Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
mercoledì 25 aprile 2012
Pontinia da maggio si possono riciclare bicchieri e piatti di plastica
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
oggetto: aumento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani
Gli ultimi dati ufficiali dell'assessorato all'ambiente del comune di
Pontinia confermano l'insuccesso della raccolta differenziata dei
rifiuti solidi urbani fermi al 23%.
Anche il segretario comunale del Pd con appositi comunicati stampa ha
recentemente preso atto delle difficoltà e del risultato
insoddisfacente.
Altri dirigenti del pd mi hanno recentemente chiesto di intervenire
per favorire la differenziata e scoraggiare l'abbandono dei rifiuti in
discariche abusive su molte parti del territorio comunale più volte da
me segnalato.
Raccogliendo l'invito dei dirigenti del pd rivolgo all'amministrazione
comunale l'invito degli stessi dirigenti per aumentare la
sensibilizzazione dei cittadini e incrementare la raccolta
differenziata.
In attesa che Regione e Provincia si esprimano sulla partecipazione ai
bandi dei progetti presentati dal comune di Pontinia a tale scopo,
anche grazie al progetto gratuito dell'associazione GAP, sarebbe
opportuno riprendere lo stesso progetto GAP.
C'è bisogno di persone esperte e conoscitori del problema convinti
della necessità di aumentare la differenziata.
Non è solo l'importante rispetto della legge che obbliga i comuni a
raggiungere il 65% nella percentuale di differenziata.
Anche la comunità europea ricorda che possono conferire in discarica
solo i comuni che trattano la maggior parte dei rifiuti e il nostro
comune rischia (secondo i dati del nostro assessorato all'ambiente) di
non poter più conferire in discarica, con conseguenze facilmente
immaginabili.
Come si legge nell'articolo allegato, da maggio si può aumentare la
qualità e la quantità dei rifiuti da riciclare con i piatti e
bicchieri di plastica.
Spesso i cittadini volenterosi che si vergognano della scarsa
percentuale raggiunta nella differenziata, mi chiedono informazioni su
cosa si può riciclare e come.
Sarebbe necessario aumentare l'informazione e anche la ricerca per
aumentare la tipologia dei rifiuti da differenziare.
Per esempio sarebbe opportuno favorire aziende che riciclino nel
nostro territorio il vetro e gli oli usati aumentando ancora la
tipologia dei materiali e la percentuale dei rifiuti riciclabili.
Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti.
Pontinia 25 aprile 2012 Giorgio Libralato
RIFIUTI http://www.repubblica.it/ambiente/2012/04/24/news/piatti_e_bicchieri_plastica_differenziata-33870960/
Piatti e bicchieri di plastica da maggio nella differenziata
Grazie a un'intesa tra Conai e Anci oltre settemila comuni riducono
ulteriormente la quantità di scarti che finscono in discarica.
Legambiente: "Ma ora bisogna puntare al riciclo garantendo la qualità"
di VALERIO GUALERZI
ROMA- Differenziata, dal primo maggio si cambia. Della schiera di
prodotti che si possono avviare al riciclo negli appositi raccoglitori
per la plastica entrano a far parte anche piatti e bicchieri di usa e
getta. La novità, frutto di un'intesa tra il Conai, il consorzio
nazionale degli imballaggi, e l'Anci, l'associazione nazionale dei
comuni d'Italia, riguarderà quasi 7.300 municipi. Si tratta però di
una diposizione non vincolante, anche se le amministrazioni locali
dovrebbero avere tutto l'interesse ad aumentare la percentuale di
raccolta differenziata.
Le stoviglie monouso (sono escluse per il momento dal provvedimento le
posate) rappresentano oggettive difficoltà di riciclo. Sono realizzate
in polimeri poco pregiati dal punto di vista del riutilizzo e il
rischio che finiscano nei bidoni ancora sporche di cibo (almeno una
sciacquata è bene dargliela) è molto alto. Il motivo per cui sino ad
oggi sono rimaste fuori dalla differenziata è però un altro ed è di
carattere economico-normativo piuttosto che tecnico. I produttori di
imballaggi non erano tenuti infatti a versare al Conai il
corrispettivo eco-contributo per la raccolta.
Mancanza che è stata ora colmata, con immaginabili ricadute positive
sulla quantità di raccolta differenziata realizzata dai comuni, anche
se ai fini delle statistiche formulate in peso si tratta in realtà di
materiale molto leggero. L'aggiunta di piatti e bicchieri alla lista
delle cose che possono finire nel cassonetto della plastica solleva
però anche qualche nuovo problema. "In termini di quantità sono stati
fatti importanti passi avanti, ma ora sta sorgendo una questione di
qualità del materiale raccolto", avverte il direttore scientifico di
Legambiente Stefano Ciafani. "Troppo spesso - aggiunge - la qualità
non è adeguata, con il risultato che mediamente solo metà della
plastica raccolta viene avviata al riciclo mentre un altro 50% è
destinato al cosiddetto recupero energetico, ovvero viene bruciata per
produrre elettricità o calore".
A Milano, ad esempio, il grado di impurità nella raccolta della
plastica si aggira attorno al 18%. "Più che puntare su un ulteriore
aumento della differenziata - sottolinea ancora Ciafani - è giunto il
momento di ottenere una maggiore percentuale di riciclo. Un aiuto
potrebbe venire dall'obbligo per i produttori di imballaggi di
specificare il materiale utilizzato nella confezione. Spesso in
assenza di indicazioni precise anche gli addetti ai lavori hanno dubbi
sulla riciclabilità di alcuni oggetti che finiscono nel bidone della
plastica. Inoltre bisognerebbe scoraggiare l'utilizzo di polimeri
diversi per singoli prodotti. Le bottiglie di plastica, ad esempio,
sono realizzate con ben tre materiali diversi: uno per il fondo, più
duro e resistente, uno per l'impugnatura, più morbido e flessibile, e
un terzo per il tappo".
(24 aprile 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento