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Comunicato stampa del 23 marzo 2012
Come al solito Acqualatina cerca di dimostrare la sua “efficienza” ribattendo velocemente alla nostre affermazioni[1], fondate e documentate, relative alla comunicazione ingannevole della nuova tariffa 2012.
La società dice di aver comunicato “con trasparenza” gli aumenti tariffari attraverso l’invio di “apposita lettera”. Ribadiamo che in tale lettera giunta con l’ultima bolletta, manca ogni elemento di riferimento agli aumenti. Elementi che solo adesso la società ha fornito.
In ogni caso i dati forniti dimostrano ancora una volta come illegittimamente sulla tariffa viene caricato il recupero tra inflazione programmata e quella reale. Recupero non contemplato dal Metodo Normalizzato[2], che ad oggi è l’unico modello di riferimento legale per approntare la tariffa.
L’assurdo di questa storia è che la società ed i sindaci (protettori) invocano il Metodo di calcolo per non applicare la cancellazione del 7% della remunerazione del capitale, decretata con il referendum, solo perché a loro dire (.. e pretestuosamente) il metodo non avrebbe ancora recepito tale l’abrogazione, salvo poi eludere il metodo in vigore e ri-scrive le norme a proprio uso e consumo!
Questo è possibile solo perché la Società, anziché essere controllata dai sindaci, spesso è vergognosamente tutelata da una classe politica capace di favorirla a scapito dei cittadini: vedi penali Mall non applicate, mancata restituzione costo depurazione assente, consorzi di bonifica non pagati, trasporto acqua alle isole a carico della regione, canoni concessori non pagati, mancata restituzione pagamento mutui ai comuni, mancati rimborsi acqua all’arsenico, etc, etc,.
Troppi i sindaci che fanno finta di fare la voce grossa contro il gestore per accattivarsi cittadini disattenti, salvo poi fare subito retromarcia e sopire le ire appena il gestore “concede” una fognatura, un depuratore, una condotta idrica, un dearsenizzatore …. quasi fossero regali a costo zero.
Certo la responsabilità più grande per il mancato controllo sulla gestione è da imputare all’ing. Giovannetti, che dal 2004 guida la segreteria tecnica di controllo sul gestore.,. E’ lui il primo che essendo al servizio di comuni e cittadini, nella sua autonomia di controllo, avrebbe potuto e dovuto garantire l’utenza rispetto alle concessioni fuori legge fatte al gestore, con la complicità degli amministratori pubblici dell’acqua-partitica-latina.
Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia
[1] [1] comunicato stampa del 17/3/2012 http://www.acquabenecomune.org/aprilia/TARIFFA-COMUNICAZIONE-INGANNEVOLE.html
[2 [2]Art. 4 del Metodo: “Per gli esercizi annuali successivi al primo, l'Ambito determina la tariffa coerentemente col piano finanziario e di gestione, entro gli aumenti co consentiti dal tasso di inflazione programmata e dal limite di prezzo”
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