente entro la
primavera del 2016 quando scadrà il suo mandato.
Cosa succede o cosa potrebbe succedere nella discarica di Borgo
Montello? Quale sarà la posizione del comune di Latina in merito ad
un'eventuale emergenza discarica per via delle sanzioni della comunità
europea se non si provvede alla differenziata e alla lavorazione dei
rifiuti solidi urbani? Quando e come inizieranno questi famosi scavi
per i fusti tossici interrati? Qual è l'iter burocratico per il
rinnovo delle autorizzazioni ai 2 impianti di discarica di Borgo
Montello che sono scadute il 6 aprile scorso? E' possibile che una
parte dei rifiuti della provincia di Roma, per effetto del nuovo piano
regionale dei rifiuti, venga inviato nella discarica di Borgo
Montello? Quando cominceranno le ricerche per verificare la gravità
dell'inquinamento delle falde sotterranee? Come sarà garantito il
diritto all'informazione e alla partecipazione di questi eventi ai
cittadini? Questi sono alcuni degli interrogativi che hanno spinto i
cittadini di Borgo Montello e le associazioni (Libera, Legambiente) a
richiedere, nuovamente, vista la mancata risposta delle precedenti
istanze, al Sindaco di Latina, un incontro urgente. Non c'è dubbio che
il Sindaco garantirà la salute dei cittadini, come impone la legge al
massimo responsabile comunale, ma si vorrebbe sapere come e quando. In
allegato le richieste della Signora Carla Piovesan, dell'Associazione
Libera e Legambiente. "Egregio signor Sindaco, rinnovo la richiesta di
appuntamento gia' inoltrata telefonicamente diverse volte a partire
dal mese di luglio. Ma nonostante io abbia specificato l'urgenza e la
gravità della situazione che nei mesi estividiventa insostenibile, sia
via fax che per le vie brevi direttamente alla sua persona, non c'e'
stato ad oggi nessun riscontro. Ora gentilmente torno a chiederLe,
anche a nome della piccola comunità che rappresento e che Lei ha
conosciuto personalmente durante la campagna elettorale, di dedicare
10 minuti del suo prezioso tempo per un incontro. Augurandole buon
lavoro, porgo distinti saluti. Carla Piovesan" questa la lettera
ovviamente dei cittadini, alla quale si associano Libera, Legambiente,
Pontinia Ecologia e Territorio
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